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Il più efficace metodo per progredire

Il Libro dello Zohar influisce sull’ uomo in una maniera assai particolare. E’ sufficiente all’ uomo di leggere, ascoltare, desiderare, essere collegato (anche virtualmente) al gruppo, e tutto ciò anche in piccola misura, quanto spazio la vita gli permette di dedicare a questo libro, e lo Zohar già incomincia a sviluppare in lui l’ organo di percezione spirituale. Parallelamente a questo, l’ uomo incomincia a sentire dei cambiamenti, dei progressi.

Bisogna solamente leggere il Libro dello Zohar. Sarebbe bene estrarne delle parti scelte, in formato tascabile, in modo da poterlo leggere ovunque, poiché non esiste metodo più valido della lettura di questo libro per il progresso spirituale dell’ uomo.

Il Libro dei Salmi non aiuta a progredire spiritualmente. Tutti lo stanno già leggendo da mille anni. La gente così si sente molto più tranquilla.

Assolutamente questo non sminuisce in alcun modo il Libro dei Salmi, scritto ad un livello della piena Malchut. Infatti il Re David è il rappresentante della Malchut, di tutta la creazione. Come tutti i libri “santi” simili, scritti rivelando il Creatore, portano in loro stessi la Sua luce.

Ma la luce, ritornando alla sorgente e facendo nascere in noi la capacità di dare, come spiega Baal HaSulam nella “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot“,è per noi più vicina, più efficace, nel Libro dello Zohar.

Nel Libro dello Zohar la luce è potentissima. Va da sé che bisogna unire la lettura dello Zohar allo studio degli scritti del Baal HaSulam, del Rabash e allo “Studio delle Dieci Sefirot”. Ma lo studio del Libro dello Zohar dovrà riempire ogni minuto del nostro tempo libero.
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(Da una lezione sullo Zohar. Introduzione. 30.12.2010)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 31.12.2010

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Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Libertà”
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La nascita di Giuseppe

“Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo “Germogli di fiori”, articolo 5: I germogli di fiori sono i patriarchi che entrarono nel pensiero ed entrarono nel mondo prossimo, Binà e furono nascosti lì. Da lì, uscirono in occultamento e furono nascosti nei veri profeti. Giuseppe nacque e si nascosero in lui. Giuseppe entrò nella terra santa e li innalzò e dopo apparvero nella terra e furono rivelati lì.

Tutta la nostra connessione con il mondo spirituale passa attraverso il Partzuf di Nukva del mondo di Atzilut. Le anime frammentate elevano la loro MAN, la richiesta per la correzione verso di esso.

Una persona con un punto nel cuore aspira al mondo spirituale e la spiritualità è dazione ed unità. A causa di questo, si sforza di unirsi agli altri e le viene data l’opportunità di farlo nel gruppo.

Quando una persona realizza la condizione dell’ ascesa e crea un Kli (vaso), si connette con Malchut del mondo di Atzilut. Essa presenta la richiesta comune degli amici a Zeir Anpin, e Lui da loro la Luce che Riforma. Allora, le anime che desiderano diventare una, ascendono lungo i gradi dell’ unità.

In primo luogo, si elevano allo stato del concepimento (Ibur). Qui, si uniscono annullando se stessi reciprocamente. Ognuno abbassa la sua testa davanti all’ ambiente e diventa “come un feto nel ventre di sua madre”. Allora, essi raggiungono il grado di allattamento (Yenika, succhiare il sostentamento), dove la loro unità diventa più forte. Adesso, diventano capaci di lavorare con il loro desiderio di ricevere piacere e si elevano al di sopra di esso.

Poi le anime passano ad uno stato di crescita (Gadlut, età adulta). Il grado della loro unità le abilita a connettersi con Zeir Anpin e questo grado si chiama Yesod de Gadlut o Giuseppe.

Questo ci aiuta a capire la storia descritta nella Torà, di come Giuseppe fu venduto come schiavo dai suoi fratelli. Questi eventi decifrano la nostra lotta per l’ unità, affinché possiamo raggiungere la garanzia mutua nel grado in cui è sufficiente per rivelare il Creatore tra noi.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 02.12.2010, “Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo “Germogli di fiori”)

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Conferenza da Arava – 31.12.2010

Conferenza da Arava, Lezione 2
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La lettera per mezzo della quale è stato creato il mondo

Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo “Le Lettere di Rabbi Amnon Saba”, articolo 26: Lui disse a lei, “Tzadi, tu sei Tzadi e tu sei Tzadik, però devi essere nascosta. Non devi essere così divulgata come per cominciare la creazione del mondo con te, per non dare giustificazione al mondo”.

Domanda: Se le lettere del mio nome puntano verso una Klipà (guscio), devo cambiarlo?

Risposta: Qui non stiamo parlando del nome di qualcuno, ma dei nomi delle azioni spirituali, Partzufim. Le “Lettere” sono le proprietà risvegliate nei vasi dalla Luce. Non discutiamo la Luce in sé, questa è irraggiungibile alla nostra percezione. Noi percepiamo solo le reazioni del Kli (vaso) il quale, in conformità alla Luce, entra in un certo stato.

In tutti i gradi, il desiderio di ricevere trova aspetti positivi in 22 stati di Malchut o, in altre parole, nelle 22 “lettere” e di fatto è così, non c’è niente di superfluo nella creazione. Anche una parte della Klipà, la forza impura, può presumere di essere degna di diventare la base della creazione del mondo se la scintilla di Luce si posa su di lei.

Il libro dello Zohar ci spiega che neanche un solo stato di Malchut è perfetto, salvo quello creato dalla lettera Bet. Tuttavia, anche Bet non è perfetta in sé, ma lo è solo grazie alla sua dipendenza da Binà. Questa è la ragione per la quale la lettera Bet in particolare, è degna della creazione del mondo.

D’ altro canto, il resto delle lettere, non solo sono incluse in Binà, esse sono anche connesse a Malchut, che impedisce loro di diventare la base per la correzione del mondo. In tutte le altre forme di connessione di fianco a “Bet”, c’è una mancanza che renderà necessariamente difficoltoso il cammino.

Pertanto, ogni lettera, è un simbolo del grado della somiglianza di Malchut a Binà. Le parole messe insieme a partire dalle lettere sono gli atti delle Luci, le correzioni concrete.

Non c’ è connessione con i nomi dati dai padri ai loro figli nel nostro mondo. Tu puoi cambiare o aggiungere un nome e questo non produrrà nessun cambiamento nella spiritualità. Se fossimo stati capaci di influenzare il mondo con simili trucchi, lo avremmo rovinato da molto tempo.

Le speranze di cambiare la realtà, riorganizzando semplicemente le lettere del nome di una persona, sono inutili. La realtà cambierà solo quando cambieremo noi stessi, avvicinandoci alla Luce nelle nostre proprietà. Quando cambi te stesso, cambi il mondo. Dopo tutto, stanno cambiando solo i nostri Kelim.

Ci è stato detto: “Cambio di luogo, cambio di sorte”. Il “Luogo” è il desiderio. Cambia il tuo desiderio e sperimenterai davvero dei cambiamenti.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.12.2010, “Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo “Le Lettere di Rabbi Amnon Saba”)

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