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Il Libro dello Zohar – 28.11.2010

Il Libro dello Zohar , Lezione in Italiano, Parte 7
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Global Yeshivat Haverim – 28.11.2010

Global Yeshivat Haverim
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Unity Day Mondiale – 28.11.2010

Unity Day Mondiale, Preparazione alla lezione
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Unity Day Mondiale, Conferenza sul tema: “Noi siamo il Gruppo Mondiale Unito”
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Manuale: Come riportare la gioia

Domanda: La Spiritualità richiede completezza e gioia, ma nel gruppo a volte, lo riteniamo, come allegria. Come ci si accede?

Risposta: Ci si abbassa al gruppo dopo la propria banalità, la “vita” civile. Ecco, vorresti provare piacere nel cibo, nel sesso, nella famiglia, nella ricchezza, nel rispetto, nel potere e nella conoscenza. Qui, tuttavia, ci si pone un obiettivo che non si ottiene e la gente non ha scelta.

Nel mondo esterno, bisogna decidere individualmente con chi lavorare e trascorrere il tempo libero, ma qui si vedono i volti degli amici. Guarda, vorresti invitarli nel tuo ambiente? Non hai scelta. Inoltre, non vi è alcun beneficio. Non potete trovare un motivo, né luogo, né il modo di sentire la gioia che hai utilizzato dentro l’esperienza nel mondo esterno.

Ora, è necessario sostituire tutte le vostre idee. Per cosa sono qui? Perché ho bisogno di tutte queste persone? Come faccio a trovare compimento? Qual è l’obiettivo? Quanto è importante? Dopo aver raccolto e fissato queste domande e le risposte correttamente, è necessario semplicemente esplodere dalla gioia, e salire al settimo cielo perché siete così felici.

Dopo tutto, siete solo nel posto giusto, in compagnia delle persone giuste che anelano allo stesso esaltante obiettivo, che non può essere raggiunto da soli. Guarda, sono venuti tutti insieme per te. Essi esistono solo per te nel raggiungimento della perfezione.

Poi, guardando gli amici, si inizia ad amarli. Diventano importanti, vicino, a te cari, e l’obiettivo non è più cos’ lontano. Se siamo tutti uniti, noi lo troveremo tra di noi. Non è in qualche galassia lontana, ma proprio qui dietro le partizioni che ci separano, che ci devono schiacciare.

L’obiettivo è quello di rivelare la Luce in noi, ma non può affluire fino a quando non vi sarà una smagliatura nella rete. A causa dei fili strappati, la corrente spirituale non passa per nessuno di noi. Così, lascia che splenda; chiudi il circuito. Tutto è pronto per noi, e, se vedi gli eventi correttamente, li riempirai sicuramente di gioia.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 5/11/10, Rabash “Riguardo alla Shechina”).

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Lezione per ragazzi – 28.11.2010

Lezione per ragazzi
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I Kabbalisti sullo Studio della Kabbalah, Parte 3

Cari amici, per favore, fate le vostre domande su questi passaggi degli scritti dei grandi kabalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Rispetto all’obbligo per ogni persona di studiare la Saggezza della Kabbalah

È risaputo, dalla bocca degli autori e dai libri, che lo studio della Saggezza della Kabbalah è assolutamente obbligatorio per ogni persona di Israele. E se una persona ha studiato tutta la Torà e conosce la Mishnà e la Guemarà a memoria, e se anche è colmata di virtù e di buone opere più dei suoi contemporanei, ma non ha appreso la Saggezza della Kabbalah, è obbligata a reincarnarsi ed a venire nuovamente in questo mondo, per studiare i segreti della Torà e la saggezza della verità. Questo è stato pubblicato in diversi punti e negli scritti dei nostri saggi.

-Baal HaSulam, Introduzione al Libro, Dalla bocca del saggio

155) Di conseguenza dobbiamo chiedere: perché allora i kabbalisti obbligano ogni persona a studiare la Saggezza della Kabbalah? Di fatto, c’è qualcosa di grande in questo, degno di essere pubblicato: c’è un rimedio meraviglioso ed inestimabile per coloro che si impegnano nella Saggezza della Kabbalah. E anche se non capiscono quello che studiano, attraverso l’impazienza ed il grande desiderio di capire ciò che stanno studiando, risvegliano su di loro le Luci che circondano le loro anime.

