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Come chiedere

Domanda: Come so che la mia richiesta al Creatore viene dal posto corretto? Sono realmente lì dove è permesso chiedere?

Risposta: La mia richiesta è valida se sento che è contraria al mio desiderio, se posso elevarmi al di sopra di esso e chiedere dal profondo del mio cuore, e se posso beneficiare dell’ azione che è contraria al mio desiderio iniziale.

L’ accoppiamento di colpo (Zivùg di Hakaà) avviene nello stato in cui, internamente sento che voglio compiacermi, però al di sopra di questo, sento che la mia azione si oppone a questo desiderio. Beneficio della mia abilità di resistergli. Dopo, questo piacere, non è per me, è come se mi rifiutassi di rubare. Ciò che importa qui è fino a che grado mi associo con gli amici e attraverso di loro, con il Creatore.

Se sono disposto ad organizzare un’azione interna, allora sono vicino all’ atto della dazione e questo è ciò che mi da soddisfazione, la quale non è certamente diretta a me.
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(Dalla 1°parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 04.02.2011, Scritti del Rabash)

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La trasformazione del cuore: un colpo dopo l’ altro

Domanda: Cosa sta succedendo all’ Unione Europea? Un mese fa sembrava che un collasso fosse inevitabile, mentre adesso tutto sembra a posto?

Risposta: Infatti è proprio così, e si ripeterà molte altre volte. Ci si sentirà come se un collasso fosse imminente, e poi sembrerà che tutto si stia mettendo a posto. Solo attraverso questo graduale sviluppo compiuto passo dopo passo arriveremo alla consapevolezza che dobbiamo cambiare.

In linea generale, è necessario capire che lo scopo della natura non è quello di eliminarci. Il collasso di cui si parla deve essere interiore. Deve avvenire nelle nostre coscienze, nella nostra consapevolezza di quanto sia sbagliato il modo in cui trattiamo noi stessi ed il mondo. Non consiste nel fatto di venire colpiti da un uragano, da uno tsunami, da un terremoto, dall’ eruzione di un vulcano o da un freddo glaciale.

Tutto questo può servire solamente per spingerci fuori dal nostro pantano, per elevarci, e per costringerci ad iniziare a pensare. Infatti, questi continui avvenimenti – un colpo improvviso ed il suo indietreggiamento fino all’ arrivo del colpo successivo, poi un altro colpo ed il suo indietreggiamento – spingono gradualmente una persona ad uscire da se stesso.

Ad ogni nuovo avvenimento, noi pensiamo che sia tutto come prima, ma in realtà non è così. Ogni nuova volta, noi lavoriamo su di un altro aspetto dell’ egoismo, una sua parte più grande. Un primo colpo all’ ego, un secondo, ed un terzo, ma noi non sentiamo la differenza e non ci rendiamo conto che ogni volta il nostro egoismo lavora ad un livello completamente nuovo.

L’ egoismo è diverso, e fino a quando non raggiunge il suo ultimissimo stato, niente cambierà. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di subire tanti piccoli colpi.

Ne abbiamo già vissuti molti mentre siamo discesi dal mondo dell’ Infinito nel nostro mondo attraversando i 125 gradini spirituali. Questi gradini contengono milioni di azioni ed eventi differenti che noi dobbiamo sperimentare nel nostro mondo. E ci dobbiamo lavorare nel corso delle nostre incarnazioni, in queste vite.

Niente è affidato al caso; niente avviene all’ improvviso, saltando i gradini spirituali o scavalcando gli stati spirituali. Dobbiamo ingoiare ogni pillola, il che rappresenta il solo modo per imparare. Non ci sono altre possibilità
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(Dalla seconda lezione del Congresso di Berlino del 28.01.2011)

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La vita sembrerà meravigliosa

Nel mondo spirituale il movimento è chiaro, sequenziale e graduale. Se non avverto la sensazione della fame, del desiderio per il livello successivo, allora non ho il Kli (il vaso o la qualità) per poter sentire questo desiderio, e quindi non lo avverto.

E’ richiesta una linea da superare. Devo salire dal mio stato attuale, dal desiderio n° 1, verso lo stato successivo, il desiderio n° 2. Se sono salito al livello successivo, al desiderio n° 2, allora incomincio a percepire la fonte della Luce che si trova lì.

Ma se ancora non ho conseguito questo desiderio e mi trovo da qualche parte a metà strada, in uno dei 10 livelli intermedi (chiamati le 10 Sefirot), allora non percepisco il livello successivo. Devo raggiungere proprio l’ ultimo livello, e solo dopo che lo avrò oltrepassato incomincerò a percepire quello successivo. Si tratta di un preciso metodo corpuscolare dove tutto viene distribuito attraverso dei livelli proprio come lo sono le particelle quantistiche in un atomo. E noi non possiamo farci niente.

Perciò, c’ è uno stato intermedio tra il mio desiderio iniziale  (nel quale ho sentito un certo tipo di appagamento che mi è sembrato come un sole che brilla) ed il mio secondo desiderio.

Questo stato intermedio è percepito in pratica come vuoto, fame e sofferenza. Ma se mi renderò conto di stare avanzando, e che questo è un processo cumulativo che terminerà e che raggiungerò la felicità e l’appagamento, allora anche questo processo mi sembrerà necessario per farmi conseguire un nuovo desiderio, e quindi mi guiderà in avanti nel modo corretto.

Le sensazioni degli stati negativi, della confusione, dell’ oscurità, e del vuoto, mi guidano in avanti, e mi aiutano ad avanzare più velocemente. Se sentissi qualche forma di piacere o di appagamento in questi stati, allora verrei spinto lontano da questi stessi stati contro la mia volontà e sarebbe per me molto difficile avanzare. Non mi sentirei invogliato ad andare avanti dal bene e da tutte le cose belle perché il mio egoismo mi costringerebbe immediatamente a sedermi e a rilassarmi.

Perciò, dobbiamo relazionarci alla sofferenza nel modo giusto, comprendere la natura dello scopo che intende conseguire, e sapere come usarla correttamente. Non appena la connetto al giusto scopo, questa sofferenza si trasforma in un anticipo del meraviglioso appagamento che sta per arrivare.

Se imparo questo metodo, la vita sembrerà meravigliosa.
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(Dalla 1a. lezione al Congresso di Berlino del 28.01.2011)

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