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Kabbalah per Principianti, “Fede” – 24.11.2010

Kabbalah TV Canale 66, Kabbalah per Principianti, “Fede”
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Devi essere pronto per me

Il Creatore non può crearci completi, equivalenti a Se stesso. Piuttosto, attraverso i nostri sforzi noi possiamo promuovere gradualmente lo sviluppo, passo dopo passo, al Suo livello. L’anticipazione del Creatore è costante, il che significa che Lui si aspetta sempre che noi compiamo degli sforzi per essere similari a Lui, cosi come i bambini desiderano diventare adulti.

Ogni creazione è diretta allo stato finale dell’esistenza; tutta la creazione è la preparazione per questo. Tutto quello che attraversiamo ha lo scopo di prepararci per la rivelazione. Che cosa riveleremo? Troveremo un posto dove io e la Luce siamo sempre presenti, ma che attualmente ci è occulto per le nostre proprietà non corrette. È come se da un momento all’altro noi facessimo sparire la nebbia dal posto in cui ci troviamo.

Non l’abbiamo mai lasciato; ed il Creatore stesso non se ne mai andato. Abbiamo semplicemente perso l’abilità di sentirLo, e Lui è scomparso dalle nostre sensazioni, “sfumato nell’aria”. Adesso noi, noi stessi, ci stiamo preparando per sentire Lui, esplorando continuamente dentro di noi la qualità di dazione, e con ciò causando l’apparizione della Sua immagine “fuori dalla nebbia”. La nostra uscita e discesa dall’Infinito verso il mondo corporale ed il nostro ritorno a esso è la nostra preparazione per la fine della correzione (Gmar Tikkun) dei nostri organi sensitivi in modo di poter percepire il Creatore.

Tutto dipende dalla preparazione. Prendiamo per esempio l’esibizione di un’orchestra sinfonica. Un ascoltatore senza educazione si chiederà cosa ci fa li. Lui si aspettava di trovare qualcosa d’interessante, aveva anche portato le patatine ed una coca con se, ma al posto dell’atteso spettacolo si trovò con una “sinfonia B-piatta”.

Ed accanto a lui siede un grande conoscitore della musica che coglie ogni nota con incanto solenne. Quest’ultimo sperimenta una scala musicale indimenticabile ed il primo è incapace di addormentarsi solamente perché è molto irritato. Tutto dipende dalla preparazione. Quello che si è preparato gioisce, e quello che non si è preparato soffre.

Se sperimentiamo una sensazione negativa quando sentiamo che il fatto di riunirsi è assolutamente buono, è solamente perché non siamo sufficientemente preparati. Perciò, ora, prima del Congresso, dobbiamo concentrarci unicamente nella preparazione. Avendo rafforzato le parti del Kli collettivo, noi sperimenteremo il risultato del nostro sforzo in questo.

È come se il Creatore ci stesse dando una risposta lusinghiera, e noi dobbiamo essere molto seri su questo. Noi costruiamo l’intere fondamenta all’interno di noi, e da parte Sua non ci saranno dei cambiamenti dato che l’Infinito è invariabile. Allora, saremo capaci di sentire quello che già esiste?

Infine, dobbiamo mantenere i nostri cuori ben aperti, cioè dobbiamo correggere il desiderio con lo scopo della dazione reciproca. Speriamo di ottenere questo nei giorni a venire.
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Aprite Lo Zohar

Non importa quanto stanchi siamo a causa degli sforzi per leggere il Libro dello Zohar. Non importa quanto insipida possa risultare, durante la lettura dobbiamo essere uniti in una sola intenzione, in un solo desiderio. Questo è il lavoro che condividiamo con garanzia mutua, contro le distrazioni interiori di ogni persona, con i nostri pensieri sull’unità.

Vogliamo dormire ed abbandonarci e perdere il filo della narrazione, vaghiamo nella nebbia ed il testo non ci attrae, né ci suscita sensazioni. Tuttavia, questo è il luogo che contiene la Luce, che deve fare le correzioni dentro di noi, portandoci all’unità, alla forma spirituale.

Dal lato nostro dobbiamo bramare l’unità ed aspettare un’azione dal lato della Luce affinché ci trasformi in quello che è necessario. Vogliamo unirci e focalizzarci nel desiderio unico di essere uniti quando ogni persona china il capo. Io faccio questo sforzo e desidero che la Luce realizzi questa azione come risposta dall’Alto.

