Io ero già qui?

Domanda: Perché Rabash ripete gli stessi punti nei suoi articoli con tanta frequenza come se camminasse in un cerchio?

Risposta: Lui non reitera o ripete se stesso. Le stesse parole servono per differenti stati, differenti livelli di Aviut (trasformazione del desiderio). Lui ripete le preghiere ad un altro livello, più profondo. Dopo aver completato il primo “ciclo” ed aver discernito ciò che è stato detto per te, ti muovi verso un grado più profondo ed allora comincia l’analisi apparente della stessa preghiera, però adesso è più vicina alla verità, alla radice.

Attraversiamo le quattro tappe dello sviluppo, raggiungiamo il livello parlante (umano) e così, successivamente, attraversiamo nuovamente le quattro tappe, fino a che raggiungiamo il grado “dell’umano all’interno dell’umano”. Tutto questo viene dall’Alto, dalla Luce Diretta (Ohr Yashar). Solo l’ultimo grado, il quarto all’interno del quarto, può rispondere con la Luce Riflessa (Ohr Chozer). Essa stessa non si rende conto a cosa stia rispondendo, perché ritornando, il suo sviluppo continua e resta indefinito ancora una volta, fino a che raggiunge la radice.

Solo alla fine capiamo l’inizio e tutto il cammino. Esistiamo in un sistema integrale e fin che la persona non chiarisce tutti i dettagli, tutte le interconnessioni tra le anime e tutte le forme che la impressionano, è costantemente forzata ad equilibrare se stessa. Per questa ragione, siamo continuamente soggetti a cambiamenti.

La comprensione viene solo alla fine della correzione, quando per te tutto il sistema si bilancia. Si dice di questo: “Tutto il mondo Mi conoscerà, dal più piccolo al più grande”.
[34862]

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 9.02.2011, Scritti del Rabash)

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Un commento

  1. grazie per tutti gli insegnamenti,leggo e medito,grazie.

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