Pubblicato nella '' Categoria

Cos’è la Luce?

Domanda: Cos’è esattamente la Luce di cui parlano i Kabbalisti?

Risposta: Esiste una forza speciale nella nostra realtà chiamata “Luce”. Questa forza è nascosta, per cui non la puoi sentire. Comunque, se tu studi la saggezza della Kabbalah, tu sarai capace di risvegliare questa Luce, ed essa inizierà ad agire in te.

Cosa significa “studiare la saggezza della Kabbalah”? Ci sono delle persone che hanno già raggiunto il Creatore, equivalenza di proprietà con Lui, e descritto diversi stati di esistenza, che loro hanno scoperto nella relazione con la Forza Superiore del Mondo Superiore.

Ovviamente, mentre si leggono i loro libri tu sei incapace di capire quello che è scritto li perché tu non sei nello stesso mondo e non sai niente su di esso. Tu senti solamente quello che ti puoi immaginare nel tuo mondo anche se il testo parla del mondo spirituale che è totalmente diverso da questo mondo.

Se, mentre leggi dei testi Kabbalsitici, tu desideri essere nel Mondo Superiore con tutto quello che hai in te, allora attraverso la tua aspirazione tu evochi una forza speciale dal Mondo Superiore. Questa forza è considerata “la Luce”.

Tu la puoi risvegliare perché hai una scintilla del Mondo Superiore, che ti è stata impiantata al momento della tua nascita. Allora la Luce che viene dal Mondo Superiore splende su di te.

Perciò, se tu desideri risvegliare questa Luce e far si che agisca su di te, allora leggi testi Kabbalistici e concentrati su questo. Non hai bisogno di altro. Non hai bisogno di capire quello che c’è scritto nel libro, avere una mente brillante o essere particolarmente fortunato. Devi essere soltanto una persona comune con il desiderio del mondo che i Kabbalisti ti descrivono per lavorare costantemente sulla tua scintilla. Allora, la scintilla crescerà gradualmente finché inizierai a sentire quello di cui parlano.

Quello è esattamente quello di cui abbiamo bisogno mentre leggiamo Il Libro dello Zohar. Ma la forza di questa Luce viene solamente a una persona se questa lotta per essere nel Mondo Superiore, cioè, aspira ad essere in dazione.

Ma come faccio a sapere quello che significa essere in dazione? I Kabbalisti dicono: se leggi Il Libro dello Zohar in un gruppo e visualizzi di essere collegato agli altri come un organismo, senza alcuna differenza con te, e se tu possiedi un desiderio, una intenzione, un’aspirazione verso la Luce che t’illumina, allora questa forza singolare, non divisa, agirà sul vostro desiderio unificato, e tu difatti rivelerai questa Forza Superiore che sta lavorando su di te e facendoti progredire. Questo è quello che viene considerato la rivelazione del Creatore agli esseri creati.

Perciò, noi stiamo leggendo il Libro dello Zohar nel gruppo, con l’intenzione di unirci nei nostri desideri di rivelare l Luce in modo che essa agisca su di noi, ci corregga, e si manifesti su di noi.
[26089]

Materiale correlato:

Laitman blog: Come catturare la luce della correzione
Laitman blog: Che la luce continui il suo corso

Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.11.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 144, Lez. 12
Video / Audio

Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 58, Lez. 27
Video / Audio

Rav Yehuda Ashlag: Art. “Corpo e Anima”, Lez. 5
Video /Audio

Tutto il nostro lavoro consiste nell’ imparare ad amare

La scienza che ci conduce al raggiungimento della felicità, della pienezza, della buona vita, eterna, completa, che non ci lasci il minimo ricordo di una qualche perdita o manchevolezza, si chiama: “Scienza della Kabbalah“.

Questa è la scienza di come procurarsi una buona vita, di come collegarsi col bene. Questo è in fin dei conti il nostro desiderio, questa è la nostra vera natura.

