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Lezione introduttiva: “Perché il Creatore è nascosto” – 14.12.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “Perché il Creatore è nascosto”
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Non aver paura di essere girato alla rovescia

Domanda: Perché c’ è una così grande differenza tra gli oggetti spirituali, nei quali l’ inferiore è sempre molto peggiore del superiore?

Risposta: il Partzuf inferiore non solo è più piccolo del superiore, è assolutamente peggiore in tutto ed opposto ad esso perché nella scala spirituale, tutti i gradi sono opposti tra di loro.

Il grado superiore non è solo un po’ più intelligente, più conoscitore e percettore. È la stessa cosa delle quattro fasi della Luce Diretta. La prima fase (Bechina Alef) è totalmente opposta alla seconda (Bechina Bet), tanto in relazione ai desideri (Kelim, vasi), quanto in relazione alle Luci. Allo stesso modo, la terza fase (Bechina Ghimel) è opposta a Bechina Bet. Nessun grado successivo differisce un poco dal precedente, sono sempre completamente contrari.

Noi non sentiamo questo nel nostro mondo fisico. Il nostro desiderio egoista, semplicemente continua a crescere, diventando sempre più intelligente, qui tutto è chiaro per noi. Tuttavia, nella spiritualità, il grado superiore è così opposto al precedente, che sono incapaci di capirsi. Si riferisce anche ai gradi adiacenti, per non menzionare quelli che sono separati da un intervallo.

Pertanto, quando leggiamo un testo scritto da un kabbalista, possiamo solo chiedere la nostra correzione, elevare il Man (Mayin Nukvin, acque femminili). La mia spiegazione è anche diretta unicamente a centrarsi in essa.

Tutte le cose immaginarie che stiamo studiando ci aiuteranno solo nella formazione di una preghiera al Creatore. Questo perché l’ ascesa da un grado all’ altro, può essere fatta a condizione che la Luce Superiore ci giri “alla rovescia” o “dal basso verso l’ alto”, facendo ogni volta una rivoluzione completa.

È così che avviene l’ ascesa nei gradi spirituali, come un embrione che si gira quando è sul punto di nascere. In questa maniera lui è pronto ad uscire; e mentre sta nascendo (uscendo), si gira di nuovo ed esiste ora nel grado successivo. Comunque, copre la breccia tra i gradi, girandosi al contrario.

È impossibile ricevere il grado successivo senza essersi liberato completamente dal precedente. “Alla rovescia” significa vuotarsi di tutta la Luce di Nefesh, poiché sono opposti l’ uno all’ altro.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 2 Dicembre 2010, Talmud Eser Sefirot)

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I Kabbalisti sulla Kabbalah “Oggi”, Parte 4

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La prova del fatto che la nostra generazione ha raggiunto i giorni del Messia

RaShBI e la sua generazione, cioè, gli autori dello Zohar, ai quali furono concessi tutti i 125 gradi in pienezza, a prescindere dal fatto che fu prima dei giorni del Messia. Tanto su di lui quanto sui suoi discepoli fu detto: “È preferibile un saggio ad un profeta”. Pertanto, spesso troviamo nello Zohar, che non ci sarà una generazione come quella del RaShBI fino alla generazione del Re Messia. Pertanto, fece una gran composizione che impressionò fortemente tutto il mondo, posto che i segreti della Torà che sono in essa, occupano il livello di tutti i 125 gradi.

Pertanto dissero nello Zohar che questo libro non si rivelerà se non negli ultimi giorni; cioè nei giorni del Messia. Poiché ci dissero che se i gradi dei lettori non sono del tipo di realizzazione di quello dei compositori, non capiranno i loro segreti, a causa del fatto che non c’ è realizzazione comune tra di loro. E in vista del fatto che i gradi degli autori dello Zohar sono in tutta l’elevatezza dei 125 gradi, è impossibile raggiungerli prima dei giorni del Messia. Troveremo che nelle generazioni anteriori ai giorni del Messia, non c’è realizzazione comune con gli autori dello Zohar. Pertanto, non si è potuto rivelare lo Zohar nelle generazioni anteriori alla generazione del Messia.

-Baal HaSulam, Articolo per la conclusione dello Zohar
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Una mela nel giardino del Creatore

L’ uomo si sviluppa come una mela che matura in un albero finché raggiunge il livello finale, quello desiderato. L’ uomo attraversa senz’ altro degli stati veramente opposti nel suo percorso. Si sente come una mela dura, aspra e immatura. Può comunque seguire il percorso della Luce invece del percorso delle sofferenze e sentire che si avvicina costantemente al bene?

Quando si segue il percorso della sofferenza, il nostro desiderio di ricevere riceve costantemente mentre cresce senza ottenere appagamento. Tuttavia, quando seguiamo il percorso della Luce, ci fa attraversare gli stessi stati in maniera consapevole, ed invece di vivere nei nostri desideri, viviamo in intenzioni, che ci permettono di rivelare il mondo opposto, il mondo della dazione.

In esso, io ricevo piacere nel donare al Creatore. Il Kli (vaso) egoista è il desiderio, ed il Kli altruista è la Luce Riflessa, l’ intenzione di dazione, Ohr Hochmà (Luce della Saggezza).

Io non accelero solamente il mio sviluppo con l’ aiuto della Luce, ma inoltre sento questo percorso come un piacere perché mi sto dirigendo verso un traguardo desiderato. Sono d’accordo con il Suo piano, ed ogni momento mi porta più vicino a questo.

Tuttavia, più mi avvicino al traguardo e più sento di essere opposto a questo. Questo succede perché costantemente incrementiamo la nostra sensitività verso le differenze tra di noi ed il Creatore, com’ è scritto: “Il Creatore è critico con i giusti per la larghezza di un capello”.

Nel primo livello io sento che la nostra differenza non è cosi grande: Buon affare, io ricevo e Lui dona. Dopo, dal primo livello io passo al secondo, ed anche se io divento più simile a Lui, proprio per questo, io sento che la differenza tra di noi non è più meno 10, ma meno 100, io sono salito, (in altre parole io ho acquisito una correzione), ed ha operato come una lente d’ ingrandimento dove io posso vedere le mie imperfezioni 100 volte più grandi di prima.

Anche se io sono un gradino più vicino al Creatore, sono diventato 100 volte più sensitivo. Prima la distanza di una misura di corda non mi disturbava, mentre adesso sono disturbato da un piccolo capello.

L’ unico elemento che può essere cambiato nei quattro fattori di sviluppo (le fondamenta, i mezzi di sviluppo delle fondamenta, l’ ambiente ed i mezzi di sviluppo dell’ ambiente) che influenzano una mela in crescita oppure un uomo, il suo gene spirituale, è l’ influenza dell’ ambiente. Questo è cosi perché unicamente l’ ambiente determina se la mela ha buone condizioni di crescita: sole a sufficienza e umidità.

La stessa cosa riguarda l’ anima. Quando abbiamo buone condizioni di crescita, non abbiamo bisogno di guerre e sofferenze. Se noi vogliamo far crescere la nostra mela (anima), ha bisogno di essere bilanciata con l’ ambiente.

Per poter fare questo, è necessario stabilire un collegamento con questo ambiente ed ottenere la Forza Superiore attraverso questo, raggiungere il Creatore che diventa questo ambiente, lo corregge in modo che io, l’ ambiente ed il Creatore ci possiamo unire in un insieme.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.12.2010

Il Libro dello Zohar: Introduzione “Le Lettere di Rabbi Amnon Saba”, Punto 27, Lez. 3
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 3, Lezione 11
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 79, Lez. 38
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Baal HaSulam, Art. “Una serva che è l’erede della sua padrona”, Lezione 6
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Come diventare sicuro e libero

Domanda: Da quando ho incominciato ad occuparmi di Kabbalah, mi sento così piccolo, proprio come un minuscolo embrione, e mi sento sempre meno sicuro.

Da dove mi viene improvvisamente la vera certezza in questa unica forza che controlla tutta la creazione, mi crea tanti problemi e nella quale trovo il mio unico sostegno?

Risposta: Di solito è la religione che da all’ uomo la sicurezza, quando crede in un Creatore che è buono e si occupa di lui, sul quale è possibile fare affidamento. Questa sensazione è molto diffusa e profondamente radicata nell’ uomo e lo sostiene, e perciò i Kabbalisti non prendono posizione contro le religioni.

Arriva però il tempo quando nell’ uomo si risveglia un nuovo desiderio, ed egli non riesce più a tranquillizzarsi con la precedente fede cieca. Egli cresce e si sviluppa allontanandosi da lei; non gli sono più sufficienti le azioni tradizionali. Egli vuole conoscere il Creatore!

Idealmente noi dovremmo sollevarci dalla religione (dat) alla conoscenza (daat) e, come detto, conoscere il Creatore”. Ma in pratica ciò non succede.

Praticamente questo può avvenire solamente tramite un legame con un gruppo di kabbalisti.

Non c’è altro mezzo. Il gruppo dovrà rappresentare per te il luogo dove potrai raggiungere il Creatore, la facoltà del dare, della dazione.

La sensazione d’ insicurezza nasce solo dalla mancanza di questa facoltà. Non appena sarai in grado di dare, ti sentirai completamente sicuro di te e sarai anche libero da te stesso. Dare è Binà.

Allora potrai vivere senza alcun timore, preoccupandoti di una sola cosa: quand’ è che con le mie azioni sarò in grado di emulare le azioni dei “Padri” ? Quando sarò in grado di dare al Creatore? Ossia salire oltre Binà?
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(Dalla lezione sull’ articolo “La serva che ha ereditato dalla padrona” del 13.12.2010)

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