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Lezione introduttiva: “Preferire l’ internalità al di sopra dell’ esternalità” – 22.02.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione Introduttiva: “Preferire l’ internalità al di sopra dell’esternalità”
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Adesso è tempo per il lavoro indipendente

Tutto è composto da due triangoli: quello superiore con la Luce Diretta e quello inferiore con la Luce Riflessa, Ritornante. Il triangolo con la Luce Superiore si restringe verso il basso a causa del fatto che discende dai mondi Superiori verso il basso, per dare alla creatura il luogo dell’ esistenza nel quale si può realizzare la dazione elevando la Luce Riflessa.

Noi possiamo fare una sezione in ogni livello e possiamo vedere così questi triangoli: in funzione di quanto è stretta la Luce Diretta, la creatura è capace di elevare la Luce Riflessa. Quanto più in alto ci eleviamo, più grandi sono la Luce Diretta e quella Riflessa.

Ci sembra di vivere in determinati mondi, ma in realtà non c’ è niente a parte il desiderio e la Luce e così realizziamo il lavoro del Creatore, che lo vogliamo o no, che ce ne accorgiamo o no, che ne siamo coscienti o no, che siamo d’ accordo o no. Tu lavori sempre con il Creatore, l’unica differenza è se lo desideri oppure no.

I livelli della natura, inanimato, vegetale ed animato, operano senza rendersene conto, solo per istinto naturale; ma nel grado del parlante, dobbiamo comprendere, raggiungere la radice ed essere d’accordo con essa e solo allora agire in maniera corretta.

Pertanto, mentre ci sviluppavamo come “persone primitive” essendo rimaste così per migliaia di anni fino a poco tempo fa (ad eccezione dei kabbalisti che rivelarono i mondi superiori, cominciando con il primo “uomo” Adam HaRishon), abbiamo avanzato sotto la pressione del nostro desiderio egoista, che ci ha spinto ad evolvere.

Abbiamo fatto molti sforzi nel corso della storia. Abbiamo lavorato duro coltivando la terra, abbiamo realizzato diverse cose e prodotti, abbiamo combattuto, inventato macchine e nuove tecnologie, costruito case solo per poi distruggerle, fatto rivoluzioni in tutte le aree e livelli della vita. In sintesi, abbiamo fatto sforzi per esistere, per ricevere la Luce Diretta. Questi sforzi sono stati la nostra “Luce Riflessa” nei mondi spirituali.

Questa è stata l’ essenza del nostro sviluppo materiale. Materiale perché ha avuto luogo all’ interno del nostro desiderio egoista.

Nella nostra percezione della realtà ci sembrava di creare nella società relazioni concrete e raffinate, raccoglievamo, ma essenzialmente, abbiamo prodotto la Luce Riflessa ed al suo interno, abbiamo ricevuto la Luce Diretta. Intanto ci sembrava di lavorare nel mondo materiale, circondati dalle nostre macchine, dalle fabbriche, dalle case, dai campi e dai prodotti.

Così è sembrato al nostro desiderio egoista, mentre in realtà, i desideri (Kelim) con lo schermo e le Luci nei gradi, inanimato, vegetale ed animato stavano lavorando. Tutti noi ci comportavamo come bambini obbedienti, realizzando tutto quello che il Creatore voleva. Nessuno può sfuggire a questo, visto che è così che lavorano il desiderio di ricevere piacere e la Luce che agisce su di esso.

Quando raggiungeremo il grado del parlante, le considerazioni diventeranno completamente differenti. È per questo che non abbiamo più le forze … Il Creatore ci dice: “Fallo per conto tuo, da solo!”, ed io sono perso: “Farlo da solo? Mentre nessuno mi forza a farlo?” …

Il Creatore mi risveglia solo occasionalmente ed aspetta da me la Luce Riflessa. Adesso Lui vuole che lo faccia per conto mio. Questo è il lavoro che dobbiamo completare.
[34827]

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah dell’8.02.2011, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”)

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Quando il cuore soffre

Domanda: Come si può ricevere con allegria una sofferenza che allontani una persona dal gruppo e dalla meta?

Risposta: In realtà questo è un avvicinamento e non un allontanamento. La parola “offerta” in ebraico significa “vicinanza” (קרבן – קרוב). È una parte aggiuntiva del mio desiderio non corretto, della quale non sapevo niente e con la quale non potevo lavorare e che adesso mi è stata rivelata.

