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Lezione introduttiva: “Sgulà” – 11.01.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “Sgulà”
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Europa: Una casa comune, un problema comune

Domanda: Ci sono diverse decine di noi in Olanda pronte a prendere parte al Congresso europeo che si terrà a Berlino. Per molti di noi questa sarà la prima volta che partecipiamo ad un Congresso di Kabbalah, e alcuni studenti ancora non si rendono conto quale è lo scopo del Congresso e perché è così necessario partecipare. Come li possiamo preparare?

Risposta: Gli europei devono capire che il loro continente si trova in uno stato molto pericoloso rispetto a tutti gli altri. Al di fuori di tutto il mondo, l’ Europa affronta il problema più grave e più grande, che, se esplodesse, potrebbe caricarsi di una terza guerra mondiale.

Gli europei sono in una situazione molto instabile proprio perché hanno deciso di unirsi, ma d’ altra parte la loro unione è egoistica. Se un egoista separa un altro con un confine, allora essi sono ancora in grado di mantenere una connessione attraverso quel confine secondo regole fisse. Ma se non ci sono collegamenti formali e ognuno entra nel mercato comune con un’ economia comune e con le riserve di enormi problematiche che l’ Europa possiede, allora io non vedo alcuna possibilità di esistere e prosperare nel mondo.

Dopo tutto, come sarebbe possibile? Sarebbe andare contro le leggi della natura. Pertanto, l’ Europa dovrà affrontare problemi sempre più gravi a meno che gli europei riconoscono che è necessario correggere il loro ego . Si sono messi in una situazione in cui, semplicemente, non hanno altra scelta.

L’Europa è proprio il luogo che ora serve come laboratorio pratico per attuare il metodo della Kabbalah, perché ha voluto unirsi, ma lo ha fatto sulla base del profitto egoistico. Ora, da un giorno all’ altro, essa è tenuta a rivelare che questo è il più orribile male che ci possa essere e di tutto la  peggiore possibilità.

Questo è il motivo per cui gli europei devono partecipare al Congresso in cui saremo tutti uniti insieme, attirando la Forza Superiore e desiderando la sua influenza per questa parte del mondo al fine di correggerlo. In caso contrario, l’ Europa potrebbe portare la sofferenza al mondo intero facendolo diventare il nostro problema comune. Mi rivolgo a voi a nome del nostro intero Kli mondiale: Noi dobbiamo farlo.

L’ Europa è il luogo più problematico del mondo, insieme a tutte le sue nazioni spezzettate e alla moneta comune. Non vedo alcun sintomo per un buon futuro. Anche se l’ Europa ha una base molto buona, le relazioni tra tutti i paesi fanno sì che il potere potenziale sia appunto il fattore che può portare ad una esplosione enorme.

Inoltre, oltre ai problemi sociali, ci sono anche le catastrofi naturali che ci aspettano, e noi siamo completamente impotenti di fronte a loro. I problemi climatici sono sempre peggiori e l’ Europa è completamente dipendente dall’ Oceano Atlantico, che la rende vulnerabile da tutti i lati. Questo è un problema molto grave. L’ umanità non ha i poteri e le modalità per sostenere le situazioni che stanno iniziando a sorgere in Europa, se non seguire il metodo della Kabbalah.

Il nostro compito si riduce a una sola cosa: portare la conoscenza di questo metodo a tutti fino a quando non viene attuato. Quindi, io sono in attesa di vedere tutti voi al Congresso di Berlino! Non ho altro da aggiungere.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del  9.01.2011, “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”).

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La vita eterna è stata divisa in piccole gocce

Baal HaSulam, “Introduzione al libro Panim Meirot uMasbirot”: Adesso possiamo capire la severità del castigo dell’ Albero della Conoscenza, a causa del quale tutte le persone sono condannate a morte. Questa morte si estende dal mangiarlo, posto che il Creatore lo aveva avvertito, “il giorno che da lui mangerai, certamente morirai”.

… Pertanto, questo alito di vita eterna, espresso nel verso “e soffiò nella sua narice l’ alito di vita”, dovette uscire da lì e dipendere da una fetta di pane per il suo sostentamento transitorio.

Questa vita non è una vita eterna come prima, quando era per se stesso. È abbastanza simile a sudare la vita, una vita che è stata divisa in piccole gocce, dove ogni goccia è un frammento della sua vita precedente. E questo è il significato delle scintille delle anime che furono disseminate attraverso tutta la loro progenie. Così, in tutta la loro discendenza, tutte le persone del mondo in tutte le generazioni, attraverso l’ ultima generazione che porta a termine lo scopo della creazione, sono una lunga catena.

Ovviamente, non sta parlando della vita ordinaria e della morte di una persona in questo mondo. Si sta parlando dei cicli di vita del desiderio di ricevere piacere, ogni volta che si rivela in noi rinnovato e lo correggiamo. Questo è quello che la saggezza della Kabbalah chiama “un nuovo ciclo di vita”. Tuttavia, se viviamo una semplice vita “animale” non correggiamo niente e non passiamo attraverso i “cicli di vita”.

