Domande post-congresso dal Blog, Parte 2

Domanda: Nel recente Congresso, c’è stata una forte presenza della parte del Kli femminile. Hanno fatto numerose domande, e quello che ho udito e sentito da loro era che la metà maschile non esercitava uno sforzo sufficiente, e le donne desiderano ricevere anche loro la Luce che riforma.

Sto parlando di tutte le donne: quelle che sono sposate i cui mariti studiano la Kabbalah, quelle che non sono ancora sposate, o quelle i cui mariti non studiano la Kabbalah. E’ vero, la Luce proviene dal Creatore, non dal maschio o dalla femmina. E non importa se sei maschio o femmina, ma solo la realizzazione.

Non sarà che molte donne (e uomini, in quanto ognuno ha una parte femminile che è la sola con cui si possa lavorare) la utilizzano come guida per l’ azione? Essa potrebbe dividerci, non è così? Perché allora abbiamo bisogno di essere sposati, uomini e donne? Oppure le tue risposte sono solo per le donne i cui mariti non studiano ancora la Kabbalah?

Risposta: Una persona che si sposa non ricevere la Luce da sua moglie, ma il fine è di porsi in un ambiente il più vantaggioso per il progresso spirituale. Questo è ciò che consigliano i kabbalisti, e un uomo che ignora questo si priva della possibilità di avanzamento. Egli pensa di poter giustificare o smentire, con la logica, ciò che un livello spirituale superiore gli sta dicendo.

Una raccomandazione dei Kabbalisti è la “Segula“, una pozione magica che deve essere presa. Gli uomini sono obbligati a sposarsi, le donne no. E il lavoro spirituale rimane il lavoro spirituale per entrambi. C’ è un Kli mondiale, con le sue parti maschili e femminili, ciascuna delle quali deve lavorare per il bene della nostra unificazione e l’aspirazione al Creatore.
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