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Lezione introduttiva: “La Pace” – 05.04.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “La Pace”
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Fare il gioco della dazione

Il nostro stato d’animo definisce la connessione con la spiritualità, con il Creatore, con la Luce, il riempimento che avevamo nel mondo dell’Infinito; però, quando aspiriamo ad un buono stato, pensiamo naturalmente al riempimento e dimentichiamo che questo presuppone la correzione, l’intenzione “allo scopo di dare”.

In altre parole, prima di tutto abbiamo bisogno di acquisire l’intenzione di dare, il riempimento verrà. Di conseguenza, ci viene data una sensazione di vuoto, di mancanza di riempimento, affinché ci focalizziamo su di essa, ma nell’intenzione, cioè nel riempire gli altri invece di noi stessi.

È necessario costruire dentro di noi un’attitudine “neutra”, libera dal piacere egoista, nella quale possiamo usare il riempimento per il bene degli altri e non per noi stessi. Immaginate solo come sarebbe se ci avessero dato la capacità di riempirci con la Luce Superiore in maniera egoistica! Sogneremmo sempre questo invece di pensare a come riempire gli altri!

Pertanto, la Luce Superiore si occulta. In questo modo ci da l’opportunità di pensare al riempimento superiore in maniera disinteressata, libera dal nostro egoismo che non distingue il piacere nascosto. Anche se non sono proprio felice ed anche se gli amici sembrano non esserlo particolarmente, questa è l’unica opportunità di calmare il mio egoismo e la sete di piaceri, addormentandolo ed usando questo vuoto per costruire la mia relazione con gli altri.

Questo è un aiuto eccezionalmente valido e dobbiamo esserne grati! In altro modo, probabilmente, rimarremmo nella schiavitù del nostro egoismo e non avremmo nessuna opportunità di separarcene. Qui mi viene data l’opportunità di cercare per conto mio ed artificialmente, cioè non in relazione al mio desiderio, ma cominciando virtualmente, da zero, a pubblicizzare l’allegria, l’importanza dello scopo spirituale, dell’ambiente, di tutto quello di cui manco!

Risveglio per conto mio quest’allegria e l’importanza dello scopo, le costruisco artificialmente e le porto al mio ambiente. Agisco come un bambino che gioca con un giocattolo e lo introduce nella sua vita. Spingo una macchina giocattolo, produco dei suoni e sembra come se la macchina fosse di fatto guidata ed il motore stesse funzionando.

È così che attiviamo il sistema superiore con il nostro desiderio. Questo, l’unica cosa che dobbiamo raggiungere, è la nostra preghiera (MAN). Esprimiamo il nostro desiderio con il fine di accorgerci di esso, senza nessun tipo di preparazione da parte del nostro ego, senza alcuna sensazione preliminare, ma puramente in maniera artificiale. È così che cominciamo a costruire una nuova forma da zero.

Non dovremmo vergognarci del fatto che questo è apparentemente artificiale. Senza dubbio, questa non è una forma autentica nel senso che non deriva dal nostro desiderio precedente. Al contrario, dovremmo essere orgogliosi del fatto che non è il nostro vero desiderio naturale (egoista) e che facciamo un gioco di dazione!
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.04.2011

Conferenza di Rav Laitman In diretta da Toronto
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Rav Yehuda Ashlag: Introduzione alla Prefazione della Saggezza della Kabbalah, Punto 15, Lezione 5
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Sintesi del Congresso Mondiale
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Un bambino che cerca i suoi genitori spirituali

Il risultato finale del nostro lavoro è stabilire una connessione con l’ambiente che diventi sempre più estesa e forte, questo fortifica la nostra unione. Al principio sono come una goccia di seme che aderisce alle pareti del ventre. Dopo mi sviluppo annullando il mio desiderio egoista a livello embrionale, di allattamento, di età adulta della prima fase, quella di un embrione. Questo viene chiamato sviluppo delle tre sezioni del ventre spirituale, nel quale mi elevo da una sezione all’altra.

Dopo, attraverso la nascita spirituale, il che significa che stabilisco un nuovo tipo di connessione con l’ambiente e comincio ad interagire con il gruppo consciamente. Comincio a controllare ed analizzare la nostra relazione e cerco di renderla più efficace nella misura in cui sono capace di rivelare il mio ambiente.

Di fatto, l’ambiente è sempre ad un livello più elevato di me. In funzione del livello del mio sviluppo, per me può essere o il ventre della madre, o la Madre (Ima), o la Madre e il Padre (Aba ve Ima), o Arich Anpin. È così che scopro tutto il sistema spirituale descritto nello studio delle Dieci Sefirot, che si rivela nella mia forte connessione con il gruppo che va aumentando.

