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La Kabbalah è la scienza dell’ amore

Una persona arriva alla Kabbalah dopo aver risvegliato la necessità di apprendere la Forza Superiore nascosta, il proposito e la ragione della sua esistenza ed il significato della sua vita. Nella misura in cui attraversa gli stati del suo sviluppo spirituale, la persona arriva ad un punto critico e comincia a pensare alla maniera in cui raggiungere il mondo spirituale.

Precedentemente era solita pensare che la spiritualità poteva essere raggiunta con ciò che aveva, cioè con i cinque sensi, con la sua mente e la sua percezione abituata alla realtà; però, in un determinato momento, la persona comincia a sentire che il mondo spirituale non può essere rivelato in questa maniera e che per farlo, ha bisogno di cambiare se stessa. È allora che ricorda un famoso detto: “Ho creato l’inclinazione al male e la Torà per la sua correzione, perché la Luce contenuta in essa riporta alla Fonte”.

Ogni persona immagina il mondo spirituale alla propria maniera. La saggezza della Kabbalah viene definita come la proprietà dell’amore e della dazione, nella quale la persona esce dalle sue proprietà egoistiche e comincia a rivelare la realtà più elevata nelle proprietà della dazione che sono opposte alle sue.

I kabbalisti spiegano che è necessario che sviluppiamo l’attributo della dazione, cioè che realizziamo la correzione del cuore (desiderio). Ciò significa che se in questo momento il nostro desiderio lavora per ricevere, dobbiamo cambiarlo col fine di percepire i desideri degli altri come nostri. Tutto il metodo consiste nella correzione del nostro ego, i cui desideri lo consumano tutto, per mezzo dello sviluppo di un senso al di sopra di questo, il che significa uscire dal nostro desiderio.

Nel momento in cui arrivai a studiare la Kabbalah, quando avevo più di 20 anni di educazione, ero uno scienziato ed un impresario, mentre tutti i kabbalisti con i quali studiavo erano persone semplici. Ricordo di aver avuto una conversazione con il Rabash, nella quale mi disse che cominciò il suo lavoro facendo l’assistente di un fabbro, dopo fece il calzolaio ed alla fine lavorò nell’ufficio di un esattore delle tasse. Tuttavia, io ero convinto che sarei stato capace di realizzare di più con la mia mente. Mi ci volle tempo per capire che la Kabbalah è una scienza dei sentimenti e che abbiamo bisogno di correggere il nostro cuore.

La saggezza della Kabbalah spiega che la mente si risveglia in noi solo nella misura in cui il cuore la impiega. Il cuore vuole sapere ciò che sta sentendo e perché, da dove vengono i sentimenti e come si possono cambiare; ed allora il cuore impiega la mente.

È risaputo che la nostra mente funziona meglio quando affrontiamo i problemi e la miseria. La necessità che nasce sviluppa la mente. Così, la funzione del sistema chiamata “mente” esiste per aiutarci a riempire il nostro desiderio.

La saggezza della Kabbalah è una scienza dello sviluppo del sentimento dell’amore. In altre parole, ho bisogno di acquisire la capacità di connettermi ai desideri degli altri o ne ho bisogno e li accetto come miei. La mia preoccupazione per i bisogni dell’altro come per i miei, si chiama “il mio amore per lui”. Ciò non ha relazione con il ricevere il riempimento o il piacere di qualcun altro, ma al contrario, il mio piacere verrà dal riempimento altrui.

Le persone che cominciano a studiare la Kabbalah acquisiscono nuovi sentimenti nel cuore che permettono loro di cominciare gradualmente a comprendere che in realtà c’è infinito riempimento e piacere nell’essere capaci di uscire da se stessi e riempire gli altri. Ciò da alla persona un’opportunità incessante ed illimitata che rivela improvvisamente una nuova percezione della realtà, un nuovo orizzonte per lei.

Ciò si deve al fatto che la persona che esce da se stessa e comincia a sentire le necessità degli altri invece delle proprie, smette di percepire se stessa ed arriva gradualmente ad uno stato in cui non deve più badare a sé. Quando troviamo l’attributo della dazione, in questo riceviamo il riempimento ed acquisiamo il Mondo Superiore attraverso di esso, arrivando ad essere come il Creatore.
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(Dalla mia lettura nella hall di “Kabbalah L’Am” del 21.12.2010)

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Poteri Soprannaturali

Domanda: Esistono i poteri soprannaturali nel nostro mondo?

Risposta: Il naturale ed il soprannaturale si valutano in relazione all’uomo, in conformità alla sua natura ed al suo livello di sviluppo. Per esempio, se mostrassimo un aereo ad una persona vissuta 500 anni fa, proverebbe una gran trepidazione nel veder volare questo uccello di metallo a grandi altezze, che neppure muove le ali!

Tuttavia, il soprannaturale, si conserva in funzione di quanto è più potente di me. Proprio adesso c’è qualcosa che mi controlla, però domani, io la controllerò. Il soprannaturale è quello che “è al di sopra della mia natura”, quello che non raggiungerò mai in maniera naturale.

La natura del nostro mondo è completamente egoista. È il desiderio di ricevere piacere da tutto quello che è possibile, di avvicinarmi a quello che mi porta beneficio ed allontanarmi da quello che mi danneggia. La natura opposta, la dazione e l’amore, si trova al di sopra di questo livello.

Le forze della dazione e dell’amore sono più grandi della nostra natura, poiché non hanno le limitazioni che derivano dal percepire tutto soltanto per il piacere dell’individuo. Queste forze possono attivarsi a condizione che si acquisiscano, quando la persona si eleva al di sopra della sua natura, verso la natura opposta. Allora avrà una percezione della realtà diversa, come è scritto “Ho visto un mondo opposto”. Questa realtà non è limitata dal tempo, dallo spazio e dal movimento, è infinita ed armoniosa, senza scontri né frontiere. Una volta raggiunta, esistiamo al suo interno.

Per il momento non sentiamo questa realtà perché le nostre qualità sono opposte ad essa; però coloro che hanno acquisito queste qualità al di sopra della loro natura, la percepiscono. Potremmo dire che la persona, che chiamiamo cabalista, ha poteri soprannaturali.
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(Dal programma “Chiedilo al kabbalista” del 23.06.2010)

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