Ritornare a Malchut dell’infinito

Domanda: Ieri su una pubblicazione del suo blog, Viaggiare nel mondo dei desideri, ha scritto: “Nel mondo spirituale non c’è una fonte di Luce perché la Luce riempie l’intero universo. Per tanto, la sua influenza è la stessa, non importa dove sei”. Ciò significa che possiamo dire quanto ci avviciniamo alla Fonte della Luce, il Creatore, solo nella connessione tra di noi?

Risposta: E’ corretto. Non c’è nessun luogo eccetto quello in cui siamo ora. Questo è l’unico luogo ad essere stato creato: Malchut del Mondo dell’Infinito. Tuttavia, come risultato della restrizione graduale della Luce (la presenza del Creatore in questo luogo) attraverso 125 gradi, adesso ci troviamo dietro a 125 filtri. Adesso siamo dietro l’ultimo livello dell’occultamento, nel quale non sappiamo neppure dove ci troviamo rispetto a tutti i livelli.

Per cominciare a rivelare questo luogo, Malchut dell’Infinito senza occultamento, dobbiamo immaginare che senza dubbio siamo lì, ma non lo sentiamo perché siamo separati gli uni dagli altri dall’egoismo. Se cominciamo ad unirci, nella misura in cui lo facciamo, ritorniamo lungo i 125 livelli della rivelazione della sensazione di Malchut dell’Infinito. Essenzialmente, ritorniamo alla coscienza, ritirando i veli dell’occultamento.

Tutto viene rivelato in accordo alla forza della connessione tra di noi. Quando aspiriamo ad unirci, allora la forza dell’opposizione a questa unità viene chiamata “inclinazione al male”. Quando desideriamo unirci nella nostra aspirazione di diventare come il Creatore, scopriamo un intero sistema di connessioni sbagliate tra di noi, che è opposto all’unità. Riveliamo il sistema dei mondi impuri di ABYA (BYA De Pruda, i mondi della separazione). Correggendo la nostra intenzione dalla “ricezione” alla “dazione”, trasformiamo i BYA impuri nel sistema dei mondi puri di BYA (BYA De Kedushà, santità, dazione).

In realtà non si è frammentato niente. Si è danneggiata solo la nostra connessione. È diventata egoista, ma adesso la stiamo re instaurando ancora una volta nella forma della dazione!

Non siamo frammentati, ma divisi gli uni dagli altri, solo che la nostra connessione è scorretta. Invece di comunicarti la bontà, voglio togliertela e darti il male al posto suo. Ecco come noi tutti ci sentiamo e questo è chiamato un sistema frammentato.

Tuttavia, in realtà non è stato frammentato niente in questo sistema. È lo stesso sistema nel quale tutti siamo uniti gli uni agli altri, solo la nostra connessione è scorretta. Quando scopriamo che la connessione tra di noi è scorretta, significa che adesso siamo nei mondi impuri di BYA e questa è una rivelazione spirituale; ma per adesso, siamo dietro i 125 livelli di occultamento di questa connessione. Tuttavia, è solo una mancanza di coscienza da parte nostra.

Pertanto, tutto dipende solo dai nostri sforzi per rivelare il sistema della connessione corretta tra di noi. Attraverso questa connessione riveliamo la forza che governa la creazione: il Creatore. Non c’è altra opportunità di rivelarlo.

Essenzialmente, ricreiamo il nostro Kli (il vaso comune dell’anima) dallo stato frammentato nel quale tutte le sue parti funzionano scorrettamente, come gli organi di una persona ammalata, fino a quando raggiungiamo l’armonia e la connessione corretta. Lo stato sano al quale ritorniamo, il nostro funzionamento adeguato, la forza interna che ci controlla, la necessità e lo scopo della nostra esistenza, tutto questo è chiamato Creatore!

(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14 Settembre 2010 sullo Zohar).

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