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“Lodando il miracolo” di Hanukkah

Ho sempre una sorta di atteggiamento nei confronti di ciò che sta accadendo a me, al mio ambiente, ai miei cari e al mondo. Se aggiungo il Creatore a questo atteggiamento, allora approfondisco i discernimenti del perché sta accadendo, per che, chi trarrà beneficio, e così via.

Se faccio questo, sono incluso in un’intera guerra per ogni stato! Se discerno questi Stati “all’interno della conoscenza”, si tratta di un approccio “Greco”, significa secondo alla mia mente, sensazione, comprensione e tutti i miei concetti. In alternativa, posso avanzare da “fede sopra la ragione” e cercare la forza della dazione, desideroso di vedere tutto da questo punto di vista. In questo caso non voglio ricevere la conoscenza e la comprensione nei desideri che risvegliano in me, ma voglio venire fuori da me stesso, con l’aiuto di questi desideri. Voglio avanzare verso l’esterno, entrare altrove e ricevere tutte le conoscenze e l’adempimento di fede sopra la ragione, all’interno del Kelim di dazione.

L’adempimento che sono in grado di ricevere dentro di me è chiamato “questo mondo”. Quello che posso ricevere all’esterno, venendo fuori di me stesso verso l’esterno, viene chiamato il mondo superiore. Sto combattendo per questo approccio che desidero mantenere, e questo è chiamato la guerra dei Maccabei contro i greci. I greci sono solo un simbolo per tutto il pensiero razionale che esiste nel mondo, la mente umana, l’approccio scientifico. I Maccabei sono di sopra di questo perché essi personificano il lavoro dei preti (Kohanim) che appartengono solo alla dazione.

Una persona deve sempre condurre questa guerra fino a quando egli ascende sopra il campo di battaglia. In questa guerra hai “spie” che mandi al “mercato,” significa al luogo (desiderio) che è governato da più “autorità.” Tra i tuoi pensieri e desideri, alcuni sono ancora governati da “molti”, che talvolta si ritirano, in una direzione e talvolta un altra, tutto per motivi del loro egoismo. Questo continua fino a quando un solo potere è stabilito in tutti i vostri desideri! Quando lo fa, vuol dire lasciare il “mercato” e entrare nella vostra “casa”.

Il mercato diventa la casa e le “spie” la lasciano, come è scritto, “fino”all’ultimo piede lasciate il mercato. Tu rimani da solo con il creatore, insieme a lui, in aderenza, nel tuo desiderio o casa.

Nel mondo spirituale noi non ci spostiamo da un luogo a altro. Esiste un solo posto o desiderio. Tuttavia, potete modificarlo e costruirlo cambiando il vostro atteggiamento così questo cambia dall’essere un “mercato” ad una “casa” in cui accendi una candela “lodando il miracolo” (Persuma de Nisa).
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 1/12/10, Scritti di Rabash).

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I Kabbalisti sullo Studio della Kabbalah, Parte 9

Cari amici, per favore, fate le vostre domande sui passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Riguardo all’obbligo per ogni persona di studiare la Saggezza della Kabbalah (conosciuta dalle masse), non è altro che una preparazione per arrivare ad essere degno e meritevole di raggiungere la parte occulta. È la parte occulta che è la stessa pienezza (metodologia) e lo scopo per il quale l’uomo è stato creato.

La parte piena della Torà rivelata

Allora, chiaramente, se una parte della parte occulta sta mancando, anche quando uno può osservare la Torà ed osservare i comandamenti nella parte rivelata, dovrà ancora reincarnarsi in questo mondo e ricevere quello che deve ricevere, cioè la parte occulta, mediante 613 depositi. Solo in questo l’anima è completata, nella maniera in cui il Creatore lo ha prestabilito.

-Baal HaSulam, Introduzione al libro, Dalla bocca di un Saggio
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I mezzi inesauribili per il progresso

Più fortemente ci uniamo, più scintille della dazione possiamo includere nella qualità della ricezione. Essenzialmente, lavorando sull’unità, lavoriamo sulla combinazione di queste qualità.

Non siamo in grado di lavorare con il desiderio di piacere nella sua forma pura. Quando lo avviciniamo, vediamo che non è destinato a lavorare per la dazione per tutti. Quindi cosa possiamo fare con esso visto che ha un’opposta natura?

Scopriamo che non abbiamo la possibilità di ricevere per il bene della dazione, e questo significa che non possiamo dare alcun piacere al Donatore. C’è una barriera eretta tra il Creatore e la creazione, che blocca tutti gli sforzi della creazione per raggiungere la dazione reciproca.

La nostra unica strada da percorrere è di combinare le qualità. Come possiamo farlo? Dobbiamo elevare Malchut e inserirlo in qualità di Binà.

Il nostro lavoro si basa sullo stesso principio: una persona in relazione al gruppo è come Malchut in relazione a Binà. Diventando parte del gruppo, uno annulla se stesso, uguale a come Malchut annulla se stesso prima di Binà.

