Una lingua perfetta

L’immagine di questo mondo è sempre stata l’ultima, durante l’intero processo del nostro progresso spirituale fino al Mondo dell’Infinito. La nostra correzione è possibile solo a condizione che noi superiamo la percezione della realtà di questo livello inferiore, il nostro mondo.

Dobbiamo cercare sempre di raggiungere le radici che si trovano sopra l’immagine del nostro mondo che noi oggi percepiamo. Questo quadro non cambia: è solo che queste radici diventano più chiare e profonde, il che significa che noi raggiungiamo il Creatore (la radice dei nostri desideri) in misura maggiore.

L’immagine che ora vediamo è solo il suo ramo che è rappresentato dai nostri desideri sullo sfondo dei suoi desideri. Il mondo è l’immagine della dissomiglianza tra i nostri desideri e lui.

Attraverso il processo di raggiungimento spirituale, il nostro linguaggio non cambia, perché il quadro più basso del mondo non cambia. Parliamo con le stesse parole, indipendentemente se siamo al primo livello, nel mezzo, o alla fine del percorso. I cabalisti non hanno alcuna altra possibilità di comunicare con il prossimo, oltre “il linguaggio dei rami“.

Lo stato più basso è lo stesso per tutti, e la connessione dal ramo alla radice si estende dal Mondo dell’Infinito attraverso la stessa linea che continua da un mondo all’altro, attraverso tutti i 125 livelli e in tutti i 613 desideri.

Quindi, possiamo parlare di qualsiasi desiderio in uno qualsiasi dei 125 livelli, prendendo il nome corrispondente del ramo da questo mondo. Questo è il motivo per cui i Kabbalisti hanno scelto “il linguaggio dei rami” – perché rimane invariabile, lungo l’intero percorso del progresso spirituale. Si tratta di una lingua perfetta, e se solo conoscessimo la connessione tra la radice ed il ramo, saremmo in grado di capirlo.

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