Rivelare la realtà che descrive lo Zohar

Lo Zohar, Capitolo “Va Yera (E il Signore apparve)”, punto 126…All’ inizio Rabbi Aha pensò che ci fosse Dever in città, per cui una preghiera è richiesta per portare indietro Nukva alla qualità di Rachamim. Ed è per questo che disse loro di pregare. Ma quando senti che c’erano molteplici morti, e quando gli fu detto che questo e quello erano morti, e questo e quello stavano per morire, lui vide che si trattava di una piaga, e la preghiera non aiuta con una piaga. Questo è cosi poiché questo non richiede la mitigazione nella qualità di Rachamim. Piuttosto, si richiede l’ incenso, per rivelare la linea centrale in questo ed incorporare le linee una nell’ altra.

Le sensazioni interne di una persona che riconosce le proprie innumerevoli proprietà e che impara fino che punto si trova dallo stato di correzione si chiamano “infezioni”, “epidemie”, “avvenimenti di molteplici morti” o “condizioni vicino alla morte”.

La piaga (Dever) viene contrapposta da un “saggio” che vive all’ interno di ognuno di noi; questa qualità unica è chiamata “Rabbi Aha”. Gli autori dello Zohar sono, infatti, la fonte di qualità superiori, le quali sono presenti in ogni anima, anche tu le possiedi!

Ed è cosi perché noi dimoriamo in un sistema olografico nel quale ognuno di noi è incluso in tutte le sue parti. Perciò, Rabbi Aha è presente anche nella mia anima, lui lotta contro la piaga e guarisce molte “persone malate”, che alcune volte muoiono e altre volte riescono a sopravvivere.

Il mio compito è quello d’ immaginare e di sentire esattamente dove si trovano dentro di me. Dove si trovano tutte queste qualità? Io lotto per sentirle. Se io sono un “piccolo mondo”, allora devo localizzare queste qualità dentro di me. Io anelo rivelarle.

Dal momento in cui io rivelo la qualità descritta nello Zohar, io inizio a viverci. Io voglio identificarmi con gli uomini giusti e perfino con i peccatori. Voglio unirmi a tutti. Qualsiasi e ogni cosa in questo mondo è mia e manifesta se stessa nella mia anima, che è nascosta da me. Finché non riuscirò a rivelare perlomeno una piccola parte di esso, io non potrò sentire quello che è descritto nel Libro dello Zohar.

Perfino una rivelazione parziale fa sì che io possa “leggere” e sentire meglio me stesso; la mia consapevolezza su di me emerge ed io riesco a spiegare chi sono io. Ma, al momento, Lo Zohar ci è completamente occulto. Stiamo aspettando che la Luce agisca su di noi e inizi il processo di rivelazione di una nuova realtà all’ interno di ognuno di noi.

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