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Lezione introduttiva: “A cosa ruota intorno la Saggezza della Kabbalah” – 04.01.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “A cosa ruota intorno la Saggezza della Kabbalah”
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L’ inclinazione al male ed il seme dell’ anima

Durante i Congressi di Kabbalah, Unity Days e in altre riunioni simili, facciamo un lavoro molto serio, e ci colpisce ogni volta. Se spendiamo i tre giorni correttamente, poi durante le lezioni inizieremo a capire e a sentire molto più di adesso.

Tali eventi unificanti elevano una persona dato che inizia a riempirsi di forze spirituali, mentre vi partecipa. Noi li riceviamo unicamente in funzione dell’unificazione e non li troveremo mai all’ interno ne li otterremo direttamente dall’ Alto. Otteniamo la forza per ascendere esclusivamente dall’ ambiente. Più io sono sintonizzato e immerso, maggiore sarà il nostro beneficio collettivo.

Dal desiderio iniziale della persona, dal “punto nel cuore“, egli fa appello al gruppo, guadagnando i desideri supplementari da esso, e lo impiega per sollevare MAN, lo scopo per la correzione. Poi, in risposta, riceve la forza della dazione, che in sostanza è la sua anima.

Ognuno di noi ha solo il seme di un’ anima, il punto nel cuore. Più tardi, dovremo affrontare la nostra inclinazione al male, il nostro odio reciproco e il risentimento. La mia inclinazione al male resiste alla unificazione con le persone che sono disposte a venire con me verso il Creatore, allo scopo della creazione.

Ci fu un tempo in cui eravamo tutti legati come un tutto unico, fino a quando la rottura si è verificata, separandoci gli uni dagli altri. Il vero odio emerge proprio tra di noi, non in ognuno di noi separatamente. Non ho bisogno di temere la persona che è nata con o nonostante le mie inclinazioni. Sono tutte sciocchezze.

Ciò che conta è che mentre mi sforzo di unirmi con gli amici, scopro che non lo voglio fare e sono spaventato da questo.

Posso vedere tutta la montagna di odio, il Monte Sinai. Io lo trasformo con la Luce che Riforma, in altre parole, ho ricevuto la Torà e il merito per “la terra di Israele”, il desiderio spirituale rivolto direttamente al Creatore. Infine, conoscerò Lui e rivelerò la spiritualità.
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(Dalla lezione 1 del Congresso, nel deserto di Arava 30.12.2010)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 04.01.2011

Scritti di Rabash: Articolo 8
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 44, Lez. 26
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Scritti di Baal HaSulam, Art: “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”, Lez. 7
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Non distrarti alle svolte

Nell’ uomo si alternano in continuazione gli stati d’animo “Israele” e “Popoli del mondo”. Questo processo non dipende da lui, vuole solamente “dare nell’ occhio” e protrarsi con tutta la forza.

A questo punto bisogna rinforzare quanto più possibile l’ unione con il gruppo, ed avere sempre presente nella mente e nel cuore il “dare”. Così si realizza il principio di “Israele, Torà e Creatore, unitamente” secondo la volontà del Creatore.

Con quanto più zelo ci si applica, più alta sarà la frequenza dei cambiamenti tra questi due stati d’ animo. Qui è molto importante non permettere né all’uno né all’altro di uscire dalla carreggiata, non voler rimanere nell’uno o nell’ altro, non scivolare né qui né lì.

Bisogna continuamente guardare davanti a sé e tendere direttamente alla méta, anche se il cammino è tortuoso e accidentato. In ognuno di noi turbinano le proprie reshimot, è come se uno si muovesse in un tunnel a serpentina. Non puoi scappare da nessuna parte, ti sforzi solamente di andare avanti, senza far troppa attenzione a tutte quelle brusche svolte.

Vorresti fosse possibile fermarti ed esaminare ben bene la situazione, studiarla, capirla e farne il punto. Questo però non aiuta mai.

Cerca di superare ogni tratto del percorso più velocemente possibile e non temere, anche se ti è sconosciuto.

Si potrà capire qualcosa solamente quando ci si troverà ad un livello più alto. Un bambino non sa mai in quale fase di sviluppo egli si trova, gli sono comprensibili solo le fasi passate. Ecco perché gli possono far da maestri i compagni più anziani. Meglio sarebbe rimandare questa cooperazione in seguito.

Perciò noi tendiamo sempre a proseguire, fino al termine della correzione. Solamente allora risulteranno chiare tutte le cause, tutti gli stadi, iniziali, intermedi e finali. Quando si riuniscono in un solo insieme, allora, in un attimo, ti si rivela il sistema e capisci tutto. Ma fino a quel punto non esiste verità alla quale tu ti possa appoggiare.
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(Da una lezione su uno scritto del Rabash. 2.01.2011)

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Le piaghe d’ Egitto senza disastri esterni

Domanda: E già entrato il mondo nel periodo delle piaghe d’ Egitto o queste devono ancora arrivare?

Risposta: Devono ancora arrivare. E nonostante ciò dobbiamo confrontare le tappe di sviluppo precedenti con quelle che ci attendono. In realtà la natura materiale del nostro cammino viene man mano sostituita da quella spirituale.

Prova a dire ai tuoi antenati vissuti alcuni secoli fa che hai tutto quello che vuoi eppure non sei ancora soddisfatto della tua vita. Per loro tu vivi una vita favolosa. La tua casa possiede un dispositivo che ti fa avere l’ acqua quando la desideri. Hai un pulsante che basta premere per avere la luce più brillante di quella del giorno. E hai uno schermo che ti mostra una visione completa del mondo.

Le persone non capirebbero cosa ti manca. E, in mezzo a tanta abbondanza, tu non sai cosa fare della tua vita. La ricchezza della tua casa sta ad indicare quanto tu sia vuoto dentro di te.

Pertanto le piaghe d’ Egitto non sono problemi corporali ma interiori. Una volta dopo l’altra scopri la mancanza di pienezza interiore, ogni colpo arriva sempre più profondamente in un desiderio complesso, fatto di molteplici strati. Tuttavia queste piaghe prendono posto molto rapidamente, penetrando nei sentimenti interiori delle persone. La parte esteriore rimane calma, non c’ è bisogno di ammalarsi o di soffrire fisicamente.

Certamente, se non facciamo uso adeguato della Luce, le piaghe arriveranno sotto forma di disgrazie corporali. Il discorso è molto semplice: se avanziamo nel percorso spirituale noi stessi ed il mondo, le piaghe prenderanno una forma più spirituale. Se non ci riusciamo ed il mondo non sceglie il cammino spirituale, le sperimenterà materialmente.

Negli scritti dell’ Ultima Generazione Baal HaSulam scrive che ci possono essere addirittura dei conflitti mondiali, seguiti da enormi sofferenze. Ma dobbiamo cercare di patire questi colpi interiormente. La Torà ed il metodo della Kabbalah offrono all’ uomo l’ opportunità di fare un’ analisi molto veloce, di completarlo internamente, senza la partecipazione del mondo materiale.
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