Toccare l’eternità
La saggezza della Kabbalah è nascosta dai nostri sensi e dalla nostra mente, appartiene a un’altra dimensione, e noi non possiamo accettare e studiare direttamente. Ma, a differenza degli animali, per esempio, che sono incapaci di capire la musica creata dall’uomo, abbiamo l’immaginazione, i dati iniziali (un punto nel cuore) per iniziare a cambiare noi stessi, e in questa misura di studiare la scienza della Kabbalah, entrare in contatto con lei.
Questa è la cosa più importante in questo mondo. E non importa quanto la gente si sposta nello studio di questa scienza e quanti capiranno. Il lavoro autonomo si trova al di sopra di questo mondo, oltre il nostro inconscio, il desiderio di uscirne è di per sé una grande ed eterna occupazione.
Non un momento di studio della Kabbalah, voler avanzare, per rivelare la vera vita, uscire dall’ incoscienza, – non scompaiono, ed è accreditato per i tuoi sforzi.
È scritto che l’anima dopo la morte del corpo, chiede solo queste domande: “: Ti sei occupato della Torah?” Aspettavi la salvezza? “. “Ero impegnato nella Torah?” – cioè “Ho provato a chiamare la luce che ritorna alla sorgente?”. “Aspettavo la salvezza?” – cioè , aspettavo che la luce faccia questo lavoro, ho cercato di diventare un “colui che dà”?
Se una persona ascolta un po’ la saggezza della Kabbalah ed è impegnata in essa, spinge tutte le anime che sono intorno ad essa nel sistema generale di “Adamo”.
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