Alla ricerca di alleati saggi

Domanda: Oggi, ci sono numerose organizzazioni negli Stati Uniti che stanno cercando di trovare delle soluzioni alla crisi e ai problemi ecologici. Esse sostengono che, nell’immediato futuro, l’America dovrà affrontare una iper-inflazione che potrà portare il paese alla disintegrazione sociale e alla guerra civile. Per questa ragione consigliano di realizzare dei cambiamenti nelle infrastrutture sociali. Ci sono delle possibilità per realizzare delle forme di cooperazione, e cosa può offrire la Kabbalah a queste organizzazioni?

Risposta: La base più ampia possibile per iniziare una cooperazione consiste nel fatto che il mondo sta affrontando l’escalation di una crisi che non è casuale, ma si tratta invece di un processo naturale governato dalla Natura. Questa crisi comprende molte aree.

Dunque, si offre come un effettivo terreno di cooperazione, poiché questa situazione si presenta come una prova tangibile dei livelli inanimato, vegetativo, ed animato, includendo anche gli esseri umani a livello sociale ed individuale.

Oggi giorno, questa tendenza è evidente a tutti ed è normale. Una persona che ha una visione da una posizione più o meno differente capisce che non dipende veramente da un uomo soltanto. Se consideriamo la situazione da una posizione più elevata, una domanda si presenta: Cosa dovremmo fare per gestirla? Si tratta di un programma della Natura che ha un desiderio, un piano, e uno scopo finale?

A questi livelli, noi possiamo, infatti, cercare degli alleati con i quali poter discutere di queste cose, ma deve trattarsi di veri partners che abbiano un approccio realistico e scientifico che escluda la religione, la filosofia, e proclami infondati. Analizzando questi fattori evidenti a tutti, dobbiamo esaminare in che modo raggiungere il punto in cui tutti ammetteremo il bisogno di riformare la società umana, raggiungendo un accordo. La maggioranza riconosce che il mondo è in crisi, che gli ecosistemi sono minacciati, e che la crisi finanziaria non è ancora finita, ma la domanda è: cosa faremo poi?

Infatti, se abbiamo intenzione di non fare niente, non c’è motivo di parlarne. In questo i burocrati che si occupano di faccende hanno ragione. E’ vero che moriremo domani, ma oggi, possiamo ancora goderci la vita. Alcuni si rimbecilliscono con le droghe, altri fanno in modo di non pensarci del tutto, mente altri giocano d’azzardo in borsa come se stessero giocando a “Monopoli”. Noi non stiamo parlano di queste persone, ma parliamo degli uomini che stanno cercando il modo di risolvere la crisi.

Infatti, dovremmo discutere il fatto che il mondo è diventato globale e interconnesso.

Globale significa che la crisi sta fermando il mondo intero, e nessuna sua parte può essere lasciata fuori. E’interconnesso perché tutti noi siamo legati da ogni genere di relazione, interna ed esterna, come i pensieri, le tecnologie, le industrie, le banche, e fino anche al punto in cui non sappiamo o non comprendiamo cos’è che ci lega.

Sia che ci piaccia oppure no, siamo tutti nella stessa barca. Ora, dobbiamo decidere cosa fare. A questo punto, la Kabbalah può offrire le sue soluzioni dando ad ogni uomo delle spiegazioni chiare, semplici, e logiche a proposito del valore della connessione interiore, di come si costruisce, ecc.

Se i Kabbalisti entreranno a far parte dell’interno movimento esteriore che guida all’unione, allora, sarà sufficiente legare la nostra intenzione corretta, costruita in base alla nostra natura, a questa grande società umana che, fino ad ora, partecipa solo fisicamente all’evoluzione, ma senza intenzione. Baal HaSulam, scrive nell’articolo “L’ultima generazione” che ci saranno uomini che giungeranno e diranno: “Siamo pronti ad unirci a voi e a fare la nostra parte. Diteci soltanto quello che dobbiamo fare.”

Se piano piano faremo in modo di creare il corretto atteggiamento in ogni parte della società, al giusto livello, questa situazione ci darà l’opportunità di avvicinarci alla soluzione. Io penso che questa sia esattamente la forma che dobbiamo impiegare nel nostro lavoro mentre sviluppiamo dei metodi educativi per i nostri figli. E tutto dipende dal fatto che l’umanità deve ancora affrontare problemi molto seri.
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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 29.12.2009 “La saggezza della Kabbalah e la filosofia”)

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