Ai piedi del Monte Sinai

Domanda: Quale è la connessione interna tra gli amici?

Risposta: Questa connessione interna avviene tra le scintille spirituali. Ognuno di noi ha il suo “Io” egoista e oltre a questo, esiste una scintilla spirituale, il “punto nel cuore”. Uno può essere “azzurro” ed un altro “verde”, ma ognuno ha un punto nel cuore e tutti sono dello stesso “rosso”. Sono questi punti “rossi” che dobbiamo connettere.

Se connettiamo i nostri punti nel cuore, la connessione tra di loro è ciò che viene considerato un vaso spirituale (non gli stessi punti, ma la loro connessione). Nel grado in cui tutti si annullano, ci sarà amore tra di noi, in opposizione all’odio e attraverso la differenza tra l’amore e l’odio, misuriamo l’elevazione dell’anima, la grandezza del vaso spirituale.

Tutto il lavoro avviene all’interno della persona, quando questa vede negli altri solamente le loro scintille spirituali e desidera unirsi ad esse. Dopo cominciamo a vedere all’esterno in che maniera questo si riflette sull’attitudine di una persona verso il gruppo, verso i risultati collettivi e la preoccupazione per gli altri. Dallo sforzo interiore si espande verso l’esterno e diventa un’azione pratica.

Se posso connettermi a queste scintille spirituali, i corpi cominceranno ad agire in forma diversa in accordo ad esse. Tutto dipende da noi e speriamo di rendercene conto seriamente durante il congresso.

Sono sicuro che capiremo questi principi. Dopotutto, le persone vengono al Monte Sinai senza conoscenza o comprensione, ma prima dobbiamo riuscirci.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28 Ottobre 2010 – La mente che lavora)

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