L’ unione di venti miliardi di persone

Domanda: Vediamo che l’ uomo è un predatore. Tutto il significato della sua esistenza sta nel divorare che gli è vicino per conquistare il suo obbiettivo. Se raggiungeremo il sostegno reciproco e la popolazione della terra aumenterà fino a 20 o 25 miliardi di uomini, come si potrà realizzare di fatto tutto questo?

Risposta: Qual è il problema di essere in venti miliardi di persone? Immaginiamo che siano tutti nostri parenti e di sentirci una cosa sola con loro. Non ci darebbe affatto fastidio di stare con loro. Al contrario, cambieremmo il nostro atteggiamento verso gli altri: ci sentiremmo meglio ad averli tutti quanti il più vicino possibile.

Seguito della domanda: Ma cosa succederà se non ci saranno dei limiti?

Risposta: Ogni persona si pone dei limiti. Immaginiamo una madre con venti miliardi di figli. Questo numero potrebbe preoccuparla se lei avesse tutto quello che a loro servisse? Ella esiste nel mondo dell’ Infinito, cioè nel mondo della Luce, della soddisfazione, dell’appagamento e dell’abbondanza senza limiti.

Naturalmente, è difficile immaginare il modo in cui una persona può cambiare. Ma se ci troviamo vicino alla persona che amiamo veramente senza alcun tornaconto, allora vogliamo stare sempre con questa persona. Vogliamo averla sempre e il più possibile vicino.

Quindi, quale sarebbe il problema di avere venti miliardi di persone che amiamo? Non ci accorgeremmo di averne venti miliardi. Le sentiremmo tutte insieme a noi. Questo è il massimo stato desiderabile e quello più vantaggioso.

Nella realtà non divideremmo le persone in venti miliardi di individui, ma ci sarebbe un unico noi. Questa è ciò che si chiama inclusione.

Il nostro ostacolo è un problema psicologico. Non riusciamo ad immaginare il modo in cui questo potrebbe avvenire. Noi immaginiamo di esistere nei nostri corpi, ma quando raggiungeremo il reciproco sostegno allora, invece dei corpi, percepiremo il potenziale interiore di ogni uomo.

(Dalla seconda lezione del Congresso di Berlino del 28.01.2011)

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