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L’abc della spiritualità per le casalinghe

Domanda: Se una persona non è abituata all’approccio scientifico, gli sarà difficile studiare la scienza della Kabbalah e il Libro dello Zohar?

Risposta: Non fa alcuna differenza! La Kabbalah è uno strumento che può essere usato da chiunque. Ogni casalinga qualsiasi che vive nell’angolo più sperduto del mondo si ritroverà ad usare in qualche misura questa scienza per rivelare la radice della sua anima.

Dopotutto, ogni casalinga usa il mondo materiale in un certo modo per provvedere alle necessità della propria esistenza, per allevare i figli, e per vivere. Anche per la vita quotidiana della famiglia ha bisogno di qualche genere di connessione con il mondo e, perciò, deve sapere come è fatto il mondo almeno a  livello elementare.

Nello stesso modo, lei dovrà rivelare la vita spirituale. Non ha altra scelta! Dovrà annullarsi in una certa misura per acquisire questa vita. Lei dovrà ricevere la Luce della correzione ed incominciare a studiare il sistema. Nessuna persona lo potrà evitare.
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(Dalla 2 parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.03.2011, Lo Zohar)

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Il “risveglio dall’Alto” nel Shabbat

Ogni giorno vi è una illuminazione completamente diversa, che viene in virtù dell’influenza di Zeir Anpin , composta da 6 Sefirot , dopo la 7 ° Sefira, Malchut. Nel corso di questi “6 giorni” Malchut diventa corretto e si unisce a Zeir Anpin.

Una volta che tutte le 6 Luci – Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod e Yesod hanno influenzato Malchut e averla corretta, si uniscono insieme. Questo è chiamato il 6 ° giorno, Venerdì. In questo giorno arriva una illuminazione che si compone di tutte le Luci che sono state ricevute durante la settimana. Questo è chiamato Yesod (fondazione), dopo di che inizia il Shabbat.

In tutti gli Shabbat precedenti le Luci brillano insieme con una grande Luce e non vi è nulla di nuovo in noi, dal “risveglio dal basso”. Ecco perché non c’è lavoro, discernimenti, o correzioni durante il Shabbat. E’ il risultato del lavoro svolto durante la settimana, il risultato di tutti i chiarimenti e le correzioni precedenti.

Poi l’ascesa si svolge in virtù di questa illuminazione supplementare, che avviene nella 5° ora del 6 ° giorno della settimana”, cioè dalla 5° Sefira del 6 ° giorno, perché il 6 ° giorno, Yesod , contiene le proprie Sefirot: Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, e Hod. A questo punto si inizia ad entrare nel 7 ° giorno, il Shabbat.

Questa Luce porta ulteriori chiarimenti, la comprensione e la dazione. Questo è l’aggiunta del Shabbat definito “un ‘anima aggiuntiva.” Questo è il motivo per cui l’Ari ha introdotto l’abitudine di indossare due giacche nel Shabbat invece di una. Ciò simboleggia il fatto che una persona ha bisogno di un doppio schermo contro la nuova ulteriore Luce che riceve dall’Alto.

Questa Luce influenza i Kelim o desideri e li genera, perché è impossibile rimanere nello stesso posto durante la ricezione della luce.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 16.02.2011 , Talmud Eser Sefirot)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.03.2011

Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 1861
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Introduzione al Libro dello Zohar, Art. “Yitro”, “Tu non avrai”, Punto 444, Lezione 9
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Rav Yehuda Ashlag, Introduzione alla Saggezza della Kabbalah, Punto 8, Lezione 3
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Argomento della Lezione: “I Principi dell’ Educazione Globale”, Lezione 8
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Le caratteristiche speciali dell’anima

Lo Zohar , Capitolo “Yitro (Jethro),” paragrafo 190: Questo è un uomo arrabbiato, ma non si vede. Egli mantiene la sua calma, finge di essere saggio quando non lo è, e solleva sempre la testa per guardare. Al di fuori, egli è litigioso, ma nella sua casa non lo è. Egli non prende in considerazione la Torà per osservarla. Le parole degli uomini sono per lui un fastidio e risponde loro animosamente.

Lo Zohar parla della persona che è in noi, la quale è in continua fase di rivelazione. Ci sono 125 starti dentro il nostro comune desiderio di godere, ed ognuno di essi contiene i propri strati o livelli interiori. Ed ogni volta, dentro un nuovo desiderio viene rivelato uno nuovo livello o strato di qualità – una nuova immagine della persona dentro di me, l’immagine della mia equivalenza con il Creatore, l’immagine del Creatore dentro di me, l’immagine della mia somiglianza ed opposizione al Creatore.

La totale combinazione delle qualità interiori ed esteriori che sono presenti in Rosh (la testa), Toch (il corpo), Sof (i limiti del Partzuf dell’anima), i Kelim (desideri) che possono essere usati, ed i desideri che per adesso non possono essere usati poiché non c’è lo schermo sopra di essi, così come i desideri che non possono essere usati fino alla completa correzione, chiamati “Lev HaEven” (il cuore di pietra)—tutto l’insieme di questi desideri è chiamato l’essere umano che è in noi.

In ogni preciso momento del mio cammino nell’avanzamento verso lo stato dell’essere umano perfetto, io rivelo l’immagine dell’essere umano in me. Come posso riconoscere che tipo di persona viene ora rivelata in me e chi sono io in questo momento, in base ai segni interiori ed esteriori che scopro dentro di me?

Attraverso tutte le varie speciali caratteristiche che rivelo nelle Sefirot di Rosh, Toch, e Sof del Partzuf della mia anima, posso dire quale immagine è adesso evidente dentro di me. E’ come se leggessi la mia carta di identità che riporta una descrizione dettagliata delle mie caratteristiche.

Da qui capisco chi e cosa sono. Conosco me stesso, cioè le mie qualità, quali tra esse funzionano per il bene della dazione, quali no, quali sono ancora egoistiche, quanto le ho ristrette, in che misura sono nella Klipà, e in che misura sono passibili di correzione.

Tutto questo rappresenta l’immagine di una persona e non c’è niente oltre a questo. Questa immagine ingloba tutto.

Perciò, mentre leggiamo questo capitolo del Libro dello Zohar, dobbiamo continuamente pensare ai nostri stati spirituali come se srotolassimo la piccola di un film davanti ai nostri occhi, la rivela continuamente una nuova immagine della persona che è in me, fino a quando tutte queste immagini non si riuniranno insieme ed io raggiungerò un unico stato. Ad ogni modo, anche tutte le immagini precedenti vengono salvate. Allora, sulla base di tutti i peccati e di tutte le trasgressioni, io conseguirò l’immagine vera e perfetta: l’essere umano che è uguale al Creatore.

(Dalla 2.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 16.03.2011, Lo Zohar)

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