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Global Yeshivat Haverim – 21.11.2010

Global Yeshivat Haverim
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Lezione per ragazzi – 21.11.2010

Lezione per ragazzi
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Perché mi alzo per la lezione?

Domanda: Tre o quattro volte a settimana mi alzo per la lezione e non capisco davvero perché. Cosa succede qui? Perché lo faccio?

Risposta: Tu ricevi un esempio dall’alto: il Creatore ti forza ad uscire dal tuo sonno, e vieni alla lezione. Ciò è destinato a mostrarti che sei capace di alzarti e di venire alla lezione, ma solo tre volte a settimana, quando il Creatore ti sveglia. Il resto lo lascia alla tua decisione. Adesso vediamo cosa fai quando non ti da questo impulso. Se non capisci perché sei qui, devi analizzare la situazione. All’apparenza vieni qui perché se non lo fai, ti senti male. In conclusione, vieni per sfuggire al male.

Domanda (continuazione): Allora cosa devo fare per cominciare a venire tutti i giorni e per mia scelta?

Risposta: Per questo hai bisogno di un altro tipo di combustibile. Hai bisogno di venire qui non per sfuggire al male, ma per prendere coscienza dell’importanza dello scopo. Hai bisogno di alzarti non perché diversamente succederanno cose spiacevoli, ma perché ti sta aspettando uno scopo elevato.

Domanda (continuazione): Come elevo lo scopo ai miei occhi?

Risposta: Sei incapace di farlo da solo. Lo scopo non può essere ottenuto individualmente. Qui hai bisogno di vedere il tuo vero stato. C’è un solo sistema di anime, simile al Creatore, dentro il quale la Luce interna della vita (NRaNJaY) è rivelata. Questo è il Creatore. Siamo separati da questo stato da 125 “filtri” che indeboliscono la Luce. Voglio ricevere la forza per ritornare a questo stato.

Osservando il sistema delle anime, vedo che unisce tutti in un tutt’uno, e grazie a questo, la Luce le riempie e da loro vita. Di conseguenza, per ascendere, devo stabilire una connessione più forte con gli amici.

Il Creatore non si relaziona con nessun individuo solo. Qualsiasi passo verso la correzione deve essere considerato come un livello più grande di unione nel gruppo.

Si conclude che se ci unissimo in anticipo con gli amici, riceveremmo da loro l’aspirazione ed il combustibile per venire alla lezione quotidiana. Mentre adesso sei isolato da loro, anche a livello corporeo, la fiamma che brucia dentro di loro non ti si attacca.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 26 ottobre 2010 – Tutto Israele ha una parte nel mondo a venire.)

Lezione virtuale “Nozioni fondamentali di Kabbalah”- 21.11.2010

Lezione virtuale : “Nozioni fondamentali di Kabbalah
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Misticismo o forza della vita?

Domanda: Le persone nuove che studiano la kabbalah sono sconcertate dalla parola “Luce” e la associano a qualcosa di misterioso.

Risposta: La Luce Superiore è una forza vitale che ci anima come la luce del sole, dalla quale dipendono le nostre vite e la nostra salute. Questa è la ragione per la quale la Forza Superiore è anche denominata “Luce”. Come la luce del sole “anima” la nostra vita materiale, allo stesso modo la Luce Superiore ci trasporta alla spiritualità.

Tutto il sistema che opera in questo mondo (la terra il sole e la luna) corrisponde al lavoro del Mondo di Atzilut dove si originano tutte le influenze e dove la Luce di Chockma (Saggezza) si veste con la Luce di Binà e discende alle nostre anime. Questa è la ragione per la quale agli oggetti spirituali vengono assegnati questi nomi, in accordo al “linguaggio dei rami”.

La Luce Superiore, come la luce del sole, ci offre la vita; però in questo mondo, non siamo circondati dalla vera Luce. Al contrario, siamo avvolti solo dalla luce che anima la nostra “materia proteica”, che mantiene il nostro metabolismo ed in questo modo, ci permette di restare vivi per circa 70 anni.

Ci sforziamo per ricevere la vera Luce della vita che illumina le nostre anime ed è capace di garantirci una vita pienamente perfetta ed eterna. La saggezza della Kabbalah è un metodo per le persone di attrarre e ricevere questa Luce. Quando una persona riceve la Luce significa che ha ottenuto la saggezza della Kabbalah, la quale fa restare “vivi” coloro che la posseggono.

La nostra vita deriva dalla Luce di Chockma. La Luce di Hassadim (misericordia) rappresenta la correzione, ma tutte le persone in questo mondo desiderano essere riempiti dalla Luce di Chockma. Questa è la ragione per la quale la scienza della Kabbalah porta il nome della “saggezza della ricezione”, visto che ci insegna a ricevere la Luce di Chockma.

