Il pianto di Rabbi Shimon

Domanda: E’ scritto che Rabbi Shimon pianse scrivendo il Libro dello Zohar, perché ebbe paura di rivelare il segreto. “Ai, se lo dico! E, ai se non lo faccio! Se non lo faccio, allora i peccatori impareranno a lavorare per il loro padrone. E se no, allora gli amici perderanno questo grande vantaggio”. Quale è il grande segreto nascosto nel Libro dello Zohar a causa del quale Rabbi Shimon pianse?

Risposta: Il segreto del Libro dello Zohar è che, relazionandosi con esso nella maniera corretta, è possibile attrarre da esso la Luce Superiore, che ci riporta alla fonte. Questa Luce può diventare per noi l’ elisir della vita, così come un veleno mortale, in funzione della nostra attitudine verso lo Zohar e la Torà in generale.

Comunque, vediamo che non esiste proibizione di studiare il Pentateuco o il Talmud, a prescindere dal fatto che anche furono scritti dai kabbalisti. Solo lo Zohar fu nascosto e proibito per molti anni e questo perché c’ è una Luce molto potente nascosta in questo libro, che noi siamo capaci di attrarre. Certamente, anche la Torà contiene la Luce, ma è quasi inaccessibile per la sua suprema elevatezza.

La Luce dello Zohar è più vicina a noi, ma se una persona si trova ancora nel suo ego, vorrà utilizzarla in maniera egoistica. Allora, questa Luce, diventerà per lei un veleno mortale.

Se voglio raggiungere la dazione, allora questa Luce sarà per me l’ elisir della vita e mi aiuterà a riuscirci. Tuttavia, se una persona studia la Torà senza l’ intenzione di acquisire la dazione, allora diventa ancora più egoista e comincia a considerare se stessa speciale, più grande degli altri e giusta. La Torà diventa un veleno per lei ed aumenta il suo ego. Invece di sminuire se stessa e sentire che è più piccola degli altri, comincia a sentire il contrario, l’ orgoglio.

La maggior parte di tutto questo avvenne recentemente, durante il secolo scorso, quando l’ egoismo raggiunse un nuovo livello. È per questo che i kabbalisti temevano anche che la gente cominciasse a studiare la scienza della Kabbalah egoisticamente, essendo orgogliosi di essa e trasformandola in un negozio che vende “rimedi magici”, come fili rossi, acqua benedetta e benedizioni.

Questo confonde le persone e le allontana dalla correzione, facendo loro perdere molti cicli di vita, fino a che alla fine si rivela che questo approccio è un inganno ed una menzogna; ma quanto tempo e sofferenza prenderà loro per arrivarci!
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14.12.2010, “Una serva che eredita dalla sua padrona”)

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