Quando la tecnologia è inutile

Vogliamo rendere migliori le nostre vite, più comode. Questa è la tendenza corretta. L’ unica domanda è: Vi aggiungiamo l’ intenzione corretta? Correggiamo “l’ umano” in noi con l’ aiuto della Luce che Riforma?

Nei livelli, inanimato, vegetale ed animato possiamo fare quello che vogliamo, a condizione che il nostro obbiettivo sia di correggere il mondo, cioè di correggere noi stessi; però se questo non è il caso, allora non importa quello che facciamo, questo porterà problemi, guerre e disastri.

L’ umanità si è sempre sviluppata a causa della mancanza di qualsiasi altra scelta, scappando dalla sofferenza. Ogni generazione aspira ad avanzare perché “la pressione dello sviluppo” è sempre sul punto di raggiungerla e di “stritolarla”. Così, l’ uomo è obbligato a correre in avanti. Egli non ottiene che le cose si concludano e non sa perché, ma ha sempre fretta di andare avanti.

Questo succede nei tre primi livelli di sviluppo: inanimato, vegetale ed animato. È così che abbiamo corso in avanti duranti i millenni; però, oggigiorno siamo arrivati al limite dello sviluppo e vediamo che non c’ è più nient’ altro, neppure una ragione per continuare a correre in avanti. Tecnologicamente, anche se ho una moltitudine di opportunità, perché ne ho bisogno? La nanotecnologia è al mio servizio, ma perché?

Perché abbiamo bisogno di tutto questo internet? Cosa mi da in realtà? Mi mostra solo che sono vuoto e sto buttando il mio tempo nella spazzatura. Il 99% del traffico “pulito” è uno dei problemi dei quali il mondo vorrebbe disfarsi, dei pettegolezzi e della volgarità; e la scienza, aggiunge qualcosa di buono in tutto questo?

Se vediamo tutto questo con un approccio verso lo sviluppo, vedremo un eccellente mezzo che rivelerà rapidamente il nostro vuoto interiore. Dobbiamo solo capire che il nostro problema non è tecnologico.

Lo sviluppo tecnologico ancora non si è esaurito, ma ci siamo quasi fermati contro una barriera, la domanda è: Perché? L’ uomo non ne ha bisogno, questo è tutto.

Non vedevamo tutte queste cose durante il periodo hippie, anche quando a quei tempi le persone si domandavano: Perché ho bisogno di tutto questo progresso? Qual è la sua utilità? Mi scioglie e mi cancella, trasformandomi in una macchina. Questa vita meccanica non mi da niente. Nascere, crescere, lavorare e dopo morire, questa è tutta la formula.

Vedendo la vita da questa prospettiva, una persona perde ogni desiderio e vive in maniera involontaria; e a meno che si sviluppi in lei il livello umano, lo sviluppo tecnologico è prossimo ad arrivare alla sua fine.

Anche se tutto va bene rispetto alla cultura e all’ educazione, abbiamo bisogno di risultati più profondi. Abbiamo bisogno dell’ essenza, del carattere umano. Le Reshimot si svegliano in noi, stimolando il desiderio insoddisfatto, il vuoto non riempito da tutte le applicazioni di internet e da tutta la tecnologia del mondo.

Allora, perché ci è tanto difficile risolvere questo problema? Perché i risultati tecnologici creano l’ illusione che saremo capaci di modernizzare “l’ umano” in noi facilmente e lui diventerà migliore, più gentile e più felice. Ma questo è sbagliato. In quest’ area non otterremo niente senza la forza superiore, la forza spirituale. Tutti i mezzi “terreni” per correggere una persona, obbiettivamente falliranno.

Pertanto, l’ umanità non cambierà la sua situazione fino a che non prenderà coscienza di questo.
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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 22.12.2010, “La Pace”)

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