Una discesa è allegria

Domanda: Come devo reagire una volta che mi trovo in uno stato di discesa?

Risposta: Devo relazionarlo ad una chiamata dall’Alto e chiedermi: “Chi me lo ha inviato? Perché? Un nuovo stato mi è stato rivelato. Come scrive Baal HaSulam: “mi rallegro nella rivelazione dei malvagi”, cioè le “nuove” qualità egoistiche che mi vengono mostrate. Sicuramente, sono sempre state nascoste in me, ma adesso, diventando più forte, diventano visibili affinché mi elevi al di sopra di esse, e a prescindere da esse, resti connesso al Creatore come in uno stato di ascesa.

Questa è una sensazione scomoda in un desiderio vuoto. Tuttavia, una persona può rallegrarsi istantaneamente nella rivelazione di questo desiderio perché con il suo aiuto scoprirà in maniera rapida e sicura una connessione più forte con il gruppo ed il Creatore. Allora, sentendo una discesa, una persona deve immediatamente connettersi al gruppo e cominciare a compiere tutte le azioni possibili per trasformare il desiderio in una forza di unione.

Una discesa è la scoperta di una precisione più sottile nella nostra connessione, nella quale non sono ancora connesso al gruppo, ma adesso devo farlo. Avevo l’impressione di essere legato al gruppo attraverso una “corda spessa”, ma adesso vedo che questa corda è composta da centinaia di piccoli fili mediante i quali non sono connesso al gruppo in assoluto.

Così io ascendo, affinando e rinforzando la mia connessione con il gruppo sempre di più. Per questo do il benvenuto a questa rivelazione perché ha luogo sulla base del mio precedente stato.

Presto sentirai che una discesa è allegria. Tutto dipende da come una persona la prende: semplicemente come uno stato o come il mezzo per ottenere la meta.

Il lavoro porta allegria. Un vero professionista è felice di trovarsi con i problemi del suo lavoro. Ciò gli da l’opportunità di applicare la sua professionalità, trovare una soluzione, creare qualcosa di nuovo e dimostrare la sua abilità.

Perché tutte le personalità creative hanno bisogno di “ispirazione”? Perché sono costantemente alla ricerca? Perché si sentono confuse e perse fino a che non nasce la loro creazione? Può essere una persona di qualsiasi professione, anche un idraulico, ma se è un maestro, sente la sua professione.

Allora, le difficoltà o le circostanze speciali che nascono sono qualcosa di desiderabile, senza le quali non possiamo vivere.

Noi non capiamo o apprezziamo fino a che grado la rivelazione delle mancanze dentro di noi esponga la Luce.

(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 6 Settembre 2010, E Giacobbe Uscì).

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