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Global Yeshivat Haverim – 09.01.2011

Global Yeshivat Haverim
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Non c’è niente di più facile

Domanda: Se le anime riescono ad unirsi, il Creatore é rivelato nella loro connessione reciproca. Chi crea questa connessione, noi o la Luce?

Risposta: Noi non facciamo mai niente. Tutto viene fatto unicamente dalla Luce. Questa ha rotto i desideri (Kelim) e Lei li riforma. Dobbiamo solamente esprimere la nostra volontà di elevare MAN (Mayin, Nuvkin, acque femminili) e chiedere che la Luce corregga la nostra connessione e sia rivelata tra di noi, riempiendoci. Lei farà tutto quello che sarà necessario.

Non abbiamo bisogno di nient’ altro oltre la preghiera, come un neonato che sta costantemente piangendo ed esigendo. Questo è tutto il nostro lavoro . Non c’ è niente di più facile: esigere, chiedere, piangere! CostringerLo!

È questo quello che viene chiamato “i miei figli mi hanno sconfitto”. Facciamo pressione, esigiamo da Lui e questo è tutto quello che Lui si aspetta da noi. È cosi che lavora tutto il sistema superiore: si aspetta solo una preghiera dal basso, dato che tutto quello cui anela Binà (la Madre Superiore) è di “nutrire” le anime, riempirle di Luce.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 24.12.2010, La perfezione nella vita)

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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 09.01.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
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Una coppia inseparabile: La Luce ed il desiderio

Il Creatore ha creato qualcosa di completamente nuovo dall’assenza (Yesh Mi Ain), ed è considerato come un “desiderio”. Non sappiamo che cosa sia, è semplicemente la sensazione di un certo tipo di mancanza, di necessità, ma di cosa? Dato che il Creatore ha creato questo desiderio, è la necessità di sentire Lui.

Sperimentare Lui ci fa sentire un piacere che rimane come un ricordo in quel desiderio inizialmente creato ed il desiderio inizia a crescere da sé. In questa maniera comincia a comprendere se stesso ed a rendersi conto di ciò cui anela e quello che vale la pena desiderare. Questo innesca lo sviluppo del desiderio da questa prima necessità creata dal Creatore.

La creazione è un atto totalmente unico che può riuscire solamente al Creatore per mezzo della Luce Superiore. Tutto il processo che segue diventa l’ evoluzione della creatura, diretta dall’ interazione dei suoi due elementi: il desiderio e la Luce. Niente di nuovo accade in questo processo. Qualcosa di nuovo è apparso solamente nel punto “dell’esistenza dall’assenza” (Yesh Mi Ain), che è considerato come la creatura (Nivra), dalla parola ebraica Bar (fuori dal Creatore).

Tutto quello che vediamo qui, in questo mondo, e nei mondi spirituali superiori, è il lavoro di quello stesso desiderio di ricevere. Da una parte sappiamo che tutto il lavoro viene fatto dalla Luce, dall’altra è scritto che non avviene alcun cambiamento nella Luce, quello che cambia è solamente il desiderio di ricevere. In questo caso chi sta lavorando?

  1. I cambiamenti possono avvenire solamente nella volontà di ricevere (desiderio)
  2. Soltanto la Luce può realizzare questo atto

Pertanto questo lavoro è reciproco: il desiderio è sempre contro la Luce e deve esigere da Lui determinate azioni. Finché non è influenzato dalla Luce, il desiderio non cambierà. Tuttavia, finché il desiderio non vuole cambiare, non sarà influenzato dalla Luce. Pertanto lavorano insieme, alla pari.

Questo vincolo tra il desiderio e la Luce definisce tutti i cambiamenti e le connessioni che possono esistere tra le creature e tra queste ed il Creatore, nei mondi superiori ed in questo mondo.

Pensiamo che ci stiamo dirigendo uno verso l’ altro, mentre ognuno di noi è solamente il desiderio di sentire piacere appellandosi al Creatore. Lui si occulta da noi, facendoci sperimentare stati diversi, attributi, fonti di dolore e di piacere. Però, nella sostanza, a fianco dell’ uomo c’ è unicamente il Creatore.
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Laitman blog: La divulgazione è in relazione con il Creatore

Lezione quotidiana di Kabbalah – 09.01.2011

Scritti di Rabash, Art: “Quali sono i poteri di cui si ha bisogno nel lavoro”
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Il Libro dello Zohar: “Yitro”, Punto 154, Lezione 7
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Il Libro dello Zohar: Punto 74, Art. “Il conduttore di Somari”, Lezione 1
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 52, Lez. 29
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Scritti di Baal HaSulam, Art: “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”, Lez. 10
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Il Creatore salverà l’ uomo e la bestia

La natura non sarà salvata da tutti i nostri tentativi di preservarla e di migliorare il nostro ambiente. Solo la Luce che Riforma può aiutarci, dato che è la forza che ci manca per equilibrare l’ umano dentro di noi e per portarlo di ritorno all’ armonia con la natura che è chiamata Elokim, il Creatore.

La stessa forza che ci uguaglierà al Creatore, porterà l’ equilibrio alle nostre parti, inanimata, vegetale ed animata. Cominceremo ad utilizzare la natura correttamente, solamente il necessario perché sentiremo che non abbiamo bisogno d’ altro.

Il mio corpo animale si sentirà come deve sentirsi un animale; l’ umano in me si sentirà nella maniera in cui un umano dovrebbe sentirsi. I saggi dicono: “Tu salvi l’ uomo e la bestia, oh Signore”. Egli salverà entrambi, non me.

Non so quali azioni materiali seguiranno. Forse bruceremo più alberi, chi lo sa! Abbiamo solo bisogno che la Luce che Riforma lavori, ed usarla come si deve. Dopotutto questa arriva dal livello superiore e porterà equilibrio a tutte le parti della natura, organizzandole a sua somiglianza.

Non cercare di giudicare tutto con la tua mente. Lascia solo che la Forza Superiore faccia il suo lavoro, inviatala e desidera che lo faccia. Dopotutto, come possiamo sapere in che modo dovrebbe vedersi un mondo corretto?
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.12.2010, “La Pace”)