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Lezione serale di Kabbalah – 02.03.2011

Lezione: “Costruire l’ Ambiente Spirituale in internet”
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Un salto sull’ Abisso

Noi riceviamo tanta Luce quanti Kelim, desideri, abbiamo. È per questo che nel nostro mondo siamo molto lontani dal vero stato. Questo ci è nascosto per mezzo di molti veli e livelli e se non avessimo molti Kelim, mezzi e componenti, non saremmo capaci di rivelare la Luce.

La creazione è “l’esistenza dall’assenza”. In altre parole, l’unico Creatore esistente desiderò creare qualcosa al di fuori di Lui. Questa qualità che fa la differenza, qualcosa al di fuori di Lui, si chiama “creazione”.

Il Creatore desidera che la creazione realizzi il fatto che questo è al di fuori di Lui, che superi la rottura tra i due e che raggiunga lo stato che annulla la creazione e la rottura tra loro. Pertanto, una persona in questo mondo, deve vedersi come se fosse esclusivamente di fronte al Creatore. Non eiste nulla tranne Lui. Non c’è niente al di fuori del Creatore, incluso la persona in sé.

Soltanto nella mia percezione e sensazione ho avuto questa illusione che ha creato un’esistenza al di fuori dell’unica Forza, il Creatore. Tutto quello che posso immaginare è stato creato deliberatamente, così avrò qualcosa a cui aggrapparmi, che mi permetta di raggiungere l’Uno partendo da molti Kelim.

All’interno di questo Uno non esiste “ l’io ”. È scritto: “Il Creatore è nostro Dio, il Creatore è uno”. Tutto si include in Lui. Questo è ciò che l’uomo dovrà realizzare ed è in questo modo che “salterà” sull’abisso che c’è tra “l’esistenza dall’esistenza” e “l’esistenza dall’assenza”. Questo è ciò che dobbiamo realizzare.

Tutto quello che abbiamo, incluso il grande mondo, i mondi spirituali, la rottura, i Kelim, gli amici, tutti i mezzi e tutto il metodo, sono destinati solo a correggere la nostra percezione della realtà ed a riconoscere che a parte l’unica Forza, non c’è niente, neppure me stesso.

Ciò che mi circonda è fatto in questo modo con il fine di aiutarmi a raggiungere l’unità. Sono sempre fermo davanti al Creatore e non c’è niente tra di noi. È così che una persona deve sentire la realtà nella sua percezione. Baal HaSulam scrive riguardo a questo nello Shamati 67:

colui che pensa che sta ingannando il suo amico, in realtà sta ingannando il Creatore, poiché invece del corpo dell’uomo esiste solo il Creatore. Questo si deve al fatto che questa è l’essenza della creazione, che l’uomo è chiamato “creatura” solo in relazione a se stesso. Il Creatore desidera che l’uomo senta di essere una realtà separata da Lui; però eccetto questo, tutto è “tutta la terra è piena della Sua gloria”.

Pertanto, quando mentiamo ad un amico, mentiamo al Creatore e quando rattristiamo un amico, rattristiamo il Creatore. Per questa ragione, se si è soliti dire la verità, questo aiuterà in relazione al Creatore.

Se la persona avanza verso la rivelazione dell’unità, allora vede tutto come un mezzo che la aiuta a rivelare l’unico Creatore. È scritto: “Alzati Creatore ed i Tuoi nemici si disperderanno”. In altre parole, una persona vede che tutti i disturbi non sono davvero tali, ma che sono Kelim, mezzi. Unendoli in un tutt’uno, all’interno di essi, la persona rivela la Luce, fino a che tutti si fondano in una sola Luce.

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 10 Febbraio 2011, Scritti del Rabash)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 02.03.2011

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Il Libro dello Zohar, Spiegazione generale dei “Quattordici Comandamenti e come si dividono nei sette giorni della Creazione”

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Talmud Eser Sefirot, Parte 5, Punto 1, Lez. 1

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Le Fasi della Realizzazione della Kabbalah

Domanda: quali tappe deve attraversare una persona quando arriva alla scienza della Kabbalah?

Risposta: quando una persona comincia a studiare, per prima cosa impara a percepire questo mondo in maniera corretta, anche se studia un livello elevato, la dimensione successiva nella quale siamo tutti uniti, cioè un mondo integrale. Inoltre, studiandola, cominciamo in realtà a capire quanto siamo separati gli uni dagli altri qui in questo mondo e come ognuno di noi divori tutto il sistema invece di lavorare insieme a tutti gli altri per complementarlo.

Ogni persona esiste come una cellula cancerogena invece di esistere come un corpo comune. Questa sensazione e questa comprensione arrivano proprio studiando questo stato globale del sistema; poi la differenza tra i due livelli, quello superiore che è unito in armonia ed il nostro livello che è completamente diviso per mezzo degli individualisti e degli egoisti, comincia a sentirsi in maniera molto acuta.

Studiando insieme agli altri amici di tutto il mondo, la persona comincia ad attrarre la forza dello sviluppo che gradualmente la influenza. Questa forza è presente all’interno della natura e comincia a cambiare la persona e a fare in modo che si connetta agli altri. Come risultato, la persona comincia a percepire questo mondo come un unico sistema comune.

