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Uniti dall’ amore o dall’ odio

Domanda: Ci sono movimenti nei quali si riuniscono fino a 2000 persone nelle loro riunioni ed anche loro fanno un richiamo all’ amore ed all’ unità, senza menzionare neppure una sola parola di Kabbalah. È possibile una tale unione senza impiegare le fonti?

Risposta: Non vedi che non stanno avendo successo? Forse due o tremila possono riunirsi così. Anche un grande disastro può obbligare la gente ad unirsi, ma la vera unione può essere prodotta solo con l’ aiuto della Luce Superiore, la forza che non possediamo; o meglio, possiamo farlo se si presenta con un grande beneficio egoistico, come il timore di un’ invasione o una ricompensa enorme.

Tuttavia, questa unità è temporanea. Non appena la causa che l’ ha generata scompare, la connessione si dissolve immediatamente. Pertanto, l’ unità non si può ottenere.

Ci sono sempre state diverse organizzazioni “altruistiche”. Baal HaSulam scrive che c’è un 10% di altruisti naturali al mondo che vogliono unirsi, ma è completamente egoistico. Se esaminiamo internamente, dietro tutti i discorsi sull’ unità, potremo vedere solido egoismo. Abbiamo molti esempi di questo: la Russia comunista (di un tempo) che si sta avvicinando adesso al fascismo ed al kibbutz di Israele.

Qualsiasi tentativo di creare l’ unità senza impiegare la Luce che Riforma fallirà. Resteranno senza opzioni, si vedranno obbligati ad impiegare la dittatura e la forza bruta perché al contrario, un simile sistema non sarebbe capace di perdurare.

Affrontiamo costantemente un dilemma: riformiamo la natura dell’ uomo o lo obblighiamo ad unirsi con la forza? Qualsiasi accondiscendenza forzata, un regime nazista, porterà inevitabilmente alla guerra. Baal HaSulam scrisse riguardo a questo quando era ancora vivo. La Russia non avrà altro rimedio che continuare a svilupparsi in accordo allo stesso copione. La correzione è possibile ad una sola condizione: che le persone impieghino la saggezza della Kabbalah.

Se non ci riformiamo e ci uniamo per mezzo della Luce, saremo uniti in maniera differente: il mondo sarà superato dai regimi fascisti. Dopotutto, il nazismo è un’ altra forma di unione, a prescindere dal fatto che è l’ unità di un gruppo contro un altro.

La gente sentirà che deve unirsi, che l’ unità porta alla salvezza e all’ ascesa ed è corretto; ma non sarà capace di ascendere e di salvarsi senza la forza esterna che sarà l’ odio verso l’ altra persona. Al contrario, non avranno ragione di unirsi! Per questo hanno bisogno di un nemico invisibile, odiato, che li unisca contro di sé.

È così che funziona l’ ego o non si sente la necessità di unirsi. Pertanto, la società comincia ad inclinarsi verso il nazismo ed il fascismo. Se i leader mondiali non accettano il metodo della correzione a mezzo della Luce e non rivelano la fonte, mettendo i loro cittadini “sui banconi” per studiarli, allora molto presto dovranno trattare con un regime nazista che darà immediatamente luogo ad una guerra.
[30203]

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19.12.2010, “Una serva che eredita dalla sua padrona”)

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Dare il pane mentre si ha fame

Nessun movimento che cerca di unire le persone senza la saggezza della Kabbalah ha l’opportunità di avere successo. Solo questa saggezza ti procura la connessione con la Luce Superiore descrivendo le azioni che realizza. Leggendo di queste azioni e desiderando che si compiano dentro di te, cominci a cambiare costantemente. Non c’ è altro mezzo.

Le persone possono riunirsi in gruppi differenti, ma prima ci dobbiamo chiedere: qual è il loro scopo e quali mezzi hanno per ottenerlo? Credono di essere capaci loro stessi di cambiare la natura umana? In caso affermativo, dove otterranno l’ energia per farlo se tutti siamo egoisti? Se no, questo non andrà al di la delle parole.

Ci sono persone che provano piacere dando come regola la loro natura, “altruista egoista” e non capiscono che agiscono dall’interno del loro ego, visto che non hanno una seconda natura, la scintilla dall’ Alto. Loro sono davvero disposte a dare tutto.

All’ epoca della mia gioventù, quando vivevo a Leningrado (San Pietroburgo, Russia), ebbi una conversazione con un’ anziana che soleva essere rivoluzionaria. Lei mi raccontò che era solita dare del pane ai soldati che andavano in guerra. Lei moriva di fame, ma non si concedeva neppure un solo pensiero di prendere una mollica di quel pane.

La gente è disposta a rinunciare alla sua vita, perché il nostro ego è al di sopra del livello animale. L’ ego risiede nel livello parlante (umano), mentre la vita del corpo si mantiene in quello animale. Se una persona sente che il suo “io” è ferito, ignora il suo corpo. Se vede che il corpo animale sta cercando di superare l’umano in lei, distrugge la bestia. Non c’ è altruismo in questo.
[30200]

(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.12.2010, “Una serva che eredita dalla sua padrona)

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1 + 1 = 3 (Il Creatore Tra Di Noi)

Hai bisogno di abituarti al fatto che se comincerai ad esaminare qualsiasi altra cosa, troverai sempre due attributi opposti all’ interno che comunque, sono uniti. È una specie di “divisione”.

Se stai lavorando con un desiderio egoista, allora tutto funziona bene: 1+1=2; ma se si combina il desiderio di ricevere con l’ intenzione di dare, essi sono opposti e non possono unirsi. In altre parole 1+1=3! Il terzo è il Creatore. Tu devi abituarti a questo paradosso ed accettarlo come qualcosa di naturale, per noi è una regola.

Siamo testimoni di questo “paradosso” nella società umana. Da un lato, tutto il mondo fa tutto il possibile per separarsi dagli altri, ma dall’ altro, la gente cerca il contatto con gli altri.

È diventata una mania. C’ è stato un caso in cui tutto un sistema di comunicazione mobile è crollato, le persone sono rimaste senza telefoni cellulari ed hanno cominciato ad impazzire. Come può essere che tutto il mondo voglia star solo e dall’ altro lato non possa prescindere dalla comunicazione con altre persone?

Il fatto è che una persona vuole stare sola per breve tempo, affinché nessuno interferisca; ma con questo, le persone tendono a vivere insieme: in una grande città, in una cultura di massa. Le persone tendono ad imitare gli altri ed a fare tutto allo stesso modo degli altri. Pertanto, uno non nega l’ altro.

Una persona ha bisogno del suo angolo dove poter nascondersi, come ogni ape nella sua cella personale; ma non appena si riceve questa “indipendenza”, deve sentire che esiste tra tutti gli altri.
[30210]

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19.12.2010, “Una serva che eredita dalla sua padrona”)

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