Il codice dei mondi superiori

Domanda: Non capisco ancora l’ ebraico, così, cosa devo fare quando leggiamo lo Zohar? Devo guardare le lettere oppure ascoltare solo il testo?

Risposta: Tutte le lingue eccetto l’ ebraico sono destinate alla comunicazione in questo mondo. L’ ebraico, al contrario, non è una lingua parlata, ma un registro delle azioni spirituali di ZAT de Binà (le sue sette Sefirot inferiori), Zeir Anpin e Malchut sulla materia di Malchut. I simboli descrivono queste azioni spirituali.

Così, guarda il testo davanti a te come una sequenza di comandi di un programma di computer; è semplicemente un registro delle proprietà spirituali, delle forze e delle azioni che si devono realizzare dentro di te. È così che vedo l’ ebraico, non lo tratto come una lingua letterale utilizzata per far scorrere il testo soavemente come in altre lingue.

Quando non guardi in maniera usuale le lettere e le combinazioni, leggendo i testi kabbalistici, continui a vedere all’ interno della parola e del suo significato interiore. Guarda il simbolo, dato che ogni lettera è sempre un simbolo.

L’ ebraico ha tanti dati, informazioni occulte all’ interno del linguaggio che è impossibile rifletterlo in una traduzione. Dopotutto, la sequenza delle lettere del testo descrive le Sefirot, l’ordine delle azioni. Come può questo essere registrato in un’ altra lingua?

In ogni lettera bisogna vedere un simbolo di qualche proprietà spirituale o azione che la rappresenta.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 30.12.2010, “Introduzione al Libro dello Zohar, articolo Itrò”)

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