Fare il gioco della dazione

Il nostro stato d’animo definisce la connessione con la spiritualità, con il Creatore, con la Luce, il riempimento che avevamo nel mondo dell’Infinito; però, quando aspiriamo ad un buono stato, pensiamo naturalmente al riempimento e dimentichiamo che questo presuppone la correzione, l’intenzione “allo scopo di dare”.

In altre parole, prima di tutto abbiamo bisogno di acquisire l’intenzione di dare, il riempimento verrà. Di conseguenza, ci viene data una sensazione di vuoto, di mancanza di riempimento, affinché ci focalizziamo su di essa, ma nell’intenzione, cioè nel riempire gli altri invece di noi stessi.

È necessario costruire dentro di noi un’attitudine “neutra”, libera dal piacere egoista, nella quale possiamo usare il riempimento per il bene degli altri e non per noi stessi. Immaginate solo come sarebbe se ci avessero dato la capacità di riempirci con la Luce Superiore in maniera egoistica! Sogneremmo sempre questo invece di pensare a come riempire gli altri!

Pertanto, la Luce Superiore si occulta. In questo modo ci da l’opportunità di pensare al riempimento superiore in maniera disinteressata, libera dal nostro egoismo che non distingue il piacere nascosto. Anche se non sono proprio felice ed anche se gli amici sembrano non esserlo particolarmente, questa è l’unica opportunità di calmare il mio egoismo e la sete di piaceri, addormentandolo ed usando questo vuoto per costruire la mia relazione con gli altri.

Questo è un aiuto eccezionalmente valido e dobbiamo esserne grati! In altro modo, probabilmente, rimarremmo nella schiavitù del nostro egoismo e non avremmo nessuna opportunità di separarcene. Qui mi viene data l’opportunità di cercare per conto mio ed artificialmente, cioè non in relazione al mio desiderio, ma cominciando virtualmente, da zero, a pubblicizzare l’allegria, l’importanza dello scopo spirituale, dell’ambiente, di tutto quello di cui manco!

Risveglio per conto mio quest’allegria e l’importanza dello scopo, le costruisco artificialmente e le porto al mio ambiente. Agisco come un bambino che gioca con un giocattolo e lo introduce nella sua vita. Spingo una macchina giocattolo, produco dei suoni e sembra come se la macchina fosse di fatto guidata ed il motore stesse funzionando.

È così che attiviamo il sistema superiore con il nostro desiderio. Questo, l’unica cosa che dobbiamo raggiungere, è la nostra preghiera (MAN). Esprimiamo il nostro desiderio con il fine di accorgerci di esso, senza nessun tipo di preparazione da parte del nostro ego, senza alcuna sensazione preliminare, ma puramente in maniera artificiale. È così che cominciamo a costruire una nuova forma da zero.

Non dovremmo vergognarci del fatto che questo è apparentemente artificiale. Senza dubbio, questa non è una forma autentica nel senso che non deriva dal nostro desiderio precedente. Al contrario, dovremmo essere orgogliosi del fatto che non è il nostro vero desiderio naturale (egoista) e che facciamo un gioco di dazione!
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