Come ascendere scavalcando te stesso

Se ammetto che il sistema dell’universo che appare davanti a me in realtà è più corretto di quello che vedo, vuol dire che mi relaziono ad esso attraverso la fede al di sopra della ragione o al di sopra della mia visione. Capisco che non vedo il vero stato della realtà perché adesso la mia realtà è ciò che sento nel mio desiderio, il mio vaso rotto. E, infatti, “Un giudice non ha nulla più di quello che i suoi occhi vedono” e ciò che vedo è un mondo lacerato. Al fine di avanzare devo salire al di sopra di questo “giudice”. Ma chi è il mio giudice? E’ il gruppo.

Vale a dire che oltre a me, c’è un giudice in più – il parere dell’ambiente. Se, dopo aver controllato, io stesso accetto il parere del gruppo, questo significa che accetto questa posizione, nonostante che in realtà non la vedo. Ciò che veramente vedo è ciò che i miei occhi vedono. E due opinioni non possono esistere contemporaneamente. Ci può solo essere l’uno o l’altro. Non si può guardare con due occhi attraverso occhiali diversi e vedere la stessa cosa. Si vede che le immagini sono diverse! Tuttavia, si capisce che la visione dell’ambiente è più avanzata, perché va contro la natura egoistica.

Pertanto, il continuo avanzamento avviene attraverso l’accettazione del parere del gruppo, anziché il proprio. Si ascende a quell’opinione facendolo per se stesso e poi ancora una volta la si sostituisce con l’opinione dell’ambiente, che è ancora più alta. E ‘così che si sale più in alto, come è scritto, “Il gruppo di oggi sei tu domani!”
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