Tutti cambiamenti iniziano nell’interiorità

Rabash, Shlavey ha Sulam, 1985, articolo 19, “Vieni al Faraone”:E’ scritto: “Vieni al Faraone”. In altre parole, andiamo insieme dal momento che Io sono con te al fine di cambiare la tua natura. E desidero solo che Mi chiedi l’aiuto per cambiare la tua natura e riformarla dal desiderio di ricevere al desiderio di dare.

Il nostro desiderio egoistico è piccolo, e noi non abbiamo capito ancora il grado del nostro male e l’umiltà. Al contrario, pensiamo che siamo abbastanza buoni. La verità può essere trovata solo nella luce. Quando una persona è svegliata dall’alto, egli inizia a cercare lo scopo della sua vita, qualcosa accanto alla “bestiale” esistenza nel corpo.

Poi, con l’aiuto dei libri e l’ambiente, egli scopre gradualmente le modifiche in se stesso. Egli è portato fuori dello stato normale dell’esistenza, ed egli avanza ricevendo diverse e spesso radicali impressioni.

Infine, egli inizia a rendersi conto che ha a che fare con un cambiamento nella sua natura. Questa comprensione guadagna la sua attenzione a partire da questo momento, quando egli comincia a rendersi conto che il suo stato non è come dovrebbe per essere.

Per molti anni, una persona può essere in ascolto di questo e non sentirlo all’interno. Ma arriva un momento, quando sente che è la chiave e che è necessario cambiare la sua essenza. A questo punto, la Torah o il metodo di correzione dell’egoismo racconta ad una persona di se stessa. Quindi, la persona si concentra su se stessa. Egli non vuole correggere gli altri e non ‘ vuole essere distratto da qualcosa di esterno. La sua attenzione acquisisce un vettore inverso, e la persona inizia a guardare verso l’interno.

Ora è possibile utilizzare il metodo in pratica. Ha già una connessione con esso, mentre in precedenza egli era collegato solo con la saggezza generale. È scritto: “Si fidano dalla saggezza delle Nazioni e non si fidano della Torah nelle Nazioni”. Le “nazioni” coinvolgono coloro che ancora non desiderano correggere se stessi. E, contrariamente a questo, un ebreo (“Yehudi“) è una persona che, indipendentemente dal suo background genetico, ha capito che ha bisogno di raggiungere l’unicità (Yehud), la somiglianza alla qualità di dazione.

Essendo concentrato su se stesso, la persona vede fino a quanto egli cambia, non c’è nulla da aspettarsi dal momento che tutte le modifiche iniziano al suo interno. Quindi egli ricorda che aveva letto su di esso, nei testi Kabbalistici prima. D’ora in poi, egli è collegato con il metodo. Lui comincia a sentire che dipende dall’origine chiamata la Torah, i testi, l’insegnante e il gruppo che diventano cari a lui.

Solo allora la persona può capire che cosa significano queste parole: “Vieni al Faraone”.
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