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Dove vai quando finiscono i binari?

Domanda: Perché ci sono tanti disastri naturali negli ultimi tempi, come il terribile incendio forestale sul Monte Carmel ad Haifa?

Risposta: La tendenza generale della natura è tale che i disastri naturali stanno diventando un fenomeno comune in tutto il mondo. È una sfortuna, ma se continuiamo ad avanzare, ne sentiremo parlare sempre di più.

La saggezza della Kabbalah offre una spiegazione semplice. Dal principio della creazione fino alla fine, il Creatore ci spinge sempre in una direzione, in linea retta, e Lui non farà marcia indietro. In altre parole, c’ è una formula molto semplice per mezzo della quale la natura sta intensificando la sua influenza su di noi, obbligandoci a crescere.

Nella fase precedente dello sviluppo, crescemmo sotto l’ influenza della Luce, la Forza Superiore, la natura, il Creatore, affinché il nostro desiderio egoista fosse sempre in aumento. Questo fu chiamato lo sviluppo della civiltà umana, che è durato decine di migliaia di anni.

Lo sviluppo si è adattato ad una formula semplice: l’ ego doveva crescere di generazione in generazione e durante il periodo della nostra vita, lo abbiamo fatto crescere noi direttamente, acquisendo tutto quello che esso voleva e sviluppando tutti i mezzi possibili per questo fine. Pertanto, non c’ era alcun problema. Fu semplicemente necessario utilizzare correttamente tutto ciò che ci circondava, cioè la società umana e le risorse naturali, al fine di riempirci.

Tuttavia, la fine del ventesimo secolo, alla quale fanno riferimento i kabbalisti da molto tempo, non è stata solo la fine del millennio, ma anche la fine di tutto il paradigma del passato, l’ inizio di tutto lo sviluppo nel quale incrementiamo il nostro ego, con l’ unico obbiettivo di mantenere il suo riempimento. È arrivato il momento di fare un bilancio e di renderci conto del fatto che non possiamo continuare così perché non ci stiamo più sviluppando e riempiendo. Questa è diventata una corsa di topi alla ricerca di un premio artificiale e non vogliamo più parteciparvi.

Questo cammino di sviluppo è finito, posto che tutto lo sviluppo avviene lungo quattro fasi: 1-2-3-4 (Alef-Bet-Gimel-Dalet) e siamo arrivati adesso alla quarta fase, dopo aver completato il primo periodo di sviluppo. I kabbalisti lo hanno calcolato da molto tempo e ci hanno dato una data nella quale questo sarebbe successo: l’ anno 1995.

Adesso, poco a poco, sperimentiamo la crisi in tutti gli ambiti: la famiglia, l’ educazione, la cultura, l’industria, le relazioni internazionali e cosa più importante, il clima. A causa dello squilibrio che creiamo con le nostre relazioni scorrette, non cambiando l’ approccio del nostro sviluppo, violiamo in gran misura l’ equilibrio generale della natura. Introduciamo in tutta la natura lo squilibrio delle relazioni interne umane.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 03.12.2010, Discorso speciale sulla tragedia del nord di Israele e sull’ equilibrio nella natura)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.12.2010

Scritti di Rabash: Articolo 4
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Dal Libro dello Zohar: Art. “Tu partecipi con me”, Lezione 3
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 39, Lez. 22
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Scritti di Baal HaSulam, Art: “La Saggezza della Kabbalah e Filosofia”, Lez.3
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Non tormentarti invano

Domanda: Io non ho ancora realizzato tutti i miei desideri materiali, ma sono già venuto alla Kabbalah. Che cosa significa?

Risposta: Non è un problema, continuate [con i vostri studi]. Come afferma la Torah, e come Baal HaSulam spiega nella “Introduzione al TES“, una persona non deve astenersi. Il nostro cammino non è quello della privazione, si avanza solo grazie alla Luce che riforma. Lavorando in gruppo e organizzando l’ intenzione correttamente nel corso degli studi, abbiamo attirato la luce, e lei ci riforma.

Il nostro corpo non ha nulla a che fare con essa, non c’è bisogno di tormento e privazione, o sottomettere la vita a severe limitazioni. La saggezza della Kabbalah non richiede tutto da una persona, ma di studiare con l’ intenzione. Tutto si risolverà, nonostante il nostro male, le inclinazioni, la lussuria, e i pensieri irrilevanti. Lasciate che sia la Luce a venirne fuori e fate del vostro meglio per non arrestare il suo percorso.

Quando ci si sente “intelligenti”, tendiamo ad agire in modo indipendente, inventando restrizioni artificiali, come se sapessimo che cosa sia bene o male per la realizzazione spirituale. Si tratta di un approccio completamente errato. Se diamo alla mente il potere assoluto, nulla sarà raggiunto. In verità, la vostra mente deriva sempre dall’ egoismo, dal desiderio corrotto. Come può determinare unilateralmente il prossimo gradino della sua correzione?

Quindi, dobbiamo solo predisporre le giuste condizioni affinchè la Luce lavori su di noi. Questo è tutto ciò che il metodo chiede. Non serve altro. Non interferite con la Luce, al contrario, contribuite al meglio delle vostre capacità per farvi influenzare.

Usate tutto ciò che evoca l’ influenza della Luce: il gruppo, l’ unificazione, i ritrovi degli amici, la diffusione, gli studi, eventi e incontri. Dopo tutto, la Luce si riversa solo sull’ unità delle anime, da dove partì durante la rottura e dove ritorna se le anime faranno uno sforzo per riunirsi.

In primo luogo, si dovrebbe fare un lavoro interiore sulla base delle azioni esterne, con tutte le fibre della propria anima, e continuare a provare ad unirsi con gli amici, anticipando la Luce che verrà sicuramente ad unificarci. Questa è la fonte di correzione.

Nel nostro mondo, non ci sono altri mezzi, né dentro né fuori di una persona. Solo questo ci permetterà di riformare noi stessi e il mondo intero che sta sprofondando in una crisi globale.

Oggi, tutto ciò che abbiamo realizzato in migliaia di anni comincia cadere a pezzi, dimostrando a noi che il Kli (vaso) è un desiderio vuoto e che dobbiamo fare qualcosa. Oggi, il vuoto è diventato il destino comune.

Pertanto, abbiamo bisogno di rivelare il metodo corretto, che è basato sull’ unità. Abbiamo bisogno di trovare il luogo della rottura e disegnare la Luce che riforma, cioè, che ci unifica e ci porta indietro all’ anima collettiva. Solo la Luce Superiore che appare nella nostra unione potrà fornirci la sensazione di una vita autentica.
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Ricordare la luce

Domanda: Cosa sono le Reshimot?

Risposta: Una Reshimo (registro di informazione) è un’ impressione che si mantiene nel Kli (desiderio) dopo che è partita la Luce che lo ha riempito. Pertanto, le Reshimot, sono Luci contenute nei Kelim (desideri).

Cosa vuol dire che la “Luce parte dal Kli”? Significa che non illumina il Kli come soleva fare, perché non c’è lo schermo, non c’ è contatto tra il Kli e la Luce. Pertanto, la Luce brilla da lontano e per questo si dice che il Kli contiene un poco di Luce.

Le Reshimot sono simili alle reminiscenze del passato. La Luce riempie il mio desiderio di ricevere quando io, con l’ aiuto dello schermo, acquisisco la connessione con la Luce e ci fondiamo, perché lo schermo unisce i due opposti tra loro; ma se non esiste lo schermo, la Luce non è connessa al Kli. Resta nel Kli e non parte da lì, comunque il Kli non può sentirla o fare in modo che brilli. La Luce contenuta viene percepita vagamente e la chiamiamo “Reshimo”.

Si può esprimere semplicemente dicendo che la Luce se ne è andata ed ha lasciato la Reshimo al posto suo. Tuttavia, in realtà, questo non è il caso. La Luce è restata al posto suo e non si è allontanata, ma siccome non la sentiamo, la Luce ed il Kli sono apparentemente disconnessi.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13 Dicembre 2010, Talmud Eser Sefirot)

Un rinnovo settimanale

Domanda: Cosa significa “porzione settimanale” in termini di sviluppo interiore?

Risposta: Una porzione settimanale è una parte del nostro percorso, che inizia e finisce ad un determinato grado spirituale. Riassume il nostro progresso ad un certo stato. Dopodiché inizia un’ altra porzione, un nuovo giro, rinnovo del meccanismo superiore che agisce su di noi e che è chiamato Zeir Anpin del mondo di Azilut.

Una settimana di sette giorni sono le Sette Sefirot di Zeir Anpin, HGT-NHY-M, che vengono rinnovate una volta dopo l’ altra in ogni livello. Da Zeir Anpin noi riceviamo una determinata porzione di Luce, e con essa correggiamo noi stessi. Questo significa che abbiamo fatto una correzione settimanale e non possiamo fare niente il settimo giorno, sabato.

Tutto quello che viene corretto nei sei giorni va dalle Sei Sefirot di Zeir Anpin (HGT-NHY) a Malchut.
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Un nuovo libro in inglese

Rabash: Gli scritti sociali è il nuovo libro disponibile in inglese. Include tutti gli scritti sociali che Rabash ha scritto, articoli che parlano del lavoro nel gruppo e l’ amore per gli amici come un mezzo per raggiungere il Creatore. Mentre entriamo in una fase nuova, più intensa nel nostro lavoro per ottenere la connessione tra di noi, mettiamoci a lavorare trascrivendo nei nostri cuori quello che c’ ’è scritto in queste pagine e facciamo che le relazioni con le altre persone che i nostri insegnanti vogliono da noi diventi realtà.

Lechaim! Un ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato al libro: David Melnichuk, Noga Burnot, Debra Rudder, Baruch Khovov, Uri Laitman, Chaim Ratz.
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La piramide capovolta

E sono particolarmente le anime più basse, le più esteriori, quelle “cattive” che possiedono il maggiore desiderio. Una volta che si svegliano e aspirano alla santità, l’ intera piramide si capovolgerà.

Possono compiere semplici azioni, azioni di supporto, ma se queste azioni sono compiute altruisticamente e con tutto il cuore, allora non saranno più azioni meccaniche. Può darsi che una persona cosi non capisca quello che deve esser fatto, ma vuole aderirsi a te. Il minuto che lui fa, lui inizia a ricevere quello che tu hai e cresce! Improvvisamente, all’ interno di questo piccolo desiderio gli immensi desideri spirituali, le anime vengono rivelati.

Nel mondo spirituale, la cellula più piccola, collegandosi al corpo, riceve tutto quello che ha il corpo; acquisisce tutti i suoi desideri ed è attenta a tutto quello che accade li.
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