Non importa che tipo di persone siano quelle che compongono il gruppo e se hanno già raggiunto la qualità spirituale o meno. Respingendo se stesso, una persona riceve la Luce Superiore attraverso di loro. Lui non lo riceve dalle proprie qualità esterne, ma dalla sua essenza interiore, che è già corretta per ciò che la riguarda.

Così, il gruppo è un mezzo inesauribile, puro Binà. Con l’annullamento di me stesso, posso ricevere ogni cosa attraverso di esso. Se io sono piccolo, allora ho ricevuto una piccola influenza di Luce circostante dal gruppo. Se io sono grande, ho ricevuto un grande Luce dal gruppo, che mi corregge. Con il mio atteggiamento verso il gruppo determino ciò che il gruppo è per me.

Ciò non dipende dagli amici. Essi possono essere principianti assoluti che hanno appena incontrato la Kabbalah, senza ancora inchinarsi al loro desiderio spirituale, penetrando ed entrando in sintonia con il loro stato corretto, anche se non hanno cominciato a correggere se stessi.

Siamo già tutti nella correzione finale e quindi con il mio atteggiamento verso gli amici io posso risvegliare e far rivivere ognuna delle forme intermedie che ci dominano. Tutto dipende da me, non da loro. Io stesso determino il livello su cui si attiverà la struttura denominata “il gruppo”.

Poi l’amore per gli amici diventa amore per il Creatore. L’atteggiamento giusto per loro è l’atteggiamento giusto per Lui. Non posso avanzare oltre i miei amici e dare al Creatore qualcosa di più di quanto non dò a loro.

Il gruppo è il mezzo con il quale aiuti la “forma” di se stesso, nel dargli la forma di dazione. Con il convogliare i miei desideri verso il gruppo, è come se li modulassi e quindi mi rivolgo al Creatore nel modo giusto.

(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 1/12/2010, Lo Zohar)

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Come comprendere lo Zohar

Non importa ciò che stiamo leggendo, Il libro dello Zohar, il Talmud Babilonese o la Bibbia (Torah), tutti i testi “sacri” parlano del fatto che non sono in grado di percepire e capire. Non ho alcuna comprensione dei suoi più piccoli dettagli.

Come fa la mente a “capire”? Quando la mia mente possiede un esempio di cosa vedere, sentire o leggere, sono in grado di raccogliere e organizzare un’immagine all’interno di me stesso, che corrisponde a ciò che avviene fuori di me. Tuttavia, questo metodo non funziona quando studiamo la Kabbalah. Non ho alcun esempio corrispondente. Come, allora, posso mettere un’immagine insieme?

Si supponga che dico che ZA (Zeir Anpin) è “10” e Malchut “5”. Quanto più piccola è Malchut di ZA? 10 – 5 = 5. Eccellente! Ciò significa che si conosce. Ma che cos’è che capisco? Avete capito che cos’è ZA? No. Chi è Malchut? No. Che cos’è “5”, la differenza tra loro? Non sai cosa sia. Quindi, cos’è che sai davvero?

Tuttavia, noi studiamo queste definizioni poiché sono le radici superiori, e colpiscono i nostri punti nel cuore, espandendoli. È l’unica azione possibile nell’intera scienza della Kabbalah su di noi, che siamo situati al di sotto della barriera, dividendoci dal mondo superiore. Pertanto, come Baal HaSulam ci informa nell’  “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot,” articolo 155, i kabbalisti obbligano ogni persona a studiare la saggezza della Kabbalah, poiché questa azione richiama la luce che riforma e ci riporta al creatore.

L’intera Torah è stata scritta senza l’uso di virgole, punti e spazi tra le parole; dall’inizio alla fine, è una sequenza ininterrotta di lettere. Le lettere sono desideri, Kelim (vasi). Gli attributi di dazione e di ricezione, Hassadim e Hochma, che condividono una connessione speciale e costruiscono per noi la forma delle lettere.

Tuttavia, devo creare le stesse proprietà, Kelim, dentro di me dalla mia volontà di ricevere. Quando il mio desiderio è presente nelle proprietà Hassadim e Hochma, allora acquisirà le stesse forme delle lettere. Questi attributi vivranno in me come 22 gruppi di stampi spirituali. Sarò in grado di creare parole o azioni da loro. Dalle parole, costruirò frasi, programmi completi.

Devi pareggiare il tuo desiderio con questi simboli. I Kabbalisti hanno passato queste informazioni a noi sotto forma di simboli, in modo che si potrebbero fare le stesse forme dal vostro desiderio di ricevere come descritto nella Torah, iniziando con la prima lettera, puntata (la prima lettera della parola Beresheet, “in principio”) e l’ultima lettera della Torah, Lamed.

Prendete il vostro desiderio, utilizzandolo come pasta e scolpite queste forme in esso. Il risultato sarà un intero completamente corretto.
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