Il mondo è rotondo

Domanda dal Giappone: Quali sono le ragioni del disastro che sta avvenendo? Secondo le previsioni, continueranno i terremoti. Possiamo tutti noi prevenire questi avvenimenti qui e nel resto del mondo?

Risposta: Per dare una risposta alla domanda, dobbiamo anzitutto capire dove ci troviamo. Siamo in un mondo “rotondo”. Questo è ciò che ci spiega la scienza della Kabbalah nella sua sezione “percezione della realtà”.

Non aspettiamo che le prove dolorose di questo diventino palesi nel nostro mondo. Attraverso le esperienze amare, stiamo scoprendo che tutti siamo interconnessi, che il mondo è globale ed integrale, che esiste l’effetto farfalla ecc … Per convincerci di questo, non dobbiamo imparare la lezione dai disastri che succedono, ma è meglio imparare dalla scienza della Kabbalah.

È possibile che sarà troppo tardi quando cominceremo a mettere in pratica la nostra esperienza. Quanti tsunami, terremoti o altri disastri devono presentarsi prima di agire con intelligenza? Volgiamo lo sguardo alla scienza ed alla saggezza. È scritto: “Colui che impara è saggio”. Cosa impara la persona saggia?

Secondo la scienza della Kabbalah, sappiamo che sentiamo tutta la realtà dentro di noi, perché è dentro di noi. La mia percezione si divide in 5 livelli; 3 di questi livelli sono le mie sensazioni: radice, anima e corpo. Essi “si vestono” in me dall’interno, inoltre ci sono dettagli esterni di percezione che percepisco al di fuori di me: il vestito e la torre. Questo è tutto il mondo al di fuori di me. Il vestito è tutto quello che si trova nell’area che il mio corpo ed i miei sensi possono realizzare, mentre la torre è rappresentato da tutte le cose lontane ed irraggiungibili, oppure detto in altro modo, dalle cose che non sono sotto il mio controllo.

È così che si divide la realtà, la parte interna si chiama Galgalta ve Eynaim, mentre la parte esterna si chiama AHP. Questa divisione è stata provocata dalla distruzione spirituale, che è la ragione per la quale sentiamo soltanto leggermente Galgalta ve Eynaim dentro di noi e non abbiamo assolutamente la sensazione che l’AHP sia anche una parte di noi. È così che dividiamo la nostra realtà fino alla fine della correzione, quando Galgalta ve Eynaim si unirà con l’AHP in tutte le 10 Sefirot.

Da questo dobbiamo arrivare alla seguente conclusione: sentiamo tutto dentro i nostri Kelim. Questi possono essere uno tsunami, la terra, l’universo con tutte le sue stelle e le galassie; tutto quello che c’è nel mio desiderio egoista. È così che è fatto il mio desiderio, affinché in esso percepisca la realtà divisa in due: “io” e “al di fuori di me”. “Io” è Galgalta ve Eynaim, la radice, l’anima, il corpo, mentre “al di fuori di me” è l’AHP, il vestito e la torre, le due categorie esterne della percezione.

Avvengono molti cambiamenti nei miei Kelim interni ed esterni. Quando assistiamo ai disastri naturali è molto difficile capire perché avvengono questi eventi così dolorosi nei Kelim esterni, invece che nei nostri Kelim interni. Perché questi cambiamenti influenzano oggi una parte specifica della mia anima chiamata “i giapponesi”? Perché tra tutti i popoli la catastrofe è sopraggiunta a loro?

Anche la mia anima include altre parti che percepisco come miei amici. In realtà, non esistono, ma ai miei occhi sono parte di me stesso. Sarà così fin quando non completerò la mia percezione ed allora ogni cosa si unirà in un tutt’uno, in un unico desiderio corretto e completamente diretto alla dazione. Questa è la forma corretta.

Se non vediamo la realtà da questa prospettiva, non saremo mai capaci di percepire correttamente quello che succede, e questo include le guerre, le catastrofi, la corruzione e tutto il resto. Non saremo mai capaci di giustificare il Creatore o di capire come tutto si muova verso la correzione.

Tuttavia, non potremo organizzarci senza la prospettiva corretta delle cose, senza avere un’immagine del mondo “rotondo” che si trova dentro la persona e che dipende dalla sua correzione. Non c’è niente al di fuori di me; tutto sono io. Questa è la mia terra, il mio terremoto, il mio Giappone, la mia Libia, il mio Israele, il mio pianeta ed il mio universo. Tutto questo riflette le mie qualità che non sono ancora corrette.

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.03.2011)

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