Capire al primo tentativo

Domanda: Come trasmettiamo ad una persona una visione supplementare della realtà affinché possa rendersi conto che c’è qualcos’altro lì fuori, oltre alla sua prospettiva abituale?

Risposta: Fino a che la persona non si sia sviluppata ad un certo punto ed abbia cercato con ogni tipo di filosofia e metodologia che derivano dal suo innato egoismo, non c’è niente che tu possa fare. Per avere una visione chiara, deve per prima cosa arrivare ad una profonda delusione ed insoddisfazione del mondo nel quale vive.

  1. Prima scopro che mi sento male. Questa è una tappa obbligatoria.
  2. Devo inoltre sentire chiaramente che non migliorerà.
  3. La cosa più importante è che mi renda conto che la causa di tutti i mali è il mio stesso egoismo.
  4. Quindi, tutte le mie azioni peggiorano solo le cose, come è scritto: “Meglio che ti siedi e non fai niente”. È meglio che tu tenga la bocca chiusa e non ti muova, poiché qualunque movimento tu faccia ha le sue radici nel tuo egoismo e porta ad un male più grande nel mondo.
  5. Quindi, la persona comincia a cercare una soluzione ed un modo di viverlo. Questi discernimenti includono tutti i cammini attraversati in precedenza e le esperienze come la religione, la filosofia e la scienza. Dopotutto, anche la scienza si è sviluppata in maniera egoistica e non ci aiuterà ad uscire dalla realtà fisica. Pertanto, esaminiamo tutto questo e concludiamo che niente lo può chiarire.
  6. Alla fine, saremo disposti a seguire il consiglio dei kabbalisti.

Così lungo è il cammino che richiede senza dubbio l’esistenza del sistema della circolazione della Kabbalah. Al contrario, non arriveremo mai a vedere l’umanità sottoporsi a questo cammino evolutivo ed arrivare a qualche risultato positivo. Una persona può chiedersi:

  • Quante volte deve sentire dolore prima che decida di non sopportarlo più?
  • Quante volte deve dire che non vuole più soffrire fin quando ammetta finalmente di dover cambiare qualcosa?
  • Quante volte ha bisogno di capire che bisogna fare qualcosa in questo senso?

Pertanto, per ottenere qualche risultato, dobbiamo passare attraverso molteplici azioni che ci portano problemi, dolore e sofferenza.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 10.01.2011, “La saggezza della Kabbalah e la Filosofia”)

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Un commento

  1. Quello che dici e’ vero ,quante volte dobbiamo soffrire per capire,io ho compreso cosa vogliono dire le parole:”Io togliero’il cuore di pietra dalla vostra carne,e vi daro’ un cuore di carne” Le ho capite solo quando e’ morta la mia mamma,ho compreso che non c’e’ piu’ tempo per rimediare, una cosa bisogna farla subito e cercare di farla al meglio possibile e le lacrime versate servono soprattutto alla nostra coscienza,cioe’ servono ad evitare di rimandare le cose al domani,perche’ non sappiamo se ci saremo.Grazie rav per quello che insegni

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