L’ ingresso al Libro dello Zohar

Lo Zohar, introduzione, articolo:“Itro”, articolo 100: Il seme di Davide, la visione dei colori cambia in lui ed è per questo che Samuel commise un errore, come è scritto “Non guardare la sua apparenza”, posto che nell’ altro lato era in Eliav. Non fu così con Davide, poiché le forme di Davide erano coperte perché le forme dell’ altro lato furono incluse nelle sue forme e la forma dell’ altro lato apparve per prima in lui, passando al di sopra gli occhi durante un tempo ed il cuore si allarma e teme.

Sbagliamo sul fatto che lavoriamo molto duramente per capire di cosa parla lo Zohar, molto meno sull’ intenzione, sull’ idea che abbiamo di unirci e rivelare lo Zohar all’ interno della connessione tra di noi. Solo nella misura in cui ci uniamo, l’immagine del Creatore sarà rivelata all’ interno della nostra unità e non sarà niente di simile a ciò che siamo capaci di immaginare prima di unirci.

La nostra unità è il biglietto di ingresso che ci rende capaci di vedere e sentire le immagini spirituali e le qualità delle quali ci parla lo Zohar. La loro somma totale ci da l’ immagine del Creatore. Tuttavia, se vogliamo discernere quello che studiamo senza la necessità di cercare una connessione tra di noi, questo viene chiamato studio esterno, Klipà, veleno mortale.

Se durante lo studio provo a cercare l’ immagine che studio, è Klipà. Dall’ altro lato, se prima voglio rivelare questa immagine attraverso il prisma dell’ unione con il gruppo, l’ambiente e solo dopo l’ unione cerco di trovare questa immagine spirituale della quale parla lo Zohar, allora è santità, dazione, spiritualità. Alla fine del giorno cerco le forme dell’unità e della dazione e questa è la cosa più importante, mentre nel primo caso, cerco l’immagine o la forma della ricezione.

Pertanto dobbiamo in primo luogo preoccuparci della forma nella quale passiamo attraverso questo prisma, l’ intenzione, l’ unione con il gruppo, l’ ambiente. Questo è molto importante! Senza di questo non possiamo e nemmeno dobbiamo aprire il Libro dello Zohar, visto che può diventare un veleno mortale o l’ elisir della vita.

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 5.01.2011, Lo Zohar)

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Un commento

  1. buona sera Rav, perciò in questo caso si parla di “esperienza” incarnata e le “luci ” che il “prisma ” discerne sono il filtro e la comprensione delle emozioni che proviamo in relazione con gli altri nella condivisione? e lo Zohar in questo senso funge da incanalatore dal pensiero della psiche alla trasformazione di quest’ultimo in sane emozioni vitali e benefiche?

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