A causa del peccato dell’ albero della conoscenza, si rivelò un nuovo ed enorme vuoto chiamato vergogna. Questo è quello che dobbiamo correggere, ma richiede una gran quantità di cicli di vita. Se una persona cambia, il mondo intero cambia insieme a lei; e se una persona non cambia, neppure il mondo può cambiare.
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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.08.2010, “Introduzione al libro Panim Meirot uMasbirot”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 11.01.2011

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Il Libro dello Zohar: Punto 81, Art. “Il conduttore di somari”, Lezione 3
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 57, Lez. 31
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Scritti di Baal HaSulam, Art: “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”, Lez. 12
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Crescere da zero

Domanda: Lei ha affermato che al fine di costruire noi stessi dobbiamo usare due forze: ricezione e dazione. Che cosa succede se invece di due forze, ne ho una sola, la forza di ricezione?

Risposta: Voi avete entrambe queste forze, tranne che non desiderate utilizzare la seconda! Partiamo in ordine crescente dal basso, dallo “zero” della dazione, fino a quando abbiamo percorso 125 gradi spirituali e acquisiamo la dazione assoluta. Ma “zero” dazione non significa che non ce l’ avete, semplicemente non impiegate questa forza che possedete.

Non possiamo dire che qualcosa non esiste nell’ universo, solo perchè questa forza non viene registrata in noi, nella nostra percezione. E la conferma del fatto che esiste è che può dispiegarsi in voi nell’ istante successivo, per poi scomparire di nuovo.

Questo è considerato come uno “zero”. In realtà, però, non esiste. Può essere così solo nella percezione dell’ uomo.

Avete il libero arbitrio per evocare la forza della dazione da questo zero. Facendo così state costruendo un ambiente costituito dal gruppo, dal maestro, e dai libri. Iniziate ad utilizzarlo per lavorare sul vostro zero della dazione e non sarà mai più uno zero.

Dopo tutto, si può evocare la forza della dazione solo quando fate riferimento a qualcun altro che desidera sperimentare la stessa cosa. Quindi iniziate a costruire tali rapporti: non bloccatevi in voi stessi! Quale altro modo c’ è per svelare la dazione?

La forza della ricezione è concentrata in una sola persona, ma bisogna essere in due per mantenere la forza della dazione in modo che possa operare tra i due. In ciò sta la principale differenza tra le scelte egoistiche e altruistiche: nel vostro ego, siete soli, ma per dare è necessario il giusto ambiente. In caso contrario, dove è la realizzazione? Dove troverete questa forza ed esprimerne veramente il possesso?

Pertanto, non appena una scintilla spirituale si risveglia in una persona e chiede lo sviluppo dell’ anima, lui o lei è immediatamente portato in un gruppo e istruito: “Sceglilo”. Qui è dove il vero libero arbitrio  è esercitato: nella scelta dell’ ambiente corretto.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 5.01.2011 , “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”)

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Il mondo proiettato dalla Luce

Domanda: Potrebbe spiegare tutte queste forme di connessione che Lo Zohar descrive, o può fare un esempio? Qual è il modo più semplice per visualizzarle?

Risposta: Lo Zohar descrive le forme di connessione tra le anime: i generi (leone, toro, aquila, uomo), le Sefirot (Gevurah, Hesed, Tifferet, Yesod), le lettere (Chaf, Zain, Tav), i colori (bianco, nero, rosso, verde), e così via. Quando ad un tratto si riscontra un certo senso spirituale, questo ti dà una chiara comprensione che si chiama “il sopracciglio destro,” e un’ altra sensazione chiamata “il sopracciglio sinistro,” e così via; lo senti.

Supponiamo che io guardo il viso di una persona. Evoca varie impressioni in me: “Quale fronte! Quali occhi! “Ma non sono la fronte e gli occhi, ma, piuttosto, le mie impressioni interiori, i sentimenti, un fenomeno nel mio desiderio di ricevere piacere.

Sono colpito in un certo modo e esso crea una immagine dentro di me. Il suo nome corrisponde ai sentimenti che evoca in me, ma non ciò che realmente è.

Lo stesso vale nella spiritualità, solo senza l’ immagine che di solito vedo in questo mondo. Le immagini spirituali esistono senza la mia partecipazione. Io svelo queste forme, le forze, le impressioni, e l’ etichetta con tutti i tipi di parole: “rosso”, “bianco”, “nero”, “amaro”, “dolce”, “acido”, “alto”, “breve”, e così via. Ma tutto questo esiste senza un’ immagine corporea.

In verità, non vediamo le immagini del nostro mondo al di fuori del nostro desiderio di godere, li vediamo dentro, proprio come vediamo le varie combinazioni dei segnali elettrici sullo schermo del computer che vengono assemblati in un filmato. Dobbiamo raccogliere tutti i nostri desideri in combinazioni simili, al fine di vedere che questo mondo, questa forma di realtà che noi percepiamo in questo momento, è, infatti, solo immaginato . Non esiste di per sé, ma esiste solo in rapporto a noi perché noi lo percepiamo in questo modo.

Ognuno di noi è un prodotto della proiezione della Luce, simile a forme ottenute mediante proiettori laser. Ci sono tutte le forme, le immagini, rappresentate attraverso la Luce; ci sentiamo come se noi esistessimo in alcune realtà, in qualche spazio. Ma in verità, non c’è niente di vero in queste immagini. Si tratta semplicemente di una proiezione delle forme che appaiono davanti a me perché io sono ancora in grado di percepirle in una forma più interiore.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 5.12.2010 “, Introduzione al libro dello Zohar,” articolo ” Yitro”).

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