I Kabbalisti sui Kabbalisti, Parte 15

Cari amici, per favore, fate domande sui frammenti degli scritti dei grandi kabbalisti. Prometto di rispondere (i commenti tra parentesi sono miei).

Seguire il cammino dei kabbalisti:

In questo modo vedi che nei fatti spirituali, l’autorità del collettivo (per organizzarsi secondo la sua comprensione a livello terreno) non è valida (al fine di obbedire al capo spirituale nella loro ascesa spirituale obbligatoria, perché loro non hanno niente e non avranno mai la propria comprensione del cammino verso la meta) e (nello sviluppo spirituale obbligatorio delle masse) la legge di “prendere dopo l’individuo (sviluppato)” viene applicata. È facile vedere che lo sviluppato ed erudito in ogni società, è sempre una piccola minoranza. Pertanto, risulta che il successo ed il benessere spirituale della società sono bloccati e suggellati nelle mani di pochi (si determina di seguire l’individuo sviluppato).

Ciò significa che il collettivo è obbligato ad osservare meticolosamente l’opinione di pochi, quelli che non faranno perdere il mondo. Poiché essi devono essere sicuri, con assoluta certezza, che le opinioni più sviluppate e veritiere, non sono mai nelle mani del collettivo (i ricchi e potenti, i politici o gli scienziati dall’esterno), ma anzi, nelle mani dei più deboli; cioè, nelle mani di una minoranza indistinguibile (i kabbalisti). Ogni saggezza e tutto ciò che è prezioso, entra nel mondo in piccole quantità. Pertanto, siamo accorti nel conservare le opinioni di ogni individuo (spiritualmente sviluppato), a causa dell’incapacità del collettivo di dire errori dal giusto tra loro.

Baal HaSulam, La Libertà

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed