La piramide del mondo

I desideri di tutte le anime formano una comune struttura, ma non omogenea, e divisa su molti livelli, in ogni possibile forma: secondo le Sefirot: 3 linee e 12 parzufim.

Tutti i desideri raggiungono alla fine la somiglianza con il Creatore, ma ognuno in conformità colla sua fonte, ossia “Aviut“, la grandezza del desiderio.

Tuttavia la grandezza del desiderio si valuta non per la quantità ma per la qualità. Come nei quattro stadi della luce diretta, lo stadio che segue non si distingue per essere 10 volte più grande, ma perché uno desidera ricevere, l’ altro desidera dare, il terzo ricevere per dare, il quarto desidera ricevere per sè, e poi correggersi.

Ossia il grado del desiderio, il suo “aviut“, si valuta non per la quantità del desiderio, ma per la sua capacità di sentire e capire, compresa la sua posizione rispetto alla luce. Più il desiderio si sente opposto alla luce, più è grande il suo aviut. Questa valutazione è puramente qualitativa.

Più grande è la differenza che il desiderio sente colla luce, più presto si risveglia per eliminarla. Esso non è in grado di sopportare questo divario.

Perciò il gradino della riparazione corrisponde a quello della corruzione, il sentimento della propria separazione dalla luce, la “rozzezza” (aviut) del desiderio. Più pesante è il distacco, più grande è il sentimento del legame con l’ alto. Com’ è detto: “Colui che è il compagno più grande, possiede il più grande egoismo”.

Durante il processo di correzione attraversiamo diversi stadi, e una parte di loro dipende dall’aviut del desiderio ed un’ altra parte no. Si sviluppano a volte le une, a volte le altre , come un embrione al quale, a tempi alterni, si sviluppano il cervello, le estremità, gli organi interni.

Tutta la creazione si sviluppa come un enorme embrione, poi c’è lo svezzamento ed infine la maturità. E anche gli uomini nella creazione si sviluppano seguendo le stesse tappe.

Stando al desiderio che noi abbiamo oggigiorno, tutte le anime si suddividono in: Israele (Iashar-el “direttamente al Creatore”), quelle nelle quali si è risvegliato il desiderio (reshimo, il gene dell’ informazione) della riparazione, e “i popoli del mondo”, quelli nei quali questo reshimo non si è ancora risvegliato.

Va da sè che ciò avverrà anche in loro, ma per ora non c’è. Questa divisione è relativa e può cambiare in ogni momento.

La parte interna è la più importante e Israele, ossia quelle anime che si sono già risvegliate per la correzione, si chiama parte interna del mondo, infatti tramite loro la luce si riversa in tutti gli altri desideri.

Secondo la legge della corrispondenza inversa della luce e del desiderio, la luce entra nel sistema tramite i desideri più delicati, G”E superiore. E in seguito da esso si estende verso il basso, e da lì ancora più in basso, fino a riempire poco alla volta tutti i desideri secondo i vari livelli: “ibur – ienika – mokin” (embrione – alimentazione – maturità).
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(Dalla lezione sull’articolo “La serva che ha ereditato dalla padrona”. 12.12.2010)

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