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Congresso del Mar Morto – 25.02.2011

Congresso del Mar Morto, Lezione 1
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La Kabbalah: la rivelazione dell’ intera realtà dentro di noi

Domanda: Che cos’ è la saggezza della Kabbalah?

Risposta: Un certa influenza discende su di noi dalla radice superiore (il pensiero della creazione) dall’ Alto verso il basso attraverso tutti i mondi e alla fine raggiunge il punto finale, questo mondo. Include le parti esteriori e quelle interiori: i cinque mondi superiori e gli esseri creati.

L’ intero universo è composto da mondi e anime che esistono dentro i mondi. La saggezza della Kabbalah esamina ogni cosa tranne la radice precisa: il modo in cui si diffonde dall’Alto verso il basso poi ritorna dal basso in alto, il che succede relativamente alla persona che realizza questi conseguimenti.

Dentro a questo sistema c’è qualcuno a cui si riferisce come ad un “uomo” (finora, non sappiamo chi egli sia). Tutto ciò che viene rivelato rispetto a lui è chiamato la saggezza della Kabbalah.

In questo momento, io esisto nella realtà di questo mondo, e percepisco ogni cosa attraverso i cinque sensi: vista, udito, gusto, olfatto e tatto. I cinque sensi mi aiutano a rivelare e percepire tutto quello che succede al di fuori di me, ma io non so effettivamente cosa sta succedendo lì fuori.

I fisici dicono che noi siamo sotto l’ influenza di onde e che non esistono altro che queste onde. I chimici dicono che queste sono reazioni tra certe sostanze e molecole. Ad ogni modo, ciò che conta è che io percepisco certe influenze e a queste influenze reagisco. Questa è la mia percezione interiore, mentre altri potrebbero reagire in un modo diverso.

Noi siamo tutti uomini, e funzioniamo tutti nello stesso modo. Per questa ragione, siamo portati a percepire le stesse cose. Un altro essere percepirebbe una diversa realtà. Ogni essere percepisce il mondo in base alle sue proprietà, al suo carattere, e alle sue informazioni genetiche. Gli uomini, gli animali, gli insetti, le piante, e perfino le rocce si percepiscono e percepiscono l’ambiente circostante in modi diversi..

Tuttavia, la Kabbalah parla solamente del modo in cui gli esseri umani percepiscono il mondo. Sebbene ci siano delle differenze anche qui, noi continuiamo ad avere delle percezioni comuni. Noi continuiamo piuttosto a comprenderci allo stesso modo. Le nostre impressioni coincidono così tanto con i livelli inanimato, vegetativo ed animato che ci sentiamo completamente una cosa sola con tutti questi livelli.

Le difficoltà nella percezione incominciano solo al livello umano dove la psicologia, le caratteristiche individuali, le percezioni, e le sensazioni incominciano. Se esaminiamo solamente l’influenza sui cinque sensi che non sono stati ancora deformati dai fattori della percezione psicologica, allora ci riferiamo ad ogni cosa che percepiamo in essi come ad una percezione di questo mondo, fino a qui senza che i nostri nervi e i nostri pensieri si siano stratificati su di essa.

Quando conseguiremo tutti i cinque mondi spirituali in questo modo, conseguiremo ciò che si chiama la saggezza della Kabbalah: l’ intera discesa dall’ Alto verso il basso, dal principio alla fine e indietro dalla fine al principio, tutti gli oggetti e i sistemi, le cause e le conseguenze, ogni cosa fino proprio all’ultimo dettaglio. Dunque, la Kabbalah spiega chi è l’uomo, il suo scopo, le ragioni della necessità di discendere dall’ Alto verso il basso, e cosa ci aspetta alla fine dell’ ascesa.

Questa saggezza comprende tutto. Comprende la fisica, la chimica e la vita dell’ uomo in questo mondo. Tutto è compreso in essa. La Kabbakah è la rivelazione dell’ intera realtà dentro l’ uomo che la consegue.

L’ uomo sale attraverso i mondi spirituali e consegue la realtà in una delle sue fasi: il primo, il secondo, il terzo livello, e così avanti. Quando l’ uomo sale al livello successivo, risulta chiaro che tutti i precedenti livelli sono compresi in questo nuovo livello.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 23.01.2011 “L’ essenza della saggezza della Kabbalah”)

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La nostra radice

Domanda: Ci sono radici originate dalla frammentazione?

Risposta: Certamente. In seguito alla frammentazione nacquero elementi aggiuntivi relazionati alla rivelazione del sistema egoista, che si espande anche dall’ alto verso il basso. Tutti abbiamo la nostra origine nella frammentazione. Così, non raggiungiamo mai lo stato precedente ad essa, la nostra radice.

Domanda: Qual è la trasformazione che avviene nelle radici dopo la frammentazione?