E non bisogna nascondercelo, mascherandoci ed imbrogliandoci, ma al contrario, rendendo palese ciò che val la pena di desiderare e contemporaneamente rendendoci conto chiaramente in cosa consiste il il più grande desiderio e quale felicità ci verrà data, una volta esaudito.

Questo è il motivo per cui ci è stata rivelata tutta la scienza della Kabbalah, per indirizzarci verso la buona direzione, verso il giusto desiderio, e svilupparlo il più possibile.

Tuttavia, per poter percepire il “Creatore“, e sperimentare questa grande felicità, dobbiamo sapere che ciò sarà possibile solamente a condizione di riuscire a renderci simili a Lui.

Ricevere la felicità da Lui significa capirLo, sentirLo. Ciò significa anche divenire tali, quali Lui: dare, donare. Ma prima di tutto devo capire cosa significhi questo, e allora riceverò da Lui la felicità. Ed ecco che, nella misura in cui mi conformo a Lui e divento come Lui, incomincio a sentirLo e a godere di Lui.

Per questo motivo tutto il nostro lavoro consiste nel diventare simili a Lui. E più sono simile a Lui e più vicino a Lui, più comprendo e sento.

Ma come ottenere tutto questo?

In ciò consiste tutta la scienza.

Non appena impariamo ad amare l’essenza del dare e dell’amare, immediatamente incominciamo a comprendere e sentire il Creatore ed a compiacerci in Lui.
[27829]

Il Libro dello Zohar – 28.11.2010

Il Libro dello Zohar , Lezione in Italiano, Parte 7
Video

Global Yeshivat Haverim – 28.11.2010

Global Yeshivat Haverim
Video / Audio

Unity Day Mondiale – 28.11.2010

Unity Day Mondiale, Preparazione alla lezione
Video /Audio

Unity Day Mondiale, Conferenza sul tema: “Noi siamo il Gruppo Mondiale Unito”
Video / Audio

Manuale: Come riportare la gioia

Domanda: La Spiritualità richiede completezza e gioia, ma nel gruppo a volte, lo riteniamo, come allegria. Come ci si accede?

Risposta: Ci si abbassa al gruppo dopo la propria banalità, la “vita” civile. Ecco, vorresti provare piacere nel cibo, nel sesso, nella famiglia, nella ricchezza, nel rispetto, nel potere e nella conoscenza. Qui, tuttavia, ci si pone un obiettivo che non si ottiene e la gente non ha scelta.

Nel mondo esterno, bisogna decidere individualmente con chi lavorare e trascorrere il tempo libero, ma qui si vedono i volti degli amici. Guarda, vorresti invitarli nel tuo ambiente? Non hai scelta. Inoltre, non vi è alcun beneficio. Non potete trovare un motivo, né luogo, né il modo di sentire la gioia che hai utilizzato dentro l’esperienza nel mondo esterno.

Ora, è necessario sostituire tutte le vostre idee. Per cosa sono qui? Perché ho bisogno di tutte queste persone? Come faccio a trovare compimento? Qual è l’obiettivo? Quanto è importante? Dopo aver raccolto e fissato queste domande e le risposte correttamente, è necessario semplicemente esplodere dalla gioia, e salire al settimo cielo perché siete così felici.

Dopo tutto, siete solo nel posto giusto, in compagnia delle persone giuste che anelano allo stesso esaltante obiettivo, che non può essere raggiunto da soli. Guarda, sono venuti tutti insieme per te. Essi esistono solo per te nel raggiungimento della perfezione.

Poi, guardando gli amici, si inizia ad amarli. Diventano importanti, vicino, a te cari, e l’obiettivo non è più cos’ lontano. Se siamo tutti uniti, noi lo troveremo tra di noi. Non è in qualche galassia lontana, ma proprio qui dietro le partizioni che ci separano, che ci devono schiacciare.

L’obiettivo è quello di rivelare la Luce in noi, ma non può affluire fino a quando non vi sarà una smagliatura nella rete. A causa dei fili strappati, la corrente spirituale non passa per nessuno di noi. Così, lascia che splenda; chiudi il circuito. Tutto è pronto per noi, e, se vedi gli eventi correttamente, li riempirai sicuramente di gioia.
[26037]

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 5/11/10, Rabash “Riguardo alla Shechina”).

