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Preparare il suolo per il lavoro di Davide

Domanda: Come si può esprimere nel lavoro di gruppo la storia di Davide e Bat-Sheva?

Risposta: É una domanda corretta. Noi non lavoriamo esclusivamente nel desiderio individuale di una persona, ma nel desiderio che si trova tra di noi. Questo è precisamente quello che è stato rotto, ed è questo quello che deve essere corretto.

Nel desiderio generale di correzione ogni persona è presente con il proprio egoismo, che non viene considerato per niente. Dentro di me ci sono desideri dei livelli animato, vegetativo e livelli inanimato, che non sono soggetti a correzione direttamente. Saranno corretti nel grado in cui io lavoro nel livello umano.

Quello che deve essere corretto sono i rapporti tra di noi, i fili di collegamento tra di noi. Questo desiderio generale è il male in relazione a te – l’ intenzione con lo scopo di dare.

Lascia tutte le altre cose e lavora sull’ essere umano in te – Adamo, quello che deve essere similare (Dommeh) al Creatore. Tutti gli altri desideri lo seguiranno automaticamente.

È per questo che tutto il lavoro viene fatto nel gruppo, Malchut, Bat Sheva, è il Kli comune rotto per il quale dobbiamo trovare correzione, unità. La Luce Superiore di discernimento AB-SAG viene e prende una parte di Luce da noi. È cosi che Uriah muore, la Luce Yod-Hey. Solamente rimane Vav-Hey con la quale possiamo lavorare.

Allora Davide prende una parte di Zeir Anpin, che è intesa per correggere Malchut, e inizia a lavorare. Essendo uno schermo (Masach) con l’ intenzione “con lo scopo di dare”, lui corregge Bat Sheva e raggiunge il giusto Zivug, unità con lei, in modo di poter dare piacere al Creatore.

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I Kabbalisti sulla Kabbalah “Oggi”, Parte 8

Cari amici, per favore, fate le vostre domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Un’ opportunità per la redenzione

Se le nazioni accettano il metodo della Kabbalah (la correzione del loro egoismo), allora (come risultato della correzione) il Tempio (il desiderio generale corretto che è diventato simile al Creatore) può essere costruito e l’ antica gloria (la somiglianza con il Creatore e riempito dalla Sua Luce) restaurata. Senza dubbio, questo prova alle nazioni la giustizia di Israele (il gruppo che si è fatto carico di dare un esempio a tutte le nazioni) che ritorna alla sua terra, anche agli arabi. Tuttavia, un ritorno secolare come quello di oggi, non impressiona le nazioni e dobbiamo temere che vendano l’ indipendenza di Israele per le loro necessità (quello che inevitabilmente succederà a meno che non proviamo che tutto il mondo ha bisogno di noi).

Baal HaSulam, La Soluzione.

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Che cosa mi ispira?

Devo sempre cercare il mezzo più comodo che mi aiuti a sentirsi ispirato il più velocemente possibile per l’importanza dell’ obiettivo. Questo mi permetterà di aspirare al “luogo” o alla “goccia di unità”, dove infine spero di rivelare il Creatore. A questo proposito, tutto dipende dal mio stato attuale. Vari Reshimot stanno costantemente emergendo in me. Come regola, comincio a costruire un’ intenzione nell’ inconscio, un vago stato “a secco”, senza una goccia di sentimento e ragione.

Quindi, devo svegliare questo “stupore”, tanto da bruciarmi con un forte desiderio se in questo momento non rivelo in me ciò che il libro kabbalistico mi sta raccontando, cioè che “la morte è meglio” di questa vita senza la connessione superiore.

Dobbiamo cercare e utilizzare tutto ciò che può emozionarci e toccarci. A volte il gruppo aiuta, ricordandomi l’ unità, la garanzia mutua, e la responsabilità. A volte siamo ispirati al pensiero del Creatore come un meraviglioso obiettivo molto elevato. A volte mi sento eccitato per l’ azione stessa e l’ opera di unificazione con gli amici, nonostante i disturbi.

È necessaria la ricerca dei mezzi che mi facciano avere una inestricabile domanda spirituale durante la lettura dei testi kabbalistici nella lezione.

L’ approccio a questi testi deve essere equilibrato. In linea di principio ho ragione di lamentarmi. Da un lato, se io non capisco niente, allora io non ho niente a cui riallacciarmi. Dall’ altro lato, quando inizio a prestare attenzione al contenuto, ho nutrito la mente e perso l’ intenzione.

Ecco perché Baal HaSulam scrive quanto segue nella “Lettera 17”: “E ‘meglio per voi mantenere l’ obiettivo e aspirare alle indicazioni del Padrone. Dopo tutto, uno che non conosce le vie del paese che lo ospita e le direttive del Padrone, il significato dei segreti della Torah, come potrà servirlo? Questa è la garanzia più sicura della linea mediana al di fuori delle tre. “

Noi desidereremo capire quello che dobbiamo fare, chiedendo: “Dacci la mente, dacci la forza, dirigici, spiegaci, dimostraci attraverso l’ esempio in che modo dovremmo agire correttamente.” Potete richiedere tutto questo al Creatore come un bambino che chiede ad un adulto. Allo scopo del bambino solo il desiderio è necessario, mentre agli adulti gli fornisce tutto il necessario. Raccolgo questo desiderio dal gruppo, dai miei amici. Qui sta la mia libera scelta.

Dall’ Alto ho ricevuto tutto quello di cui ho bisogno sul sentiero spirituale, a parte la domanda, che devo sviluppare per conto mio. E’ verrà solo quando mi sentirò ispirato dall’ ambiente e dalla grandezza dell’ obiettivo. Poi l’ ispirazione esploderà dal cuore e io aspirerò alle indicazioni del Padrone con tutte le mie forze al fine di imparare a servirlo.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah 13/12/10 , Lo Zohar)

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