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Torah, Porzione Settimanale – 08.10.2010

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “Noè”, Brani selezionati
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La Scala di Giacobbe

Il generale ed il particolare ci connette ed unisce all’interno di ognuno. Per tanto, quelli che stanno arrivando oggi, unendosi a noi, sono capaci di utilizzare la nostra esperienza per il loro lavoro interiore e ricevere il nostro intendimento.

Siamo testimoni di quanto facilmente la nuova generazione apprenda ad utilizzare tutti i dispositivi moderni, i telefoni cellulari ed i computer che abbiamo scoperto e sviluppato con grande sforzo; ma i giovani riescono a dominarli facilmente senza prestare nessuna attenzione.

Avviene lo stesso con la spiritualità: coloro che stanno arrivando a studiare la Kabbalah saranno capaci di conseguire un successo maggiore di quello che abbiamo avuto noi, poiché loro “si appoggiano sulle nostre spalle”. Il primo ostacolo nel cammino è una disillusione sulla nostra capacità ed abilità di sentire la discesa della divinità. Questo discernimento è possibile solamente con l’aiuto della Luce Superiore, non dobbiamo farlo individualmente ma lavorando con il gruppo.

È lì che la separazione tra di noi si mostra ed è quello che dobbiamo correggere. Devo diventare un datore rispetto a questa separazione ma non sono capace di farlo. Allora la Luce viene e mi da l’opportunità di connettermi con gli altri e dentro di loro, di trovare il Creatore, per dare in questa maniera a Lui.

Questa situazione difficile si deve aprire davanti a me in tutta la sua profondità e devo aspettare la salvezza dal punto più interno. Questa è l’immagine che dobbiamo visualizzare, allora ci troveremo certamente in piedi davanti alla scala spirituale che ci conduce verso l’alto.

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Il Gruppo: Virtuale o fisico?

Domanda: C’è un vantaggio a studiare insieme in un luogo fisico durante lo studio virtuale via Internet?

Risposta: Senza dubbio, se una persona ha l’opportunità di essere presente fisicamente alla lezione in uno dei nostri centri, di prendere su di sé l’obbligo di frequentare le lezioni regolarmente, questo è più efficace di una connessione virtuale. Tuttavia, se non ha possibilità di essere fisicamente presente alla lezione insieme ai suoi amici, questo significa che il Governo Superiore non ha predisposto le condizioni per lui, e lui non perde nulla nella connessione alla lezione tramite la televisione o Internet.

Ma questo è vero solo se il Creatore ha disposto questo, cioè per la persona che vive in qualche luogo lontano da tutti i nostri centri di studio. Se una persona vive in Israele, per esempio, non riesco a immaginare una situazione in cui non sia in grado di partecipare ad una lezione almeno una volta alla settimana presso uno dei nostri numerosi centri in tutto il paese.
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I Kabbalisti sul Linguaggio della Kabbalah, Parte 5

Cari Amici, per favore, fate le vostre domande su questi brani dei grandi Kabbalisti. I Commenti tra parentesi sono miei.

La Saggezza della Kabbalah non parla del Nostro Mondo Materiale

Dolore a quelli scellerati [persone ignoranti] che dicono che la Torah è solo una storia [che racconta di questo mondo terreno], e che guardano solo alla veste [il racconto superficiale della  Torah]. Felici sono i giusti che vedono opportunatamente la Torah [il suo contenuto interiore] .

