I Kabbalisti sullo Studio della Kabbalah, Parte 2

Cari amici, fate delle domande sui passaggi degli scritti dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Riguardo all’obbligo per ogni persona di studiare la Saggezza della Kabbalah

La regola di rivelare i segreti della Torà è lo scopo ideale della vita e della realtà (poiché in questo caso una persona agisce in maniera ottima).

-Rav Kook, Le luci della Santità, 1, 132

I segreti della Torà portano alla redenzione (dall’egoismo e pertanto da tutte le sofferenze); conducono Israele (coloro che desiderano rivelare il Creatore) di ritorno alla sua terra (desiderio, Ratzon proviene dalla parola terra, Eretz).

-Rav Kook, Orot (Luci), 95

Proprio in un’epoca di grande pericolo (per risolvere il problema, come sempre, mediante la guerra mondiale) e di crisi (globale, totale interdipendenza) dobbiamo prendere la migliore delle cure (il cammino della Luce invece del cammino della sofferenza).

Rav Kook, Igrot (Lettere), Vol.2, pag. 123, 125

I giovani o quelli che soffrono (a causa di questo mondo) e con pochi desideri (un punto nel cuore, un’aspirazione verso il Mondo Superiore che si sveglia nel cuore, i desideri egoisti) per la Luce Interiore (la vera natura del mondo) devono, come minimo, imporsi la regola di dedicare una o due ore al giorno alla saggezza della verità. A suo tempo, le loro menti si espanderanno.

Rav Kook, Lettere di Raia, 1, 82
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