L’ amore sopra l’ odio

Congresso nel deserto di Arav. Israele. Lezione 1°

E’ molto difficile poter riunire due mondi. Come riuscire a stabilire tra di noi una interconnessione tale che aiuti a correggere le nostre anime ?

Oggi noi, riunendoci, realizziamo praticamente la Kabbalah. Generalmente alla Kabbalah si attribuiscono inviti agli spiriti, amuleti, intrighi con le forze occulte.

Ma in realtà la vera Kabbalah esiste quando tutti insieme cerchiamo di promuovere l’importanza dell’ unione fra la gente, in modo di arrivare alla rivelazione del Creatore, la forza della donazione, fra di noi.

Siamo tutti egoisti, nessuno di noi ha la forza della donazione, ma noi vogliamo che essa discenda su di noi e riempia tutto lo spazio che adesso è pieno di avversione e di odio. Siamo nati così, non abbiamo avuto la possibilità di scegliere la nostra natura. Nella Torà è detto: “L’impulso nel cuore dell’uomo è cattivo fin dalla sua giovinezza”.

Dopo, quando incominciamo, sia pur lentamente, ad unirci tra di noi, non solamente così come capita, ma in modo che ci si riveli il Creatore, forza universale di unione, noi ci occupiamo della scienza pratica della Kabbalah. Si tratta dell’ attività più proficua per la correzione delle anime.

Si possono imparare tutti i libri a memoria, riuscir bene in ogni cosa. Tutto questo non aiuta. Fino a quando l’ uomo non incomincerà a fare delle azioni concrete per promuovere l’ unione con gli altri, nonostante la riluttanza e la ripulsa, non capirà quanto è cattivo l’ impulso del suo cuore.

Nel Libro dello Zohar si racconta dei compagni di rabbi Shimon, che incarnavano le dieci Sefirot originarie nel capo di Arich Anpin, all’ altezza delle stesse fondamenta del mondo.

Secondo le loro stesse parole, prima dello studio, prima della rivelazione della luce, essi si odiavano, non potevano sopportarsi l’ un l’ altro e non riuscivano a guardarsi. Situazione da capogiro.

Eppure si siedono attorno al libro, sapendo che quest’ odio così forte è stato loro mandato dall’ alto. E’ stato loro dato il Libro dello Zohar affinché col suo aiuto incomincino ad unirsi al di sopra dell’ odio, del rigetto, come sta scritto: “Ogni crimine sarà coperto dall’ amore”.

L’ amore non dovrà estirpare il crimine ma sovrapporsi ad esso, essere talmente forte da ricoprire l’ odio.

Dentro di noi è stato depositato un gran desiderio di godimento, totalmente egoistico, ribollente, e questo rimane. Ma sopra di esso noi possiamo ricoprire tutto l’ odio con l’amore.
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(Dalla I° lezione al congresso di Arav. 30.12.2010)

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