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Lezione introduttiva: “Preparazione per il Congresso” – 12.10.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “Preparazione per il Congresso”
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Selichot: Il Tempo del Pentimento

Come possiamo, durante i Dieci Giorni del Pentimento (Selichot), tra l’anno nuovo (Rosh Hashana) ed il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur), vederci come malvagi completi? Un “malvagio completo” raggiungerà sicuramente il pentimento, Selichot; ma noi ci possiamo sentire così solo se la Luce viene e ci mostra la nostra vera natura.

Siamo già malvagi completi, salvo che non lo riconosciamo perché non c’è Luce a sufficienza. In altre parole, per arrivare ad essere malvagi, non dobbiamo commettere nessuna trasgressione, dato che già lo siamo. Manchiamo solo della consapevolezza del nostro male. Non c’è niente che non abbiamo fatto nel nostro egoismo: rubiamo, uccidiamo, diffondiamo maldicenze, ma non ci accorgiamo che sono peccati. In realtà, questo non è il peccato del quale la Torà parla e quello che il Creatore ricorda.

Prepararsi per il pentimento significa cercare di unirsi e attraverso la nostra unità, attrarre la Luce che Riforma. Allora, scopriremo il nostro peccato, la nostra rinuncia ad essere come un solo uomo. L’unico peccato è il rifiuto all’unicità. Di fatto, una persona farebbe qualsiasi cosa, anche morire, prima di unirsi agli altri!

Quando una persona si rende conto che non c’è niente di più importante di questo, ma non nutre nessun desiderio a riguardo, è pronta a pentirsi. Ci manca solo la consapevolezza della nostra malvagità per essere capaci di chiedere ed esigere la forza per unirci, la forza dell’amore e della correzione.

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I Kabbalisti sul Linguaggio della Kabbalah, Parte 7

Cari Amici, per favore, fate le vostre domande su questi brani dei grandi Kabbalisti. I Commenti nelle parentesi sono miei.

La Saggezza della Kabbalah non parla del Nostro Mondo Materiale

Ogni mondo inferiore [percepito nel desiderio di ricevere] è [all’opposto] un’impronta del mondo Superiore [percepito con il desiderio di dare]
Baal HaSulam, “ L’Essenza della Saggezza della Kabbalah

Tutta l’ostinazione che individuiamo [relativamente ai nostri organi sensoriali] nel comportamento della natura [del nostro egoismo] in questo mondo [le nostre proprietà iniziali] esistono solo perché sono un’estensione della legge e dei comportamenti dei Mondi Spirituali dell’Alto [che discendono al livello in cui si rivestono nelle proprietà opposte di ricezione invece che di dazione].
Baal HaSulam, “ La Libertà

Adesso possiamo capire che le Mitzvot della Torah non sono altro che leggi e comportamenti [della natura] di tutti i comportamenti della natura di questo nostro mondo. [che è l’impronta opposta del Mondo Superiore]. Le leggi della Torah [le leggi del Mondo Superiore] osservano sempre le leggi della natura di questo mondo come due gocce d’acqua in uno stagno.
Baal HaSulam, “La Libertà”
[21443]

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Sono le stesse dieci Sefirot in tutte le parti

Stiamo studiando il libro Talmud Eser Sefirot, che raccoglie sei volumi e più di 2000 pagine, e tutto il tempo studiamo solamente le dieci Sefirot. Lo facciamo per leggere riguardo ad esse una volta e poi un’altra, per poi dimenticare tutto e così ritornare a leggere una volta e poi un’altra, per poi dimenticarlo nuovamente. Ogni volta che studiamo, studiamo sempre le stesse dieci Sefirot, ma in modo nuovo, perché le nostre qualità cambiano costantemente, mentre le dieci Sefirot sono le stesse.

Così, ogni volta che ci sediamo a studiare, lo facciamo scorrettamente e dopo dobbiamo sempre dimenticare quello che abbiamo studiato.

La legge spirituale della correzione delle anime prospetta che Nukva ritorni ogni volta allo stato di “verginità”. Allora Nukva cresce, diventa piccola e ritorna ad essere adulta e si unisce a Zeir Anpin. Allora completa questo stato e ritorna allo stato di “verginità”, per cominciare a crescere nuovamente e raggiungere un nuovo stato di unità.

In questa maniera noi attraversiamo ogni fase ed ogni livello, che include le stesse dieci Sefirot. Dopo, tutto si cancella e nel seguente livello studiamo ancora una volta le stesse dieci Sefirot, ma con una comprensione e delle sensazioni più profonde ed in una maggiore correzione.

In questa maniera un livello viene rimpiazzato dal successivo. Si aggiungono nuove relazioni, ma parliamo sempre dell’unità di Malchut con le prime dieci Sefirot.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 12.10.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art. 4
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYechi”(E Giacobbe visse nella terra d’Egitto) Punto 726, Lez. 36
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Rav Yehuda Ashlag: Talmud Eser Sefirot, Volume 6, Punto 137
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Rav Yehuda Ashlag: “L’ Amore per il Creatore e Amore per gli Esseri Creati ”, Lezione 10
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Preparazione per il giusto atteggiamento

Tutto il nostro lavoro è finalizzato alla preparazione. Il nostro compito non è quello di cancellare l’egoismo che si rivela in noi, ma di tenerlo sempre pronto a percepire l’anima che viene rivelata in noi dalla Luce Superiore, il Creatore. Dobbiamo immediatamente discernere nella luce, come amaro, ma i segni gioiosa del nostro sviluppo.

Le nostre anime (desiderio e Luce) hanno subito una discesa graduale, e ora dobbiamo rivelare gli stessi gradi o gli stessi stati dal basso verso l’alto. Abbiamo esperienza di loro e tutti i loro dettagli poiché, altrimenti, ci sarebbe un difetto nel Kli generale, e nella correzione finale.

Non siamo in grado di cambiare il destino che scende dall’alto verso il basso. Tuttavia, possiamo prepararci per vedere e percepire in modo diverso. Le sensazioni sgradevoli nel egoismo, il desiderio di godere, sono causati dal fatto che mi identifico con il mio ego.

Se, tuttavia, salgo sopra e mi preparo a vedere solo i cambiamenti buoni in tutto ciò che proviene dal Creatore, allora gli stessi stati di rivelazione spiacevoli, egoisti, saranno percepiti come buoni, positivi e utili. E sarò grato per loro.

Quando comincio a percepire l’atteggiamento del Creatore per me in modo diverso, tutte le mie trasgressioni intenzionali e non, diventano le mie opportunità per cambiare e diventare corretto, e di fatto queste trasgressioni diventano i miei meriti. Pertanto, tutto dipende da me e dalla mia preparazione.
[22816]

(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah 10/7/10, “I Giusti si sentono bene e Giusti si sentono male”).

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