Ciò significa che ad ogni persona di Israele è garantito di ottenere, alla fine, tutti i meravigliosi risultati che il Creatore ha calcolato nel Pensiero della Creazione per dilettare ogni creatura.

-Baal HaSulam, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Articolo 155
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“I maschi sono di marte e le donne sono di venere”

Domanda: Le differenze tra maschi e femmine sono cosi enormi che sono totalmente incapaci di comprendersi?

Risposta: Io non credo che esista un’altra scienza oltre la Kabbalah che ci possa spiegare quanto ci differenziamo. In spiritualità la qualità di dazione è una forza maschile, mentre il potere di ricevere è una forza femminile. Tuttavia, in contrasto con il nostro mondo, ricevere in spiritualità è positivo e vitale.

Finché non raggiungiamo la fine della correzione, queste due parti della natura sono uguali ed assolutamente opposte una dall’altra in ogni dettaglio e qualità. Perfino nel livello della correzione finale la natura rimane intatta e le due parti rimangono opposte una con l’altra.

Tuttavia, con la correzione portata avanti da ognuna delle due parti (maschile e femminile), queste vengono ad avvicinarsi cosi tanto che diventano come un insieme. Questo non significa che le differenze tra di esse scompaiono, le differenze basiche rimangono e la divisione creata all’inizio della creazione non “svanisce” completamente. Ma il processo di correzione gli porta all’uguaglianza, unità e perfino all’adesione.

Con l’aiuto del metodo chiamato “la saggezza della Kabbalah” sia la parte maschile che quella femminile migliorano, e siamo capaci di istaurare nuovi tipi di relazioni familiari, condurre le nostre vite in modo più corretto, senza menzionare l’ultima ricompensa che noi percepiamo nella rivelazione del Creatore tra di noi.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.11.2010

Il Libro dello Zohar: Art. “Tra tutti i Saggi delle nazioni del mondo, nessuno è come te”, Lez. 3
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Il Libro dello Zohar: Art. “ La rosa (Shoshana)”, Lezione 1
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 136, Lez. 11
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 58, Lez. 26
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Rav Yehuda Ashlag: Art. “Corpo e Anima”, Lez. 4
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Vuoi decidere da te ?

La prima e più importante delle domande è : – Abbiamo noi qualcosa di simile al libero arbitrio? Oppure ci muoviamo come giocattoli caricati con una chiavetta nella schiena, oppure delle marionette appese ai fili?

In realtà, noi siamo assolutamente condizionati dagli istinti naturali ed agiamo conformemente ad un programma prestabilito.

Anche se ci sembra di prendere le decisioni da noi stessi e di scegliere il nostro cammino – tutto ciò è solo apparenza, e fin dall’ inizio è già tutto prevedibile, in base ad una combinazione di certi dati interni ed esterni (“reshimot“, educazione, abitudini ed altre circostanze).

Ossia, non c’è un attimo nella vita che l’uomo riesca a prendere una decisione da se stesso – e su quale base prenderebbe poi questa decisione?

Se in lui sono già posti tutti i dati, egli agisce in base a loro, come una macchina. C’è forse qualche fattore sconosciuto, che ci potrebbe dare la possibilità di scelta?

Sconosciuto solo a noi però, e perciò ci sembra di poter scegliere liberamente. Ma in realtà è tutto predeterminato, come in natura.

La scienza della Kabbalah dice: “Non c’è nessuno al di fuori di Lui”. Tu vuoi prendere una decisione da te? Allora sollevati al livello del “Creatore” e decidi assieme a Lui.

L’unica libertà consiste nell’ essere d’accordo con Lui e addirittura di poterlo precedere – sollevandoti al Suo livello e assimilando le Sue facoltà, ti permette di decidere per Lui (come Lui). E allora sarà come nel detto: “Il Giusto decide e il Creatore attua”.

Prima di tutto ciò, è inutile parlare di qualsiasi libertà.
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(Dalla lezione sul capitolo “Libero Arbitrio”, 26.11.2010)

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