Segnali radio del Creatore

Domanda: Mi chiedono con frequenza cosa è la Kabbalah, ed io cerco di spiegare la sua essenza ed il suo scopo. In risposta, la gente riconosce e dice: “Si, anche io sento la stessa cosa. Si, capisco di cosa parli”. Allora, cosa è il punto nel cuore? In cosa si differenziano quelli che hanno il punto nel cuore dagli altri che stanno anche cercando qualcosa?

Rav: Il punto nel cuore è parte del Creatore. Si rivela in te ed allora ascolti un “segnale radio” che ti convoca ad esso. Noi riconosciamo il punto nel cuore quando questo conduce la persona alla Saggezza della Kabbalah, a questo luogo che è la rete dalla quale sono arrivati tutti i nostri punti.

La Kabbalah, non sono i libri in sé, ma una saggezza, un piano del sistema generale. I libri dei kabbalisti ti portano la forza da questo piano e per mezzo di questa forza, tu attivi il tuo primo impulso spirituale. Di fatto, non sei uscito del tutto da questo “sistema di protezione”. Sei stato sempre in esso, connesso agli altri e questo vostro corpo generale e comune, ha vita. È Malchut di Ein Sof, che esiste in maniera reale, ma non senti di appartenervi. Invece della sua finestra principale, ti senti in una “finestra” piccola completamente diversa. Sei nello stesso posto, ma occupi un altro mondo, sprovvisto di ogni contatto mutuo integrale.

Esistono due “finestre”: una naturale, o più precisamente, reale, profonda; un’altra virtuale. Adesso, il nostro mondo fittizio occupa tutto lo schermo, ed insieme ad esso, esiste anche uno schermo interiore, in esso, tutti siamo nello stato di Ein Sof (Infinito) e su questo schermo parlano i kabbalisti. Io desidero arrivare ad esso per mezzo del mio punto nel cuore, voglio passare dallo schermo virtuale a quello reale, al luogo nel quale sono connesso a tutti; e se davvero il mio punto nel cuore si è risvegliato, io mi trovo in un gruppo. Apro i libri che mi parlano di questo schermo interiore e li leggo, attraggo da lì la Luce che comincia a potenziarmi; ma se la persona non ha nessun interesse nei libri di Kabbalah, nell’unione del gruppo, se non sente questa necessità interiore, allora non ha il punto nel cuore. Immagina ogni genere di cose che non sono chiare e cerca più spiritualità in India, nelle religioni e nelle credenze, nelle meditazioni, nella New Age, ecc …

A differenza di questa persona, una che ha il punto nel cuore non può più sviarsi dal cammino. Si, può prendersi del tempo per ogni sorta di problemi, ma cambiare il suo punto nel cuore per qualche altra cosa, mai!
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(Dalla lezione quotidiana sull’articolo, L’essenza della religione ed il suo scopo, di Baal HaSulam, del 22 Novembre 2010)

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