Risposta: In seguito alla frammentazione viene rivelato il vero desiderio, essendo stato occultato dalla creazione in anticipo. Quando il desiderio si rivelò, si manifestò nella sua vera forma, in esso non c’ è lo schermo e noi dobbiamo ottenerlo. Prima della frammentazione, lo schermo discese a Malchut dalla prima delle nove Sefirot. Durante la frammentazione la stessa Malchut si manifestò, ma senza la copertura delle prime nove Sefirot. Adesso, insieme alle nove prime Sefirot, dobbiamo trovare la giusta copertura per Malchut. In questo risiede tutto ciò che è relazionato alla correzione.

Domanda: Perché la frammentazione ha moltiplicato il numero degli elementi?

Risposta: Le prime nove Sefirot si mescolano con Malchut in maniera tale da darci l’ opportunità di vedere come le bilanciamo. Senza il bilanciamento degli elementi sarebbe impossibile farlo, perché è necessario connettere ogni particella con quella che le corrisponde. Per farlo, è necessario controllare con quale intenzione, quale desiderio ed in che ordine devo costruire il mondo corretto con l’ aiuto di vari dettagli che sono a mia disposizione nella forma di un gioco lego.

Questa è la ragione per la quale devo controllare la combinazione di ogni dettaglio con ciascuno degli altri, il che è possibile solo come risultato della frammentazione e dell’ interconnessione.

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 7.02.2011, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”)

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Una pericolosa inclinazione

Un estratto dalla conversazione del 3° forum mondiale sullo spirito “Cooperazione nel campo della coscienza “ Arosa (Svizzera), 23 gennaio 2006:

Tutte le forze della natura, a parte l’ ego umano, sono in equilibrio. Tutte insieme formano un singolo sistema delle forze della natura e solo l’ uomo disturba la loro armonia. Tutto in natura è interconnesso e aspira al proprio equilibrio e a quello della realtà circostante. La violazione dell’uguaglianza porta alla violazione dell’ equilibrio, al di là del quale l’ organismo incomincia a disintegrarsi. La possibilità di ristabilire l’ equilibrio è la condizione della vita.

Oggi i mezzi di comunicazione ne parlano molto. Tutto si base sull’ equilibrio delle forze. Questo ci è chiaro, ma ancora ci manca la completa comprensione dell’importanza della nostra partecipazione in questo processo. Tutta la natura a tutti i livelli di sviluppo si trova in uno stato molto fragile di equilibrio. E l’ uomo deve rendersi conto di essere l’ ago di questa bilancia. L’ instabilità della natura che ci circonda dipende completamente da noi, e noi siamo il solo elemento nella creazione a non trovarsi in equilibrio.

L’ uomo si trova al centro dell’ equilibrio della natura, e le sue fluttuazioni si riflettono su tutta la natura. Ogni cosa viene automaticamente ed istintivamente equilibrata ai livelli inanimato, vegetativo ed animato; questo è il modo in cui funziona tutta la natura. E solo l’uomo ne mette tutto in discussione. Gli è stato dato il libero arbitrio, e sfortunatamente è esercitato in modo egoistico; “pendiamo” spaventosamente sempre verso il negativo.

Questi sbagli si sono accumulati nel corso di migliaia di anni e noi abbiamo portato piano piano la natura nello stato di squilibrio in un cui si trova. Oggi tutti ne parlano: abbiamo oltrepassato il punto di non ritorno, e a questo punto non c’è niente che possiamo fare usando l’ecologia, la contaminazione degli oceani del mondo, l’effetto serra, e così via. In poche parole, “Lasciate stare, non avete scelta.”

Nella realtà non è così che stanno le cose. Al contrario, la Kabbalah dice che le cose sono in nostro potere. L’ attuale inclinazione è stata causata solamente dall’ uomo. Il problema sta nel rendersene conto. Anche oggi ci sono molti “intellettuali” che dicono: “Niente di tutto questo conta; si tratta di processi della natura che sono ciclici e che quindi ritornano.”

Ovviamente, noi non siamo un gruppo di ecologisti, e non stiamo lottando per la protezione dell’ ambiente. Dobbiamo capire che tutto questo funziona in un modo completamente diverso. In questo modo la natura ci insegna specificamente a superare lo squilibrio e a indirizzare questa inclinazione verso la direzione opposta.

A che serve? Per vivere in un mondo pulito? Per stare nelle nostre famiglie con i nostri figli? Per avere una vita lunga e tranquilla? Assolutamente no. Abbiamo bisogno di cambiare per una ragione completamente diversa. E’ per avere il controllo di noi stessi, dell’ influenza che abbiamo sulla natura ed in questo modo acquisire della natura stessa una percezione esterna, che ci innalza al mondo dell’ uomo: il mondo spirituale, perfetto ed eterno.
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(Dalla 2a. lezione del Congresso di Berlino del 28.01.2011)

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