I Kabbalisti sulla Torà ed i Comandamenti, Parte 17

Cari amici, per piacere fate le vostre domande su questi passaggi dei grandi Kabbalsiti. I commenti tra parentesi sono miei.

La Torà sviluppa il riconoscimento del male in una persona

“…Cosa deve fare uno per arrivare ad amare il Creatore? Per questo ci é stata concessa la virtù (Segulà) di osservare la Torà e le Mitzvot (precetti) [Kabbalah] per attrarre la Luce che riforma. Li c’ é la Luce che ci permette di percepire la severità dello stato di separazione, e poco a poco, nella misura che si riceve la Luce della Torà, uno inizia a detestare il senso di separazione. Inizia a capire il motivo per il quale lui e la sua anima si trovano separati e lontani dal Creatore. [Soltanto la parte interiore della Torà, la Kabbalah, é capace di attrarre la Luce che riforma. Allora, la persona capirà di essere un egoista e desidererà la correzione.]

-Baal HaSulam, Shamati n.34 “Il profitto della Terra”

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