Ciò avviene in maniera naturale, dall’interno, ma non in maniera artificiale, nella maniera in cui oggigiorno connettiamo forzatamente una cosa all’altra. Poi l’attitudine della persona nei confronti del mondo, della vita e di se stessa cambia, così come i suoi piani della vita. A causa del fatto che comincia a sentire il mondo in una maniera migliore, più correttamente ed in maniera più globale, questo diventa trasparente per lei.

Vede le connessioni che operano dietro il quadro esteriore del mondo, intorno a tutte le parti della realtà. È come un ricamo: da una parte vedi i fiori, mentre dall’ altra vedi i fili connessi che legano insieme tutte le parti.

La persona vede tutto questo e non resta per altro tempo nell’oscurità; sente come tutto sia connesso. Pertanto, diventa più saggia e smette di agire scioccamente. Questa è la prima fase dell’arrivo alla scienza della Kabbalah.

Dopo, quando la persona entra più in profondità, comincia a rivelare i livelli di connessione tra tutte le parti della realtà. Comincia a lavorare con tutte queste forze della connessione. Di conseguenza diventa più chiaro per lei che tutti in questo mondo agiscono come marionette tirate dai fili.

Vede come tutto sia controllato da questi fili, che si estendono dal rovescio del “ricamo”. Noi che viviamo in questo mondo, non abbiamo libertà di scelta. Il nostro comportamento è determinato dai geni, dagli ormoni e dalle forze che ci governano; però questa persona, arriva alla fine dove si prendono le decisioni e può determinare per conto proprio come comportarsi e che tipo di futuro vuole vedere.

Per questo la persona vede il sistema generale in maniera corretta ed arriva ad includersi in esso, arrivando ad una opinione con questo. Il suo desiderio comincia ad agire insieme al desiderio del sistema. Questa è la seconda fase della realizzazione. Dopo di questa esistono altre fasi, in tutto sono cinque.

( Dalla mia lettura a Parigi del 1° Febbraio 2011 )

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Come possiamo cambiare il nostro Destino?

Nella saggezza della Kabbalah studiamo il mondo superiore, come è stata fatta tutta la creazione e quali forze si espandono nel nostro mondo materiale. Nel mondo superiore ci sono delle forze, mentre nel mondo fisico ci sono degli oggetti che ne vengono impressionati e sono il prodotto di queste.

Le forze superiori vengono chiamate “radici” e quelle inferiori (quelle che si manifestano nel nostro mondo) sono i “rami”. Non c’è nient’altro al di sotto del nostro mondo, né di peggio, il che è già buono.

Tutto quello che ci succede avviene sotto l’influenza delle forze che discendono a noi dal mondo superiore, dalle radici. Non c’è niente nel nostro mondo che non derivi dall’Alto. Pertanto, non ha senso colpevolizzare qualcuno per qualcosa: gli altri, le altre nazioni, il governo e la natura, dato che tutto è governato dalle forze superiori, dall’Alto verso il basso. Se guardiamo l’immagine completa in maniera logica e realista, vedremo che tutto proviene dall’Alto.

Ne risulta che qualsiasi problema che incontriamo, non importa cosa comporti, può essere risolto se ascendiamo al livello di queste forze superiori e cominciamo ad influenzarle. Pertanto, saremo capaci di attrarre una diversa influenza su di noi; cioè non saremo colpiti dalle prime forze, ma da qualche tipo dei suoi derivati e dall’effetto che vi abbiamo inculcato. Solo in questo modo causiamo i cambiamenti nel nostro mondo e attraverso nessun altro mezzo.

Abbiamo cercato, nel corso di migliaia di anni, di utilizzare ogni tipo di metodo e pratiche che influenzassero il nostro destino ed abbiamo visto che non ne vale la pena. Non ha senso appellarci al Creatore; Lui (qualcuno che immaginiamo come il Creatore) non ci ascolta. In ogni modo, nessuna delle nostre azioni in questo mondo produce qualche risultato. Alla fine, ogni cosa segue il corso che doveva prendere.

Noi che abbiamo vissuto in questo mondo il tempo sufficiente, vediamo tutto questo con molta chiarezza, pertanto, possiamo essere d’accordo con la saggezza della Kabbalah che stabilisce che nel livello del nostro mondo, non c’è soluzione alcuna per niente. Il nostro mondo è l’effetto e tutte le soluzioni sono nel livello in cui vengono prese le decisioni: nel mondo superiore.

Così, bisogna sapere che nel nostro tempo, in cui l’umanità, essendo arrivata alla crisi totale, globale, sta affrontando davvero un grave problema e quando tutto quello che ci sta succedendo in basso è già parte integrante di questa immagine, solo adesso riceviamo un’opportunità per influenzare queste forze generali dell’unione.

Essenzialmente, dobbiamo influenzare solamente un’unica forza, dato che c’è solo una forza superiore che si divide semplicemente nelle sue molteplici sottoforze, le forze individuali che ci colpiscono.

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(Dalla 5° lezione del Congresso di Berlino del 29 Gennaio 2011 )

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