Questo si chiama “Israel, la Torà ed il Creatore sono uno”. Per mezzo della Torà stiamo cercando di rivelare il Creatore, la Torà è la Luce che Riforma e ci unisce ed il Creatore si rivelerà all’interno della nostra unità. Che la persona continui la lettura; per me ogni parola è una goccia di Luce che ci unisce come un tutt’uno.

Mi rivolgo a tutti i nostri amici di tutto il mondo: ci manca questo sforzo congiunto.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14 Novembre 2010 – Lo Zohar)

Come utilizzare Il Libro dello Zohar

Domanda: Sento che non traiamo il massimo possibile dal testo del Libro dello Zohar. Come possiamo valerci del testo kabbalistico ?

Risposta: Inizialmente devi immaginare che fra te e gli altri ci sono tutti i mondi: dal punto dove ti trovi tu, all’ Infinito (Ein Sof). Qualora tu riesca ad avvicinare qualcuno e pienamente collegarti a lui, significa che hai raggiunto l’ Infinito (Ein Sof). Se tu riesci ad arrivare a qualcunaltro ed a collegarti a lui completamente, significa che hai raggiunto l’ Infinito.

Per questa strada tu attraversi i mondi, i parzufim, le sefirot, e ti procuri tutti i dettagli possibili della percezione. Lo Zohar te li descrive metaforicamente e ti racconta di innumerevoli azioni per l’ instaurazione di reciproche connessioni.

Mentre incominci ad avvicinarti a ciò che ti descrive il testo, incominci a percepire il mondo spirituale. Un flusso di donazioni da te agli altri e dagli altri a te – questa è “la luce superiore”, che tu vuoi scoprire.
Questo è il rinnovato legame cogli altri, che tu vuoi correggere.

Accomodandolo secondo i tuoi desideri egoistici, è possibile che tu riesca ad ottenere per un po’ di tempo una bella vita. Tuttavia l’ esempio della rivoluzione in Russia ci fa vedere dove porta questa strada.

Ma se tu sei fermamente deciso a donare, se vuoi che la tua connessione venga corretta dalla luce del Libro dello Zohar, se ti sforzi di cercarvi dentro ciò che stai leggendo, scoprirlo, conoscerlo ed assimilarlo, allora il testo ti porterà alla correzione del legame, e tu trarrai dal libro il massimo possibile.

Perseverando sentirai veramente come lo Zohar trasformi completamente il tuo modo di percepire, riempiendoti di nuovi colori ed entusiasmo.

Tu vedrai coi tuoi propri occhi come si sta rinnovando il legame e come in esso incomincino a manifestarsi gli stati descritti dallo Zohar.
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(Dalla lezione sul Libro dello Zohar del 23.11.2010)

Materiale correlato:

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Lezione quotidiana di Kabbalah -24.11.2010

Il Libro dello Zohar: Hakdama, Laila de Kale, Introduzione Art. “La notte della Sposa”, Art. 149, Lez. 9
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 98, Lez. 8
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 51, Lez. 24
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Rav Yehuda Ashlag: Art. “Corpo e Anima”, Lez. 2
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Un oceano di amore

Domanda: Ho pianto di gioia durante la cerimonia di apertura quando i rappresentanti dei diversi paesi sono saliti sul palco tenendo le loro bandiere; mi sono sentito connesso a tutti, ho sentito i desideri delle altre persone, il loro amore e la loro attenzione. Cosa è successo, è una sensazione psicologica o spirituale?

Risposta: E’ stata una sensazione sincera e meravigliosa, ma non spirituale. La sensazione spirituale consiste nel raggiungere la radice dalla quale proviene tutto, la ragione per la quale tutto avviene ed il luogo nel quale ci troviamo.

Questa sensazione deve portarci ad uno stato nel quale esistiamo nell’oceano di una certa forza che ci connette in alto nel tempo e nello spazio e ci da l’esistenza. Allora perdiamo la sensazione del corpo. Ad ogni modo la persona si associa al corpo, ma considera che è di una natura più bassa. Allora percepiamo di appartenere a questa stessa forza, che siamo parte di essa e ci integriamo in essa.

Quello che abbiamo sperimentato nella cerimonia di apertura è stato il primo passo della percezione spirituale. Speriamo di ottenerla molto presto.
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(Dalla quarta lezione nel Congresso Mondiale di Kabbalah del 10 Novembre 2010)