Materiale correlato:

Laitman blog: Come possiamo diventare felici?
Laitman blog: La vera sorgente di felicità

Lezione per ragazzi – 28.11.2010

Lezione per ragazzi
Video / Audio

I Kabbalisti sullo Studio della Kabbalah, Parte 3

Cari amici, per favore, fate le vostre domande su questi passaggi degli scritti dei grandi kabalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Rispetto all’obbligo per ogni persona di studiare la Saggezza della Kabbalah

È risaputo, dalla bocca degli autori e dai libri, che lo studio della Saggezza della Kabbalah è assolutamente obbligatorio per ogni persona di Israele. E se una persona ha studiato tutta la Torà e conosce la Mishnà e la Guemarà a memoria, e se anche è colmata di virtù e di buone opere più dei suoi contemporanei, ma non ha appreso la Saggezza della Kabbalah, è obbligata a reincarnarsi ed a venire nuovamente in questo mondo, per studiare i segreti della Torà e la saggezza della verità. Questo è stato pubblicato in diversi punti e negli scritti dei nostri saggi.

-Baal HaSulam, Introduzione al Libro, Dalla bocca del saggio

155) Di conseguenza dobbiamo chiedere: perché allora i kabbalisti obbligano ogni persona a studiare la Saggezza della Kabbalah? Di fatto, c’è qualcosa di grande in questo, degno di essere pubblicato: c’è un rimedio meraviglioso ed inestimabile per coloro che si impegnano nella Saggezza della Kabbalah. E anche se non capiscono quello che studiano, attraverso l’impazienza ed il grande desiderio di capire ciò che stanno studiando, risvegliano su di loro le Luci che circondano le loro anime.

Ciò significa che ad ogni persona di Israele è garantito di ottenere, alla fine, tutti i meravigliosi risultati che il Creatore ha calcolato nel Pensiero della Creazione per dilettare ogni creatura.

-Baal HaSulam, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Articolo 155
[24174]

Materiale correlato:

Laitman blog: La legge delle Radici e dei Rami – La legge più importante nella Kabbalah
Laitman blog: La Telenovela chiamata “La Mia Vita”

“I maschi sono di marte e le donne sono di venere”

Domanda: Le differenze tra maschi e femmine sono cosi enormi che sono totalmente incapaci di comprendersi?

Risposta: Io non credo che esista un’altra scienza oltre la Kabbalah che ci possa spiegare quanto ci differenziamo. In spiritualità la qualità di dazione è una forza maschile, mentre il potere di ricevere è una forza femminile. Tuttavia, in contrasto con il nostro mondo, ricevere in spiritualità è positivo e vitale.

Finché non raggiungiamo la fine della correzione, queste due parti della natura sono uguali ed assolutamente opposte una dall’altra in ogni dettaglio e qualità. Perfino nel livello della correzione finale la natura rimane intatta e le due parti rimangono opposte una con l’altra.

Tuttavia, con la correzione portata avanti da ognuna delle due parti (maschile e femminile), queste vengono ad avvicinarsi cosi tanto che diventano come un insieme. Questo non significa che le differenze tra di esse scompaiono, le differenze basiche rimangono e la divisione creata all’inizio della creazione non “svanisce” completamente. Ma il processo di correzione gli porta all’uguaglianza, unità e perfino all’adesione.

Con l’aiuto del metodo chiamato “la saggezza della Kabbalah” sia la parte maschile che quella femminile migliorano, e siamo capaci di istaurare nuovi tipi di relazioni familiari, condurre le nostre vite in modo più corretto, senza menzionare l’ultima ricompensa che noi percepiamo nella rivelazione del Creatore tra di noi.
[24393]

Materiale correlato:

Laitman blog: Kabbalah per Principianti, “Uomini e Donne” – 14.10.10
Laitman blog: Il Ruolo della Donna in Questo Mondo e Nel Mondo Spirituale