Ciò che si rivela come oscurità, come pesantezza nel cuore, è la parte che era dentro di me e mi è stata rivelata. Adesso posso percepire un’aggiunta della Luce su di essa, una nuova comprensione ed una nuova sensazione. Perciò siamo felici per questo.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 9.02.2011, Scritti del Rabash)

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Roviniamo le nostre stesse vite

Nel Mondo Superiore ci sono solo amore ed unità, ma per il momento questi arrivano nel nostro mondo nella maniera contraria perché il nostro mondo è opposto a quello spirituale. L’ amore assoluto discende a noi dall’ alto, dal Creatore, però qui, con i nostri occhi, vediamo il peggio dei mondi! Le azioni sante della dazione nel mondo superiore, influenzano il desiderio egoista qui, in questo mondo, evocando reazioni opposte ad esso; però le forze stesse sono meravigliose!

È come se io venissi da te con amore e regali dal profondo del mio cuore, desiderando condividere tutto il mio tesoro con te, ma vedendo quanto ti amo, sei felice perché puoi usare questa cosa e succhiarmi tutto. Tu pensi, “Quanto è meraviglioso che lui sia così buono perché adesso posso rubargli anche le ossa e distruggerlo!”.

L’ amore ed un’ attitudine gentile escono da me, ma le ricevi e le usi in maniera completamente opposta. È così che il Creatore ci da tutte le opportunità e la bontà, ma noi usiamo la sua buona attitudine attivando il nostro egoismo. Attiviamo tutta la sua forza e facciamo tutto al contrario!

Il Creatore è buono, perfetto ed immutabile. Questa è l’ unica forza che governa tutto l’ universo; però, dentro di noi, questo bene si rivela per mezzo delle azioni e della forma nelle quali siamo incapaci di percepire la Sua bontà. È per questo che nel nostro mondo vediamo la gente che si ammazza a vicenda e vediamo che viviamo in un mondo che non può essere peggiore!

Tuttavia, se cambio la mia visione, allora vedrò il perfetto Mondo dell’ Infinito, la Luce superiore che riempie l’ intero universo, la Santa Shechinà. In realtà però nulla è cambiato, ho semplicemente comprato un nuovo cannocchiale.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 9.02.2011, “L’essenza della Saggezza della Kabbalah”)

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Il Sabato è il risultato delle correzioni

Il Libro dello Zohar, capitolo “Vaiachel” (E riunì), articolo 180: cosa è il Sabato (Shabbat)? Perché è chiamato Sabato? Si deve al fatto che quando un punto di desiderio si elevò e la sua luce fu manifestata, fu coronato con i patriarchi, HGT di Zeir Anpin (HaGat di Zeir Anpin), con il fine di unirsi ad essi …

Malchut insieme ai patriarchi è chiamato Shabbat (שבת). Questa parola si può scrivere come בת-ש (She-Bat). Le tre lettere Vav (ו) che nell’ insieme costituiscono la lettera Shin (ש) indicano i tre patriarchi HGT (HaGat). E Malchut, chiamato “Bat” (figlia) è coronata con essi.

Shabbat” è il grado più alto, che corrisponde alla fine della correzione completa, il settimo millennio. Seimila anni corrispondono alle sei Sefirot di Zeir Anpin, le proprietà dalle quali dobbiamo ricevere in Malchut.

Malchut, incorporando in sé l’ influenza di queste sei proprietà di Zeir Anpin, Chesed, Ghevurà, Tifferet, Netzach, Hod e Yesod, si prepara a ricevere la Luce nell’ unione con Zeir Anpin. Questa è l’ unità del Creatore (Luce) e della creatura (Shechinà, Malchut, il desiderio).

Malchut raccoglie tutte le anime, i desideri sottoposti alla correzione che esistono negli stati egoistici frammentati, nel mondo di BIA. Certamente, fin quando Malchut non assume tutte le proprietà di Zeir Anpin, non è degna di unirsi a lei. In tutte le proprietà che appaiono in lei, si vede obbligata ad intraprendere per conto proprio una corrispondenza con Zeir Anpin.

Poi Malchut riceve per il bene della dazione, in corrispondenza con Zeir Anpin, per arrivare ad essere simile a lei. In questo modo si eleva, si veste in essa ed arriva al grado di She-Bat. Essendo una figlia (Bat), raggiunge comunque le tre linee superiori, ovvero, i patriarchi, HGT (HaGat).

Allo stesso modo, non sentiamo nessun beneficio nella correzione fin quando non arriviamo alla sua fine. Poi tutte le correzioni che si sono realizzate in noi nel corso dei sei “giorni” o “millenni” vengono manifestate ed il “Sabato” o “settimo millennio” si rivela.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 6.02.2011, Scritti del Rabash)

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