Una creazione che vive o una sagoma inanimata

Domanda: Baal HaSulam ci fornisce una dettagliata spiegazione dell’ influenza che SAG (Binà) esercita su NHY de Galgalta (Malchut), proprio come un gruppo influenza una persona che si è annullata davanti ad esso. Ma come è stata capace NHY de Galgalta di raggiungere questo tipo di auto-annullamento e di restrizione?

Risposta: La stessa restrizione che si ha nel mondo dell’ Infinito funziona in NHY de Galgalta. Tutto in Galgalta è uguale nel mondo dell’ Infinito. E’ una restrizione attraverso la forza della Luce che domina da dentro il desiderio di godere e che può fare tutto quello che desidera con il desiderio perché è la Luce che lo ha creato.

La Luce desidera rendere uguale a sé il desiderio, ma a condizione che ad ogni passo il desiderio mantenga il libero arbitrio. Altrimenti non ci sarebbe una creazione. La Luce non farebbe altro che realizzare un’ impronta o una copia di se stessa, come una fotocopiatrice, e allora non ci sarebbe una creazione che vive, una persona.

Questa è la ragione per cui la Luce compie tutte le azioni, ma lascia “spazio” in esse affinché l’uomo aggiunga la propria partecipazione. Per esempio, andiamo ad una lezione e ci viene un grandissimo desiderio di dormire. Ed è qui che dobbiamo esprimere la nostra partecipazione, lavorando contro il nostro desiderio. Gli stati che ci giungono sono quelli che non siamo in grado di superare da soli. Ma dobbiamo organizzare un ambiente per noi stessi che ci influenzerà e che ci aiuterà a far fronte a questi disturbi – non che le nostre sole forze, ma attraverso il potere dell’ influenza del gruppo.

Le cose sono organizzate in questo modo allo scopo di farci sentire la necessità di annullarci davanti al gruppo perché questo è il solo modo in cui ci possiamo avvicinare alla dazione e ci allontaniamo dal nostro egoismo meschino. Proprio come aspettiamo che la Luce ci influenzi, così la Luce aspetta che usiamo il gruppo come una leva e che incominciamo a fare qualcosa di noi stessi. Il gruppo è come uno strumento, come un cacciavite o una chiave inglese: prendiamolo in mano e incominciamo a lavorarci insieme! Non abbiamo nessun altro strumento.

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(Dalla lezione sul Talmud Eser Sefirot del 27.01.201o)

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