Il vino si trova nella brocca; similmente la Torah si trova rivestita  in quella veste esterna che prende la forma di storie [ciò che sembra accadere in questo mondo]. Perciò, noi dovremmo considerare quello che sta sotto la veste [all’interno di essa]. Per cui tutte le storie sono la veste [mentre la vera essenza della Torah, la verità che il Creatore desidera passarci è presentata nella kabbalah.  Questa è la ragione per cui la Kabbalah viene chiamata “la Torah interiore.”]. Il Libro dello Zohar con il Commentario del Sulam [Scala], Parashat BeHaalotecha, Articolo 64
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 08.10.2010

Libro di Shamati, Art. 161 : “ Riguardo al Dono della Torah”
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYechi”(E Giacobbe visse nella terra d’Egitto) Punto 652, Lez. 33
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Introduzione alla Saggezza della Kabbalah, Punto 95, Lezione 40
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Articolo: “La Libertà”, Lezione 1
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Come ascoltare gli articoli del Rabash

Nella Lettera 38 del libro Frutti della Saggezza, Baal HaSulam scrive a suo figlio e suo studente più importante Baruch Ashlag (Rabash), che una persona non può arrendersi e fermarsi nel mezzo del cammino spirituale. Fino a quando una persona non arriva alla meta, ha bisogno di sforzarsi costantemente per vincere gli ostacoli sempre più grandi.

Non si può confidare nelle vittorie passate. Al contrario, tutto quello che hai raggiunto ieri diventa un nuovo desiderio oggi, che ti spinge ancora di più verso la meta. Di conseguenza, le cose che hai ricevuto ieri non possono curare le tue ferite e lasciarti riposare.

Fino a quando la persona non raggiunge la correzione finale, deve essere attenta che il suo desiderio di raggiungere lo scopo cresca in ogni istante. Tutto quello che raggiungiamo, scompare immediatamente. La persona resta “nuda” ed è in questo modo che deve avanzare.

Ovviamente Rabash ha realizzato un compito enorme stando vicino a suo padre, costantemente al suo fianco e partecipando a tutte le lezioni. Fu molto leale verso suo padre ed era sempre dalla sua parte quando nascevano problemi familiari tra i parenti di Baal HaSulam. Alcuni di loro si opponevano allo studio della Kabbalah perché li allontanava dalla comunità religiosa.

Rabash fu uno studente eccellente e raggiunse la rivelazione spirituale. Non possiamo parlare dell’altezza alla quale si elevò; egli è troppo grande perché noi possiamo valutarlo. Possiamo solo supporre la sua grandezza ed il suo grande cuore, basandoci sulle spiegazioni che ha dato sui nostri stati e sulla necessità dell’unione.

Non ci rendiamo ancora conto di quanto profondi siano i suoi articoli e quanto vitale il suo consiglio pratico. È per questo che dobbiamo studiarli sempre.

Quando lavoriamo sugli scritti, le cose più importanti sono: 1) fare un riassunto conciso di ogni articolo e 2) ricavare conclusioni dal riassunto. Se non facciamo questo lavoro, non stiamo studiando veramente i suoi articoli.

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12 Settembre 2010, sulla Lettera 38 di Baal HaSulam).

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Cos’è la linea sinistra?

Domanda: I Kabbalisti proibiscono di impegnare la linea sinistra nel comunicare con gli amici. Cos’è la linea sinistra?

Risposta: La Linea sinistra è il mio desiderio egoistico, mirato solamente a ricevere o al riempimento. Mi stimola in maniera “incorretta”, e allo stesso tempo mi assiste in tal modo. Se so come lavorarci, scopro “l’aiuto contro di me” nella linea sinistra.

La linea sinistra è sempre girevole, serpeggiante e mi sospinge; se continuo ad esaminarla, se percepisco la sua messa a punto e considero ogni suo nuovo “progetto”con sospetto, allora tale auto- esame mi aiuta a mantenermi in adesione con la Luce. E’ come il risultato, grazie alle forze di ricezione e dazione. Mi innalzo sempre al di sopra del desiderio, al di sopra dei pensieri e delle azioni provocatori, al fine di osservarli dal lato.

Perché fino a quando una persona è sommersa nel suo desiderio di ricevere, ella rimane al livello di animale ed è subordinata alla natura. Comunque, stiamo parlando dei passi fatti al di sopra della natura o al di sopra della ragione.
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