L’ Anti-mondo secondo una formula sconosciuta

E’ così difficile far conoscere la Kabbalah alle masse e spiegarla all’ uomo, perché si tratta di una realtà che egli non percepisce, e per di più all’ opposto da lui, un anti-mondo.

E non si tratta semplicemente di una realtà all’ opposto, dove il “più” si può cambiare con il “meno”; non ci è assolutamente comprensibile questa “antitesi”, questa formula che non esiste nel nostro mondo. E’ naturale che per questo motivo siano in pochi ad occuparsene.

Anche se un gran numero di persone è dell’ opinione che si tratti di qualcosa di molto elevato, di buono e giusto, pur tuttavia non sono capaci di afferrarla.

E perciò vediamo l’ umanità sprofondare sempre più nell’ inganno e tranquillizzarsi con dei surrogati che sostituiscono la verità: teologia, mistica, ogni sorta di correnti “new-age”.

Qui non c’ è altro da fare, solamente aspettare che l’ umanità maturi. Più ci saranno uomini di scienza che si daranno da fare pretendendo veramente di scoprire lo spirito, tanto prima l’ uomo incomincerà a scoprire dov’ è il bene e dov’ è il male.

E’ una legge conosciuta, che più famoso diventa un uomo, tanto prima si scoprirà quanto in realtà valga. Se un medico fa di tutto per autoreclamizzarsi, tutti andranno da lui a farsi curare. Ma se lui non è un buon medico, di fronte ad una tale quantità di pazienti diventerà tutto chiaro, e tutti lo lasceranno.

E’ possibile che prima qualche malato si recasse da lui, ma dopo tutta questa pubblicità non verrà più nessuno. Ossia, va a finire che la pubblicità contribuisce alla scoperta della verità.

Per questo motivo i kabbalisti non si mettono contro alcun uomo di scienza, basta che tutti rimangano al loro posto. Tutti loro infatti si trovano in balìa di desideri andati a male.

Fino a quando la gente trova in queste varie metodiche qualcosa che le aggrada, non c’ è niente da fare. Che l’ uomo faccia da sé chiarezza dentro il proprio egoismo, e allora arriverà alla verità.

Una gran quantità di ostacoli e tanti falsi maestri si trovano lungo il nostro cammino. Ma essi sono come dei filtri che ci aiutano, appunto filtrando il nostro ego. E quando l’ uomo infine è passato attraverso tutti questi filtri, e la smette di credere nelle varie correnti (“nei vari dei”), nelle proprie forze e in tutti i possibili immaginabili feticci (filo rosso, una pietra, varie benedizioni, ecc.), capirà che nessuno lo può aiutare, fuorché la luce superiore, e allora arriverà a lei.

(Da una lezione del 16.12.2010 sull’articolo “La serva che ha ereditato dalla padrona”)
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