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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.02.2011

Scritti di Rabash: Articolo 34
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Il Libro dello Zohar: Punto 250, Art. “Il Quattordicesimo Comandamento”
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 92, Lez. 53
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Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot, Lezione 9
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Global Yeshivat Haverim – 27.02.2011

Global Yeshivat Haverim
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Una domanda sulla “Kabbalah pratica”

Domanda: Cosa pensa sulla “Kabbalah pratica”, una connessione con le Sefirot?

Risposta: Mi dispiace dover contrariarti ma niente di questo ha a che vedere con il vero raggiungimento. Non ci sono lacci rossi, acqua santa o azioni cerimoniali nella Kabbalah.

Qualsiasi persona nel mondo, con il desiderio d’ imparare, senza differenze di sesso, religione o nazionalità, può raggiungere attraverso i loro studi e soltanto cosi. È come se non avessero un corpo. In altre parole, vestiti, abitudini e tradizioni non importano. Tutte queste cose non hanno a che vedere con la Kabbalah.

La Kabbalah è una scienza, e quando la studiamo, iniziamo a percepire questo mondo come un mondo più connesso, come un mondo globale.

Questo ci da un’ altra prospettiva e una nuova vita. Noi ci innalziamo da un livello dove tutto inizia all’ interno del mio corpo verso un livello esterno, globale, dove io galleggio fuori dal tempo.

Questo deve sentirsi. Ti prometto che se tu dovessi iniziare a studiare ed entrare in questa saggezza, tu sentiresti che è cosi che funziona. Le persone in questo mondo dovrebbero innalzarsi al livello dell’ eternità.

Tutto quello che ha predetto la Kabbalah è diventato realtà. Duemila anni fa i Kabbalisti scrissero che l’ umanità sarebbe entrata in un’altra fase di sviluppo quando Lo Zohar fosse rivelato, e avremmo dovuto iniziare a lavorare sulla nostra correzione. Io non ho creduto questo quando iniziai a studiare Kabbalah negli anni settanta, ma è quello che è successo veramente vent’anni dopo, a metà degli anni novanta.
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Unity Day Mondiale – 27.02.2011

Unity Day Mondiale, Preparazione alla Lezione
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Unity Day Mondiale, Conferenza: “Preparazione al Congresso in New Jersey”
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Questo mondo è un dizionario di termini Kabbalistici

Da dove vengono le parole di questo mondo? Per quale motivo un contadino che tempo addietro viveva nelle vicinanze di Gerusalemme vide il Monte degli Ulivi e lo chiamò cosi? È cosi perché pensò che andasse bene il nome per quel posto. Il desiderio arrivò a lui dalla natura e la natura viene dall’ Alto.

Cioè, non c’è niente di accidentale nelle parole di questo mondo; vengono tutte dall’ Alto. È per questo che i Kabbalisti possono usarle per descrivere le radici spirituali, che è chiamato “il linguaggio dei rami”. E quando prendiamo i nomi di questo mondo e spieghiamo quello che si nasconde dietro essi in base alle loro radici spirituali, noi vediamo le differenze tra i mondi. È cosi che scopriamo quello che si trova tra di noi e il mondo spirituale.

Una pietra di questo mondo e una pietra del mondo spirituale, un albero di questo mondo e un albero del mondo spirituale, un uomo, una donna, un bambino, il fuoco, l’ acqua, è cosi come io studio la differenza tra i mondi e la forma alla quale io devo arrivare.

Tuttavia, il linguaggio dei rami non è inteso per tutte le persone, ma per quelle che sentono il mondo spirituale. Solo loro possono comprendere quello che succede tra il ramo e la radice. E loro si passano la conoscenza usando questo linguaggio.

Quando un Kabbalista descrive una determinata connessione con le radici e desidera trasmettere questa conoscenza a un altro, lui lo fa con il linguaggio dei rami.

Attualmente non usiamo questo linguaggio ma adoperiamo un linguaggio parlato. Quando sentirai la spiritualità, ascoltando le parole del tuo maestro che ti parla del mondo spirituale, comprenderai quello che dice. Oppure, lui t’ insegnerà come s’ insegnano le parole nuove a un bambino piccolo.

Immagina di essere nello stesso livello spirituale con il tuo insegnate e lui ti segnala un determinato fenomeno e ti dice come viene chiamato. Vedendo il fenomeno e sentendo il suo nome, puoi collegarli, mettere insieme la parola di questo mondo all’ oggetto spirituale. Questo significa imparare il linguaggio dei rami. Un neonato nel mondo spirituale impara il linguaggio dei rami nella stessa maniera nella quale un neonato in questo mondo impara il linguaggio terreno.

Più tardi avrai la possibilità di parlare con il tuo insegnante; avrete un vocabolario attivo.
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Una motivazione per nascere al più presto

Domanda: Baal HaSulam scrive che prima di iniziare a studiare Kabbalah è necessario capire che cosa sia. Come possiamo capire il suo linguaggio, che è cosi difficile?

Risposta: Per capire cosa sia la Kabbalah significa acquisire uno schermo per mezzo del quale innalzarsi al di sopra del proprio egoismo e vedere le azioni spirituali. Allora, sarai capace di comprendere un maestro Kabbalista e imparare da lui cosa fare a continuazione. Tu comprenderai e sarai capace di verificare tutto quello che lui ti dice in pratica, qui e adesso, come viene fatto dagli studenti in tutto il mondo.

Ma prima che tu nasca spiritualmente, come faccio a spiegartelo? Sarebbe come se io parlassi di questo mondo a un bambino che ancora non sia nato e si trovi nel grembo materno. I Kabbalisti ci parlano di un altro mondo. Non viviamo in questo mondo, all’ interno della sua sfera, come in una bolla, mentre ci viene detto quello che si trova al suo esterno.

Perciò, i testi Kabbalistici agiscono su di noi come un “rimedio miracoloso” (Segulà). Gli articoli sono scritti per i principianti, ma Lo studio delle dieci Sefirot è scritto per quelli che sono nati spiritualmente, che sono già “neonati spirituali” ai quali si può parlare del mondo spirituale. Grazie a questo loro avanzeranno e potranno esplorare il nuovo mondo nel quale sono nati.

Come per quelli che si trovano nel ventre materno, è solamente uno stimolo, un motivo per nascere al più presto.
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