Dopo rivelerò che non ci sono soltanto i miei attuali amici; anche le anime dei grandi kabbalisti di tutte le generazioni partecipano allo stesso gruppo, quelle che già si sono corrette e si uniscono allo stesso sistema, avvolgendoci tutti.

Se io precedentemente giudicavo tutto “in accordo ai miei difetti”, adesso, nella misura in cui avanzo, valorizzo questo gruppo ancora di più. In ogni livello attraverso tutti gli stati: quello embrionale, l’allattamento e l’età adulta, ovvero sviluppo prima la mia parte superiore, GE, accorgendomi della mia Reshimò (gene spirituale) e dopo l’AHaP, fin quando completo la mia correzione.
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Congresso in New Jersey 2011 – 03.04.2011

Congresso in New Jersey: Cerimonia di Apertura
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Congresso in New Jersey: Lezione 1
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Congresso in New Jersey: Lezione 2
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Congresso in New Jersey: Lezione 3
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Congresso in New Jersey: Lezione 4 (disponibile solo in inglese)
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Congresso in New Jersey: Lezione 5
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Congresso in New Jersey: Yeshivat Haverim (01.04.2011)
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Congresso in New Jersey: Lezione 6
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Congresso in New Jersey: Lezione 7
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Congresso in New Jersey: Serata Culturale
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Congresso in New Jersey: Lezione 8
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Congresso in New Jersey: Yeshivat Haverim (03.04.2011)
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Incontri recenti all’UNESCO e all’ONU

Di recente, abbiamo stabilito una proficua relazione con le Nazioni Unite, in particolare con l’UNESCO, attraverso attività a Parigi, Mosca e New York.

Alcuni giorni fa, ho avuto un incontro faccia a faccia in Francia con il direttore generale dell’UNESCO, la Signora Irina Bokova. Nella mia veste di presidente e fondatore dell’Istituto di Ricerca Ashlag (ARI), insieme a una nostra delegazione, le ho esposto una proposta circa un nuovo metodo di educazione globale e completo o integrale che utilizza le regole dell’attuale mondo elettronico che è interdipendente e intercorrelato. Insieme a me c’erano Rachel Laitman, Norma Livne, Leonid Makaron e Seth Bogner, in qualità di membri dell’istituto ARI.

La Signora Bokova si è dimostrata molto interessata ai nostri principi di un nuovo sistema di educazione globale che prepari i nostri figli ed i giovani ad una vita soddisfacente in un mondo altamente dinamico e globale.

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Dopo questo incontro, abbiamo ricevuto l’invito speciale a partecipare alla presentazione del resoconto annuale dell’Unesco “L’educazione in base a tutte le valutazioni generali di controllo”. L’incontro si è tenuto lo scorso marzo presso la Columbia University a New York.

I nostri delegati, Seth Bogner, Rachel Laitman, e Norma Livne hanno avuto l’opportunità di esprimere la nostra visione circa una migliore educazione con l’ambasciatore Israeliano alle Nazioni Unite, Il Signor Meron Reuben ed inoltre rafforzare i contatti con il direttore generale dell’Unesco, la Signora Irina Bokova.

L’evento è stato inoltre condotto dal sotto segretario generale e direttore esecutivo dell’ONU-donne, la Signora Michelle Bachelete.

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A Mosca, Eli Vinokur, Leonid Makaron, Anatoly Ulianov, e Leonid Elizarov, in qualità di rappresentati dell’associazione ARI, hanno avuto un ruolo attivo alla conferenza dell’UNESCO “La partecipazione dei giovani nelle trasformazioni sociali: Iniziative e Partecipazioni.”. Il nostro materiale sarà pubblicato nel resoconto dell’evento e si sono già prese in considerazione delle future attività.

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L’11 marzo, i nostri rappresentanti di ARI, Leonid Makaron e Seth Bogner hanno partecipato alla conferenza “Costruire la Pace: la riconciliazione attraverso l’educazione, le scienze, la cultura e la comunicazione” tenutasi al quartier generale delle Nazioni Unite a New York.

L’incontro è stato aperto dal segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon e dal direttore generale dell’UNESCO. L’illustre comitato sulla pace ed il Dialogo comprende anche: il principe Turki Al Faisal dell’Arabia Saudita, il premio nobel in medicina Günter Blobel, e altre personalità internazionali.

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Gli eccellenti risultati di queste attività segnano l’inizio di un processo continuativo che si basa sulla reciproca collaborazione nel campo dell’educazione per un’ umanità migliore.
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