È proibito ricevere la Luce di Chockma direttamente, possiamo riceverla solo dentro la Luce di Hassadim. Questa è la ragione per la quale studiamo come mettere la Luce di Chockma dentro la Luce di Hassadim ed eventualmente ottenere tutta la Luce.
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(Estratto dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18 Ottobre 2010-L’insegnamento della saggezza della Kabbalah e la sua Essenza).

Essere una fonte di riempimento per altri

Oggigiorno il mondo è diventato globale e tutti quanti sono collegati in un unico sistema. Perciò la gioia è possibile soltanto se io sono sicuro che anche gli altri sono soddisfatti.

Se tutti si sentono bene, anche io mi sento bene. Altrimenti qualcosa di inatteso potrebbe accadere da un momento all’altro, e nessuno ha un senso di fiducia o di sicurezza.

Il mondo è diventato una trama molto fitta, minacciosa ed ostile, ed è possibile essere felici solamente con la condizione di unirci; questo viene chiamato la gioia derivata dalle buone azioni o azioni di dazione. Se io sono sicuro di provvedere un riempimento alle altre persone, allora loro hanno un interesse egoista in me. Io sono la fonte del loro riempimento, e questo mi da un senso di fiducia che tutto andrà bene; io riempirò me stesso, ed io riempirò gli altri.

Dall’odio alla perfezione

Domanda: Perché abbiamo bisogno dell’odio?

Risposta: Se non esiste una familiarità tra me e te non ci può essere nessuna inclusione, la connessione tra di noi non è rivelata ed io non sento nessun odio verso di te. Potresti vivere in Alaska e non essere di nessun interesse per me. Tuttavia, più ti avvicini a me, più entri nel mio campo visivo.

Se tu sei mio vicino di casa, io ti guardo attentamente: Lasci la spazzatura dappertutto, ieri c’era molto rumore nel tuo appartamento, e via di seguito. In questa maniera noi riveliamo quanto siamo collegati tra di noi. Comunque, siamo tutti egoisti. Perciò, il nostro ego, più il collegamento tra di noi fa nascere l’odio.

Domanda: Ma quando andrà via questo odio?

Risposta: Non andrà via! Non abbiamo dove andare ne dove scappare uno dall’altro. Questo è il problema! Abbiamo bisogno di raggiungere la pace e l’accordo tra di noi al di sopra del nostro ego senza distruggerlo, ma innalzandoci su di esso. Questo costituisce il conseguimento della perfezione, com’è scritto: “Tutti i peccati saranno coperti dall’amore” La parola “Shalom” significa perfezione in ebraico (Shlemut).

Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.11.2010

Il Libro dello Zohar: Hakdama, Laila de Kale, Introduzione Art. “La notte della Sposa”, Art. 138, Lez. 6
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 56, Lez. 4
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 45, Lez. 21
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Rav Yehuda Ashlag: Art. “L’essenza della Religione e il suo scopo”, Lez. 6
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La scelta del dolce-amaro della verità

Il bene e il male non sono stati definiti in base al piacere che ci procuriamo da loro. Ogni stato può essere buono o cattivo o basato su sensazioni o dal punto di vista della verità e della menzogna. Ogni persona che inizia a sviluppare il suo gene spirituale (la scintilla, Reshimo) percepisce ogni stato in entrambe le direzioni.

In base al suo desiderio, una persona percepisce lo stato sia come “dolce” che come “amaro” perché il desiderio è un “animale”, semplicemente questo. Tuttavia, secondo la scintilla spirituale, egli percepisce il suo stato come vero o falso.

Inoltre, tutto dipende da quanto sia importante per noi la verità o l’amarezza, può essere più importante per una persona, meno importante per un’altra. Il nostro progresso dipende dalla nostra capacità di tollerare l’amarezza per il bene della verità.

Diciamo che oggi posso prendere cinque chili di amarezza, ma persisterò nella verità. Questo significa che sono pronto ad andare avanti. Domani, sarò pronto a prendere anche quindici chili di amarezza. Amarezza significa che è contro la mia natura, il desiderio di ricevere piacere, come è successo durante la scorsa convention, quando abbiamo cercato la connessione, ma ho paura. “Qualsiasi cosa, ma questo!”

Tuttavia, quando sappiamo che la verità è in questa connessione e vogliamo che aumenti al di sopra della nostra amarezza, allora saremo in grado di farlo la prossima volta. Saremo in grado di effettuare un calcolo secondo verità e falsità.

Anche se non sono pronto a connettermi, e mi fa male e mi spaventa abbattere il mio ego e innalzarmi sopra di esso, continuo a vedere che è sbagliato e lo odio. Non posso più rimanere in esso.

Finora, non abbiamo avuto questo odio, ma apparirà. Poi romperemo il guscio impuro, Klipa, e andremo via. Abbiamo solo bisogno di tempo per farlo.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah di 17/10/10, “L’essenza della religione ed il suo scopo”)